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Nexplanon: un contraccettivo troppo poco noto

Nexplanon è un sistema contraccettivo a impianto sottocutaneo: a lunga durata, efficace e sicuro, in assenza di estrogeni può essere impiegato anche in molte pazienti per le quali è controindicata l’utilizzo delle comuni pillola a contenuto estro-progestinico.

In Italia l’impiego dei contraccettivi ormonali, nonostante siano quelli che garantiscono la più alta efficacia, è ancora poco diffuso e gli ultimi dati rilevano che solo circa il 16% delle donne ricorre all'utilizzo di questi anticoncezionali, fra i quali oltre a pillola, cerotto e anello rientrano anche gli impianti sottocutanei (Nexplanon).

Contraccezione ormonale: diffusione

I motivi che portano le donne a rifiutare o ad abbandonare la contraccezione ormonale sono più che noti e sempre gli stessi da anni, legati ai possibili effetti collaterali: cambiamento dell'umore, aumento di peso, lieve sanguinamento, gonfiore addominale, ritenzione idrica, mal di testa e paura di tumore al seno. Sono, invece, ancora poco diffuse le informazioni sugli effetti positivi dei contraccettivi ormonali, specie nell’impiego a lungo termine: proteggono dal tumore ovarico, endometriale e del colon-retto.

Indiscutibilmente la donna deve trovare il prodotto giusto per lei, non esiste la pillola che possa adattarsi a tutte le donne nello stesso modo, ma l’ampia varietà di prodotti in commercio consente di trovare una buona soluzione per tutte le donne. I contraccettivi ormonali hanno ormai raggiunto costi accettabili per tutte le tasche, specie da quando sono in commercio gli “equivalenti”.

Dal 2012 è stato commercializzato anche in Italia un sistema a lunga durata con solo progestinico: si tratta del Nexplanon, un contraccettivo ormonale con impianto sottocutaneo con efficacia a lunga durata (fino a 3 anni).

Nexplanon: che cos'è?

È un anticoncezionale sottocutaneo costituito da un bastoncino sottile flessibile (lungo 4cm, diametro 2mm), precaricato in un applicatore sterile e monouso pronto per essere inserito sotto la pelle.

Questo impianto contraccettivo sottocutaneo rilascia costantemente in dose predeterminata etonogestrel, un ormone progestinico, assicurando per 3 anni una valida azione contraccettiva a lungo termine. Si tratta quindi di un contraccettivo ormonale con la caratteristica di essere privo di estrogeno.

Come funziona il Nexplanon?

Il meccanismo contraccettivo dell'impianto sottocutaneo si esplica principalmente inibendo la funzione ovarica: essendo “ovariostatico”, blocca il reclutamento e lo sviluppo del follicolo ooforo, quindi l’ovulazione.

L’azione contraccettiva non si limita alla mancata ovulazione, ma comporta un effetto a cascata:

  • l’assenza del follicolo ooforo determina anche l’assenza del picco estrogenico e di quello progestinico;
  • questa modificazione ormonale mantiene denso il muco cervicale ostacolando perciò la risalita degli spermatozoi;
  • a livello endometriale infine esercita un effetto antiproliferativo che ostacola l’annidamento dell’embrione.

Tali caratteristiche rendono il sistema di ottima accettabilità, alta efficacia (superiore a qualsiasi altro metodo) e sicurezza, con minima incidenza di effetti collaterali, in qualsiasi fascia di età, soprattutto in donne che desiderano contraccezione a lungo termine e che mostrano scarsa aderenza ai sistemi orali.

Impianto del bastoncino anticoncezionale

Il bastoncino contraccettivo deve essere inserito sottocute a livello del braccio (non dominante) a circa 10 cm dalla piega del gomito, l’applicazione è semplice e ambulatoriale, ma deve essere fatta da un medico: la ditta produttrice organizza dei corsi di formazione per medici con rilascio di attestato e fornisce un elenco di medici già formati (medici inseritori).

Di seguito un video per vedere come si inserisce:

Quando effettuare l'impianto del bastoncino?

L'applicazione del dispositivo anticoncezioanle deve essere fatta preferibilmente nel periodo che va dal 1° al 5° giorno di un ciclo naturale. In caso di nessun precedente impiego di contraccettivo ormonale, Nexplanon deve essere inserito nel periodo che va dal 1° al 5° giorno del ciclo naturale della donna.

In caso di passaggio da un contraccettivo orale combinato (COC), Nexplanon deve essere inserito preferibilmente il giorno dopo l’assunzione dell’ultima compressa (attiva) del contraccettivo orale combinato o, al più tardi, il giorno successivo al consueto intervallo libero da pillola ovvero dopo l’ultima compressa di placebo del contraccettivo orale combinato.

In caso di passaggio da un metodo a base di solo progestinico (minipillola, iniettabile, impianto contraccettivo differente), Nexplanon può essere inserito in qualunque giorno nel caso in cui la donna stia cambiando da una minipillola.

Dopo un aborto al primo trimestre Nexplanon deve essere inserito immediatamente. In questo modo la donna non deve adottare misure contraccettive aggiuntive.

Dopo un parto o un aborto al secondo trimestre l'anticoncezioanle sottocutaneo deve essere inserito nei giorni compresi tra il 21° e il 28°; quando l’impianto viene inserito più tardi, si deve raccomandare l’impiego anche di un metodo di barriera nei primi 7 giorni successivi all’inserimento.

Contraccezione con Nexplanon: vantaggi

Di seguito gli aspetti positivi dell'utilizzo di questo impianto contraccettivo sottocutaneo:

  • Elevata efficacia (99,95%) 
  • Lunga durata
  • Elevata compliance
  • Facile controllo tattile e visivo
  • Visibilità ecografica e radiologica (è radiopaco)
  • Riduzione del flusso mestruale e del dolore mestruale
  • Facile ripristino della fertilità
  • Riduzione incidenza di gravidanze
  • Prezzo estremamente vantaggioso (circa 3, 5 euro/ mese!)

Indicazioni particolari per alcune pazienti

Il solo progestinico teoricamente dovrebbe essere la prima scelta, avendo le minori controindicazioni anche in donne fumatrici, obese, ultra 35enni. L'efficacia e la sicurezza di Nexplanon ne consentono l'uso anche in speciali categorie di pazienti, come riportato dalle linee guida sull’uso dei contraccettivi, in particolare nelle donne con:

  • Rischio trombotico
  • Fibromatosi uterina
  • Fumatrici
  • Obesità
  • Diabete
  • Allattamento
  • Dopo una interruzione di gravidanza.

Controindicazioni all’utilizzo di Nexplanon

È sconsigliato l'utilizzo di questo metodo contraccettivo in caso di:

  • Gravidanza accertata o presunta
  • Disturbi tromboembolici venosi in atto.
  • Neoplasie maligne, accertate o sospette, sensibili agli steroidi sessuali.
  • Presenza o storia di tumori al fegato (benigni o maligni).
  • Malattia epatica (fino alla normalizzazione dei parametri di funzione epatica)
  • Sanguinamento vaginale/uterino non diagnosticato.
  • Ipersensibilità al principio attivo o agli eccipienti di Nexplanon.
  • Tumori maligni dell'utero o della cervice.
Data pubblicazione: 24 aprile 2014 Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2021

Autore

m.piermatteo
Dr. Marco Piermatteo Ginecologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso Università Pisa.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Livorno tesserino n° 520.

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