Risonanza magnetica con contrasto smentisce ecografia: posso stare tranquillo?
Due settimane fa in una ecografia di controllo di routine, a reni (soffro di calcoli renali da sempre e continuamente) e fegato (ho il fegato grasso), sono state individuate due formazioni sospette.
Ecco il referto:
Modesta epatomegalia con prevalenza del lobo destro.
Lobo sinistro e lobo caudato (DAP: mm 23) nei limiti.
Ecostruttura uniformemente iperecogena, per fenomeni steatosici di moderata entità.
ln sede peri-portale presenza di area lievemente ipoecogena, del diametro di mm 23, 7, di non univoca interpretazione (Area di risparmio Formazione angiomatosa?) .
Colecisti ben distesa, a pareti lievemente ispessite, esente da sabbia biliare e da formazioni litiasiche.
Vie biliari intra ed extra-epatiche (coledoco: mm 6) regolari.
Asse spleno-portale non dilatato.
Reni normali per sede, dimensioni, morfologia ed ecostruttura.
Quota parenchimale regolare.
Nello spessore del III superiore della corteccia del rene sinistro presenza di formazione solida ipoecogena (mm 18 x 16) , che appare demarcata dalle strutture circostanti, di non univoca interpretazione.
Bilateralmente presenza di formazioni microlitiasiche, del diametro massimo di mm 3, 4 (gruppo caliceale inferiore del rene sinistro).
Bilateralmente non segni di urostasi.
Si consiglia approfondimento diagnostico delle formazioni summenzionate (epatica e renale) e rivalutazione ecografica delle stesse a distanza di 4 mesi.
In conseguenza di ciò ho effettuato una risonanza magnetica con contrasto addome completo, i cui risultati hanno smentito l'ecografia.
Esame condotto su piani multipli con tecnica fset1 E t2 DIP, t1 DIP IN -OUT, FATSATt1 DIP, 3D,
dwi.
mappa ADC., , 3D DIN TRIFAS. dopo mdc param. (gadoteridolo).
Fegato di dimensioni modicamente superiori alla norma.
Colecisti di dimensioni nei limiti, esente da immagini patol. endoluminali.
Morfologia pancreatica nei limiti,
Non appezzabile dilatazione delle vie biliari intra e extraepatiche.
Non alterazioni focali in sede parenchimale epatica e splenica, milza di dimensioni nei limiti.
Nei limiti il sistema venoso sovraepatico e splenoportale.
Morfologia renale bilat. nei limiti.
Non ectasia delle vie escretrici urinarie, In sede renale sin piccola formazione tondeggiante similcistica in sede parapielica del max diam.
di 6 mm Utile monitoraggio ultrasonografico nel tempo. - Ghiandole surrenaliche nei limiti.
Non alterazioni delle stazioni linfonodali addominopelviche.
Vescica urinaria con pareti regolari esente da immagini patol. endoluminali.
Nulla da rilevare per I restanti visceri pelvici.
Secondo voi posso stare tranquillo o è meglio rifare l'ecografia presso altro studio medico per togliersi ogni dubbio? So che la risonanza è molto più sicura di un'ecografia, considerando anche che io soffro molto di aerofagia, cosa che può dare fastidio proprio nello svolgimento delle ecografie.
Ecco il referto:
Modesta epatomegalia con prevalenza del lobo destro.
Lobo sinistro e lobo caudato (DAP: mm 23) nei limiti.
Ecostruttura uniformemente iperecogena, per fenomeni steatosici di moderata entità.
ln sede peri-portale presenza di area lievemente ipoecogena, del diametro di mm 23, 7, di non univoca interpretazione (Area di risparmio Formazione angiomatosa?) .
Colecisti ben distesa, a pareti lievemente ispessite, esente da sabbia biliare e da formazioni litiasiche.
Vie biliari intra ed extra-epatiche (coledoco: mm 6) regolari.
Asse spleno-portale non dilatato.
Reni normali per sede, dimensioni, morfologia ed ecostruttura.
Quota parenchimale regolare.
Nello spessore del III superiore della corteccia del rene sinistro presenza di formazione solida ipoecogena (mm 18 x 16) , che appare demarcata dalle strutture circostanti, di non univoca interpretazione.
Bilateralmente presenza di formazioni microlitiasiche, del diametro massimo di mm 3, 4 (gruppo caliceale inferiore del rene sinistro).
Bilateralmente non segni di urostasi.
Si consiglia approfondimento diagnostico delle formazioni summenzionate (epatica e renale) e rivalutazione ecografica delle stesse a distanza di 4 mesi.
In conseguenza di ciò ho effettuato una risonanza magnetica con contrasto addome completo, i cui risultati hanno smentito l'ecografia.
Esame condotto su piani multipli con tecnica fset1 E t2 DIP, t1 DIP IN -OUT, FATSATt1 DIP, 3D,
dwi.
mappa ADC., , 3D DIN TRIFAS. dopo mdc param. (gadoteridolo).
Fegato di dimensioni modicamente superiori alla norma.
Colecisti di dimensioni nei limiti, esente da immagini patol. endoluminali.
Morfologia pancreatica nei limiti,
Non appezzabile dilatazione delle vie biliari intra e extraepatiche.
Non alterazioni focali in sede parenchimale epatica e splenica, milza di dimensioni nei limiti.
Nei limiti il sistema venoso sovraepatico e splenoportale.
Morfologia renale bilat. nei limiti.
Non ectasia delle vie escretrici urinarie, In sede renale sin piccola formazione tondeggiante similcistica in sede parapielica del max diam.
di 6 mm Utile monitoraggio ultrasonografico nel tempo. - Ghiandole surrenaliche nei limiti.
Non alterazioni delle stazioni linfonodali addominopelviche.
Vescica urinaria con pareti regolari esente da immagini patol. endoluminali.
Nulla da rilevare per I restanti visceri pelvici.
Secondo voi posso stare tranquillo o è meglio rifare l'ecografia presso altro studio medico per togliersi ogni dubbio? So che la risonanza è molto più sicura di un'ecografia, considerando anche che io soffro molto di aerofagia, cosa che può dare fastidio proprio nello svolgimento delle ecografie.
La risonanza magnetica, come inndagine di secondo livello, è assai più precisa dell'ecografia. Diremmo che non sia il caso di andare oltre, stia tranquillo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie mille, dottore: gentilissimo!
Utente
Egregio dottore,
mi perdoni se torno a disturbarla, ma ci sono delle novità. Se ha la cortesia di rileggere il mio quesito diagnostico in alto (con una risonanza magnetica che smentiva un'ecografia), volevo raccontarle gli ultimi aggiornamenti.
Ho sentito telefonicamente la persona che mi aveva fatto l'ecografia e mi ha detto che ho sbagliato a fare la risonanza magnetica con mezzo di contrasto, che può non vedere, ma dovevo fare la tac con mezzo di contrasto.
Al che mi sono spaventato ed ho chiesto delle conferme su quanto detto dall'ecografista. Sono stato da un primario di urologia oncologica che dopo aver analizzato con attenzione il cd della risonanza magnetica mi ha detto invece di stare tranquillo, che la risonanza aveva smentito l'ecografia ed è uno strumento nettamente più preciso, e lo stesso mi ha detto una conoscente a livello familiare oncologa che ha letto il referto anche nella parte che riguardava il fegato.
Per essere ancora più sicuro ho ripetuto l'ecografia da altro operatore che ha rilevato che nel fegato ci sono soltanto aree di risparmio dal fegato grasso e nel rene sinistro un'ipertrofia colonnare.
Quindi il mio quesito è il seguente: il primo ecografista individua una formazione di non univoca interpretazione al fegato, mentre il secondo identifica solo aree di risparmio dal fegato grasso. Il primo ecografista individua una formazione di non univoca interpretazione nel rene sinistro, mentre il secondo solo un'ipertrofia colonnare nello stesso rene. Ora si può dare ragione al secondo ecografista se consideriamo che la risonanza magnetica con contrasto (il cui referto dettagliato trova nel primo messaggio) non ha individuato tumori, è giusto?
La risonanza magnetica non ha individuato nulla, solo una ciste nel rene sinistro (non vista dalle due ecografie) che terrò ovviamente sotto osservazione.
Grazie ancora e mi perdoni per il disturbo.
mi perdoni se torno a disturbarla, ma ci sono delle novità. Se ha la cortesia di rileggere il mio quesito diagnostico in alto (con una risonanza magnetica che smentiva un'ecografia), volevo raccontarle gli ultimi aggiornamenti.
Ho sentito telefonicamente la persona che mi aveva fatto l'ecografia e mi ha detto che ho sbagliato a fare la risonanza magnetica con mezzo di contrasto, che può non vedere, ma dovevo fare la tac con mezzo di contrasto.
Al che mi sono spaventato ed ho chiesto delle conferme su quanto detto dall'ecografista. Sono stato da un primario di urologia oncologica che dopo aver analizzato con attenzione il cd della risonanza magnetica mi ha detto invece di stare tranquillo, che la risonanza aveva smentito l'ecografia ed è uno strumento nettamente più preciso, e lo stesso mi ha detto una conoscente a livello familiare oncologa che ha letto il referto anche nella parte che riguardava il fegato.
Per essere ancora più sicuro ho ripetuto l'ecografia da altro operatore che ha rilevato che nel fegato ci sono soltanto aree di risparmio dal fegato grasso e nel rene sinistro un'ipertrofia colonnare.
Quindi il mio quesito è il seguente: il primo ecografista individua una formazione di non univoca interpretazione al fegato, mentre il secondo identifica solo aree di risparmio dal fegato grasso. Il primo ecografista individua una formazione di non univoca interpretazione nel rene sinistro, mentre il secondo solo un'ipertrofia colonnare nello stesso rene. Ora si può dare ragione al secondo ecografista se consideriamo che la risonanza magnetica con contrasto (il cui referto dettagliato trova nel primo messaggio) non ha individuato tumori, è giusto?
La risonanza magnetica non ha individuato nulla, solo una ciste nel rene sinistro (non vista dalle due ecografie) che terrò ovviamente sotto osservazione.
Grazie ancora e mi perdoni per il disturbo.
L’ecografia è un’indagine non invasiva e relativamente economica, ma è molto condizionata dall’operatore, la sua competenza ed esperienza e dalla qualità tecnica dell’apparecchio utilizzato. Non è raro rilevare delle incongruenze tra esami eseguiti anche a poca distanza temporale l’uno dall’altro. In questi casi si ricorre ad indagini di secondo livello, più costosi. La prostata è valutata con maggiore precisione con la risonanza magnetica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Egregio dottore,
innanzitutto grazie per la risposta. Ma non ho ben capito...
Io ho un'ecografia che chiede di indagare meglio due formazioni (una rene ed una al fegato) ed una seconda che invece le identifica come aree di risparmio del fegato grasso la prima, ed un'ipertrofia colonnare al rene la seconda.
Io procedo con la risonanza magnetica con mezzo di contrasto e questa rileva che (ecco il referto):
Fegato di dimensioni modicamente superiori alla norma.
Colecisti di dimensioni nei limiti, esente da immagini patol. endoluminali.
Morfologia pancreatica nei limiti,
Non appezzabile dilatazione delle vie biliari intra e extraepatiche.
Non alterazioni focali in sede parenchimale epatica e splenica, milza di dimensioni nei limiti.
Nei limiti il sistema venoso sovraepatico e splenoportale.
Morfologia renale bilat. nei limiti.
Non ectasia delle vie escretrici urinarie, In sede renale sin piccola formazione tondeggiante similcistica in sede parapielica del max diam.
di 6 mm Utile monitoraggio ultrasonografico nel tempo. - Ghiandole surrenaliche nei limiti.
Non alterazioni delle stazioni linfonodali addominopelviche.
Vescica urinaria con pareti regolari esente da immagini patol. endoluminali.
Nulla da rilevare per I restanti visceri pelvici.
Si può credere all'esito dell'ecografia del dottore più ottimista, è corretto? O devo fare anche la tac?
innanzitutto grazie per la risposta. Ma non ho ben capito...
Io ho un'ecografia che chiede di indagare meglio due formazioni (una rene ed una al fegato) ed una seconda che invece le identifica come aree di risparmio del fegato grasso la prima, ed un'ipertrofia colonnare al rene la seconda.
Io procedo con la risonanza magnetica con mezzo di contrasto e questa rileva che (ecco il referto):
Fegato di dimensioni modicamente superiori alla norma.
Colecisti di dimensioni nei limiti, esente da immagini patol. endoluminali.
Morfologia pancreatica nei limiti,
Non appezzabile dilatazione delle vie biliari intra e extraepatiche.
Non alterazioni focali in sede parenchimale epatica e splenica, milza di dimensioni nei limiti.
Nei limiti il sistema venoso sovraepatico e splenoportale.
Morfologia renale bilat. nei limiti.
Non ectasia delle vie escretrici urinarie, In sede renale sin piccola formazione tondeggiante similcistica in sede parapielica del max diam.
di 6 mm Utile monitoraggio ultrasonografico nel tempo. - Ghiandole surrenaliche nei limiti.
Non alterazioni delle stazioni linfonodali addominopelviche.
Vescica urinaria con pareti regolari esente da immagini patol. endoluminali.
Nulla da rilevare per I restanti visceri pelvici.
Si può credere all'esito dell'ecografia del dottore più ottimista, è corretto? O devo fare anche la tac?
- Sono stato da un primario di urologia oncologica che dopo aver analizzato con attenzione il cd della risonanza magnetica mi ha detto invece di stare tranquillo, che la risonanza aveva smentito l'ecografia ed è uno strumento nettamente più preciso -
E' quello che stiamo cercando di spiegarle anche noi, pur non essendo primari di urologia oncologica. Non ci stupiamo più di tanto di vedere smentite le diagnosi ecografiche.
E' quello che stiamo cercando di spiegarle anche noi, pur non essendo primari di urologia oncologica. Non ci stupiamo più di tanto di vedere smentite le diagnosi ecografiche.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie ancora per tutto, dottore! Buona serata!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 896 visite dal 05/04/2025.
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