Indicazioni di terapia conservativa per idrocele

Buongiorno cari Dottori, vi spiego rapidamente la situazione.
All'età di 8 anni sono stato operato di criptorchidismo al testicolo destro ed all'età di 19 anni di ernia inguinale a sinistra.
Oggi ho 30 anni e, a seguito di ecografie scrotali di vario genere effettuate negli anni successivi alle due operazioni mi è stato diagnosticato un "moderato idrocele bilaterale non patologico".
Il radiologo ed il mio medico di base mi hanno detto che sono conseguenze compatibili con le due operazioni e che non comportano problemi di alcun tipo tant'è che ad occhio il mio scroto non risulta gonfio o deforme.
Capita però che, in particolari circostanze come il passaggio dall'interno all'esterno o viceversa con annesso cambio repentino di temperatura, lo scroto non sia ne "contratto" ne "rilassato" e mi si formi un piccolo rigonfiamento davanti al testicolo destro delle dimensioni di un piccolo pisello e dal colore biancastro.
Questa "pallina" è morbida, la si può leggermente muovere e non provoca dolore (solo un po' di fastidio); inoltre, la sua presenza si è manifestata finora solo nella seconda metà della giornata.
Tempo una decina di minuti dalla sua comparsa e "sparisce".
Durante il bagno in vasca con lo scroto rilassato non ve n'è traccia.
Il mio medico mi ha detto che si tratta dell'idrocele che si va a raccogliere e di non dargli troppa importanza se il suo volume rimane costante nel tempo e non provoca dolore.
Esiste, che voi sappiate, una qualche terapia che aiuti a ridurre l'idrocele o che comunque contribuisca a non farlo aumentare nel tempo?
E nel caso, essendo probabilmente conseguenza del mio pregresso chirurgico, qualora lo si aspirasse potrebbe essere risolutivo?
Purtroppo la sua presenza mi condiziona a livello di psicologico, la mente mi va spesso li durante gli allenamenti e quando mi spoglio prima di un rapporto sessuale (mi imbarazza l'idea che la mia partner lo veda).
Nell'attesa di potermi far visitare da un urologo (non mi pare il caso andarci in piena pandemia per un problema del genere) vi ringrazio per il vostro aiuto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Di che cosa lei osservi noi a distanza non possiamo ovviamente averne la minima idea. E' comunque normalissimo che lo scroto si contragga in talune condizione (freddo, tensione emotiva, eccetera) e che quindi risultino più evidenti le strutture anatomiche interne (testicolo, epididmo, funicolo spermatico). Questo non ha però alcun significato dal punto di vista medico, tanto più se non vi sono disturbi locali. Una minima falda di idrocele stabile nel tempo non ha parmenti alcun significato, nè esistono provvedimenti particolari per evitarne l'ipotetico ingrossamento nel tempo. L'unico consiglio che le possiamo dare, comunque valido per tutti i maschi, è quello di utilizzare sempre mutande elastiche aderenti (evitando quindi i maledetti boxer ...), in particolare durante l'attività fisica, per mantenere sempre lo scroto ben fermo e sollevato dalla radice delle cosce.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la risposta, farò tesoro delle sue dritte. La possibilità di farmelo aspirare la ritiene quindi sconsigliabile? Leggevo che spesso ci sono recidive quando gli idroceli sono "spontanei" ma nel mio caso, essendo ragionevolmente attribuibile alle due operazioni, non avrebbe senso la sua ricomparsa. Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'idrocele in linea di massima non si aspira mai poiché la stessa puntura sarebbe causa di una rapida recidiva nonché ad elevato rischio di infezioni.
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dopo
Utente
Utente
Basandomi sulle sue indicazioni direi che la cosa migliore è "lasciare il mondo come sta". Grazie.
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