Asportazione vescica

Buongiorno,
le scrivo per mio padre di anni 80.
La sua anamnesi urologica è la seguente:
- Paziente noto per NMICB nel 08/2015 TURB di TCC vescicale pT1G2
- Ad aprile 2016 sottoposto a TURB di piccole lesioni recidive con esito istologico pTaG2
- Visto che la citologia preintervento mostrava atipie 3/3 in SO sono stati prelevati anche campioni per citologia urinaria elettiva bilaterale, il cui esito è citologia selettiva sinistra negativa per neoplasie e citologia selettiva destra atipie di significato sospette.
- Ha eseguito URO-TC a maggio 2016 che mostra ispessimento della parete vescicale in sede perimeatale destra con infiltrazione dello sbocco ureterale e minima stasi circoscritta a monte.
- A luglio 2016 TURB + ureteroscopia diagnostico/operativa destra (negativa per ca) e resezione del meato ureterale destro con retroposizione dello stesso, i risultati della biopsia effettuata sono CIS su parete del diverticolo, lembi di muscosa vescicale con carcinoma uroteliale in situ, G3.
Ora inizierà un ciclo di instillazioni di BCG per 6 settimane. L’urologo ci ha spiegato che se mio padre, dopo 2 instillazioni non dovesse sopportare la terapia, l’unica alternativa sarebbe l’asportazione della vescica.
Tenendo presente che mio padre ha una cardiopatia ischemica, diabete mellito 2 (in solo dietoterapia) ed è ipotiroideo, le chiedo gentilmente se, malauguratamente dovesse verificarsi l’ipotesi che mio padre non sopporti la terapia, l’asportazione della vescica sia l’unica alternativa possibile o ci siano altri tipi di terapie/interventi possibili in questo caso.
Fino ad ora è stato seguito dal reparto di urologia, secondo Lei c’è bisogno di un consulto anche con un oncologo in questi casi?
La ringrazio infinitamente.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La situazione è seria, ma non così gravemente compromessa, in fondo vi è stato il rilievo di neoformazioni superficiali, anche se il carcinoma in situ va seguito ovviamente con maggiore attenzione ed esecuzione delle instillazioni di BCG. L'intolleranza è una possibilità, ma è inutile bendarsi la testa prima di cadere. Considerata la tipologia certto non ottimale della persona, nella malaugurata ipotesi ve ne dovesse essere la necessità, prima di mettere mano chirurgica si potrebbe anche sentire il parere di un radioterapista. L'oncologo medico invece in questa fase non avrebbe molto da dire.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottore, La ringrazio Tantissimo per la solerte e gentile risposta.