Calcolo vescicale
Salve,
mio marito, 54 anni, dieci giorni fa è stato sottoposto alla rimozione chirurgica di un calcolo renale, sceso successivamente in vescica; da tre giorni ha febbre a 38,0/38,5 e dolori al basso ventre. Gli è stato prescritto un antibiotico orale, che oggi gli è stato cambiato, ma i sintomi persistono. A cosa può essere dovuta questa situazione? E' il caso che faccia qualche esame?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete riservarmi.
mio marito, 54 anni, dieci giorni fa è stato sottoposto alla rimozione chirurgica di un calcolo renale, sceso successivamente in vescica; da tre giorni ha febbre a 38,0/38,5 e dolori al basso ventre. Gli è stato prescritto un antibiotico orale, che oggi gli è stato cambiato, ma i sintomi persistono. A cosa può essere dovuta questa situazione? E' il caso che faccia qualche esame?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete riservarmi.
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Gentile Signora,
presumiamo che suo marito sia stato sottoposto ad un intervento endoscopico e non chirurgico per la rimozione di questo calcolo. L'insorgenza di febbre dopo l'intervento è una delle possibili complicazioni. Dovrebbe essere stata effettuata una urocoltura prima dell'intervento, se fosse stata positiva, presumiamo che sarebbe già stata effettuato prventivamente un ciclo di terapia antibiotica. Il calcolo può aver causato una dilatazione del rene dal lato in cui era presente, questa è anche una condizione predisponente all'insogere di infezioni. Sta di fatto che ora il primo antibiotico prescritto si è rivelato inefficace, per valutare l'efficacia del secondo bisognerà attendere almeno tre giorni. Una urocoltura in questo momento potrebbe essere falsata, ma diremmo sarebbe opportuno eseguirla lo stesso. In ogni caso, se la situazione non si stabilizza entro 4-5 giorni, sarà senz'altro il caso di ripetere quantomeno una ecografia dell'apparato urinario.
Saluti
presumiamo che suo marito sia stato sottoposto ad un intervento endoscopico e non chirurgico per la rimozione di questo calcolo. L'insorgenza di febbre dopo l'intervento è una delle possibili complicazioni. Dovrebbe essere stata effettuata una urocoltura prima dell'intervento, se fosse stata positiva, presumiamo che sarebbe già stata effettuato prventivamente un ciclo di terapia antibiotica. Il calcolo può aver causato una dilatazione del rene dal lato in cui era presente, questa è anche una condizione predisponente all'insogere di infezioni. Sta di fatto che ora il primo antibiotico prescritto si è rivelato inefficace, per valutare l'efficacia del secondo bisognerà attendere almeno tre giorni. Una urocoltura in questo momento potrebbe essere falsata, ma diremmo sarebbe opportuno eseguirla lo stesso. In ogni caso, se la situazione non si stabilizza entro 4-5 giorni, sarà senz'altro il caso di ripetere quantomeno una ecografia dell'apparato urinario.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Piana,
La ringrazio infinitamente soprattutto per la celerità con cui mi ha risposto (Le sto scrivendo oggi ma ho letto subito il suo contributo). Le condizioni di mio marito sono decisamente migliorate, attendiamo la data del controllo.
Ancora grazie, distinti saluti e buon lavoro!
La ringrazio infinitamente soprattutto per la celerità con cui mi ha risposto (Le sto scrivendo oggi ma ho letto subito il suo contributo). Le condizioni di mio marito sono decisamente migliorate, attendiamo la data del controllo.
Ancora grazie, distinti saluti e buon lavoro!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 13/09/2014.
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