Effetti collaterali cialis

Salve, vorrei chiedere un parere se possibile gentilmente.
Ho comprato Cialis Generico Online (me ne pento) a 10 mg.
Ho sempre spezzato la pillola in due parti e al bisogno ne prendevo 5mg.

Quando lo prendevo avvertivo sempre un po' di effetti collaterali, quando una sera (2 settimane fa) ebbi un forte dolore al petto, al braccio sinistro, mal di testa, visione offuscata e mi sentivo il naso come se volesse sanguinare.

Sono andato al Pronto Soccorso e dagli esami risultava tutto nella norma per quanto riguarda il cuore, mentre avevo l'emoglobina e soprattutto il CPK molto alto; era sulla soglia dei 3000.
E' normale secondo voi?

Un'andrologo mi ha prescritto il Siler da 75mg, quello simile ad un'ostia, da prendere al bisogno.
Mi chiedo, secondo voi essendo io sensibile al farmaco, potrebbe causarmi questi effetti collaterali?
Se possibile un vostro parere gentilmente.
Grazie mille, Cordiali Saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Per prima cosa ci chiediamo per quale motivo alla sua giovanissima età di 23 anni li debba far ricorso a queste terapie. Tranne rari casi molto specifici, alla sua età i disturbi dell'erezione hanno perlopiù sempre una causa emotiva che dovrebbe essere superata con un eventuale supporto psico-sessuologico e non con l'assunzione di farmaci. Questi ultimi sono ormai da considerare più che sicuri, ma sono sempre sostanze chimiche che bisognerebbe introdurre nell'organismo solo se considerate veramente indispensabili. In pratica, noi siamo fermamente contrari all'uso - voluttuario - di questi farmaci.

Per quanto riguarda quanto lei ci riferisce, è difficile pensare che una dose così bassa di tadalafil (in pratica un quarto della dose standard di 20 milligrammi) possa indurre degli effetti collaterali. In ogni caso, il rialzo isolato del CPK (senza altre implicazioni cardiologiche) non può essere causato direttamente dall'assunzione del tadalafil.
L'altro prodotto cui fa riferimento è il comune sildenafil, il dosaggio di 75 mg è già abbastanza alto, diremmo che sarebbe anche qui opportuno iniziare da mezza dose, ovvero utilizzare le - ostie - con dosaggio inferiore (es. 25-50).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore, la ringrazio della sua risposta.
Le dico la verità, ho preso la Finasteride per alcuni mesi prescrittami da un Tricologo,
per risolvere la calvizia androgenetica.
Dopo 2-3 mesi ho iniziato ad avvertire problemi di erezione e ad un certo punto non riuscivo neanche ad avere un'erezione minima. Da lì ho smesso subito con il farmaco.
Ma tutt'ora dopo 3 mesi ho problemi di erezione ed anche di libido bassa.
Ho fatto tutti gli esami ormonali per l'apparato riproduttivo 1 settimana fa, e risulta tutto nella norma con i range di valori. Quindi non capisco se ho una Sindrome Post-Finasteride che mi ha potuto causare il blocco di sangue ai corpi cavernosi del mio apparato riproduttivo, tenendo conto che con gli ormoni non c'è nulla che non vada.
Non so proprio come muovermi dottore...
Grazie mille, Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Alla nostra attenzione arrivano solo i casi più conclamati di effetti collaterali della finasteride assunta nel giovane per scopi tricologici. È dunque verosimile che la maggioranza dei casi non abbia alcunché di cui lamentarsi e sviluppi chiome fluenti con grande soddisfazione (?) Questo noi non lo sappiamo, sta di fatto che casi come il suo fanno pensare se valga la pena compromettere anche solo temporaneamente la sfera genitale pur di avere i capelli in testa. Ovviamente nessun accertamento è in grado di evidenziare con certezza le cause del deficit erettile, tanto che noi pensiamo che in questi casi si instauri anche una pesante componente di ansia da prestazione. Questa è il più delle volte inconscia, ma i suoi effetti possono essere devastanti. Per questo motivo pensiamo che il supporto psico-sessuologico sia sempre molto importante.
Nell’attesa di tutto ciò, anche se un po’ malvolentieri, si tende a consigliare una terapia d’appoggio con i noti farmaci, auspicando però non si crei una dipendenza psicologica anche da questi, altrimenti la situazione diventerebbe davvero troppo complessa ed intrattabile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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