Nuovi farmaci per la vescica iperattiva

Salve,
sono un giovane di 41 anni che da 20 anni soffre di vescica iperattiva, in seguito ad una doppia eiaculazione ravvicinata (che ho fatto avvenire con la contrazione di tutto il corpo), che ha dato inizio a tutti i miei fastidiosissimi sintomi e al mio calvario e che mi porto dietro tuttora. Tutti i farmaci che ho assunto finora (vesikare compreso) hanno sempre peggiorato di gran lunga tutti i miei sintomi e, inoltre, in tutti gli esami che ho effettuato non sono mai comparse infezioni di alcun genere. Qìuindi la mia domanda è questa illustrissimi dottori: potrebbero essere utili, nel mio caso, due farmaci che ho appena scoperto per caso, su internet? Si tratta della cizolirtina e della fesoterodina?
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
Distinti saluti.

Roberto.
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Carosignore,
la vescuica iperattiva è secondaria a fenomeni infiammmatori, neurologici, ostruttivi o anche psicologici. Intanto va fatta una diagnosi di natura, poi si vede se una terapia causale può essere applicata.
[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
La ringrazio dottore per la Sua rapida risposta! Sì, è vero, nel mio consulto ho omesso un particolare molto importante e che sarebbe poi anche la causa dell'iperattività della mia vescica e di tutti i miei sintomi: cioè che, nella videourodinamica che effettuai anni fa, evidenziarono problemi anche al muscolo dell' uretra.
Ed esattamente al muscolo dell'uretra bulbare posteriore, nella parte più caudale, se non ricordo male, visto che, riguardando l'esito dell'esame, non sono riuscito a decifrare bene la scrittura del professore, e che sembrava si fosse indebolito e che non avesse più la forza necessaria per dare il colpo finale, quando urino, dopo quello sforzo sessuale di cui Le ho parlato.
Per questo motivo, quindi, il prof. Roberto Carone, del C.R.F. di Torino) mi prescrisse il cloruro di Trospio e delle sedute di Fes per riabilitare il pavimento pelvico. Ma anche con quell'antimuscarinico, (come con tutti gli altri antimuscarinici, oltre che con tutti gli altri farmaci che mi hanno prescritto in tutti questi anni, compresi quelli per una supposta prostatite abatterica cronica, per la quale mi hanno anche curato per alcuni anni, ma inutilmente, visto che nella videourodnamica poi esclusero completamente quella prostatite), non ottenni alcun miglioramento, ma solo dei grossi peggioramenti. Mentre le sedute di FES le effettuai solo poche volte, quindi non terminai mai tutte le sedute prescrittemi perché anche con quelle accusai dei grossi peggioramenti.
Quindi, a questo punto mi consigli Lei, dottore,
che faccio? Le riformulo la stessa domanda: provo col Toviaz? Magari col dosaggio di 4 mg., visto che sono molto sensibile sia ai farmaci che agli alti dosaggi? Oppure provo con la cizolirtina? E, che, se ho letto bene, è un miorilassante, e si chiama, come nomi commerciali, Idazoxan, e Dessipramina?
Sempre se è stato poi prodotto, come farmaco, alla fine, e se è stato poi anche messo in commercio? Visto che il mio farmacista, solo come principio attivo (perché in quel momento non mi ricordavo i suoi due nomi commerciali) non è riuscito a trovarlo.
Perchè altri nuovi farmaci, prima di concludere, per la vescica iperattiva, non ne ho trovati.
L'unico farmaco che mi ha dato dei miglioramenti, infine, togliendomi, quasi del tutto, ma solo durante l'assunzione, uno dei fastidiosissimi sintomi che ho, cioè l'urgenza minzionale (e che mi è poi comparsa in seguito all'assunzione dell'antibiotico Monuril e non dopo quello sforzo sessuale) è stato il niflam, che ho assunto qualche volta per il mal di gola, ma questo l'ho scoperto per solo caso. Come me lo spiega quindi anche questo fatto dottore? Sempre se non chiedo troppo? Forse perché il niflam ha anche un'azione bloccante sui reni?
Mi faccia sapere.
Grazie di nuovo.
Saluti.

Roberto.
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
di quanon possiamo prescrivere farmaci, vista poi la storia, del suo caso tanto complesso, è ben difficli prescriverere e monitorare via e.mail. Per cui mi tocca dirle la frase di rito senta un collega. Dal vivo.
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