Disturbi dell umore.

I disturbi dell'umore

francescosaverioruggiero
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista

Depressione e disturbi bipolare: caratteristiche, sintomi e cura dei principali disturbi dell'umore.

Cosa si intende per disturbi dell’umore?

La dizione "disturbi dell’umore" comprende tutti i disturbi che hanno come caratteristica una alterazione dell’umore, come la depressione e il disturbo bipolare.

Depressione

La depressione è una patologia molto frequente che può manifestarsi a seguito di forti stress sia positivi che negativi, oppure in seguito ad altre condizioni di malattia.

Sintomi e diagnosi della depressione

L’episodio depressivo comporta la presenza di alcuni sintomi che possono essere presenti contemporaneamente o isolatamente oppure possono alternarsi nel tempo tra di essi.
Per poter fare una diagnosi di depressione i sintomi devono essere presenti in un numero sufficiente secondo quanto indicato nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali ed in ogni caso deve essere presente l’umore depresso o la perdita di interessi.

Gli altri possibili sintomi della depressione sono:

  • una significativa variazione del peso corporeo in breve tempo
  • variazioni nell’assunzione di cibo da un giorno all’altro
  • la presenza di una alterazione del ciclo sonno-veglia
  • alterazione della componente ansiosa con agitazione o rallentamento psicomotorio
  • riduzione delle forze
  • presenza di sentimenti di colpa non appropriati alla situazione reale.

Inoltre, è possibile che il soggetto lamenti difficoltà di concentrazione o indecisione oppure pensieri di morte ricorrente ed ideazione suicidaria od anche tentativo di suicidio.

Vanno però escluse tutte le altre possibili patologie che possono presentare tale sintomatologia.

Depressione minore

Il disturbo distimico o depressione minore si manifesta con una sintomatologia di depressione del tono dell’umore con alterazioni della sfera del sonno e nell’assunzione di cibo.

Concomitanti alterazioni simili a quelle della depressione, ma con una gravità inferiore ma più prolungata nel tempo che può comportare un ritardo nella diagnosi.

Disturbi bipolari

I disturbi indicati come bipolari, sono caratterizzati da alterazioni dell’umore che oscillano tra la depressione e la maniacalità, e per questo motivo si distinguono in tre categorie a seconda dell’entità e della manifestazione dei sintomi:

Per poter diagnosticare un disturbo bipolare è necessario distinguere gli episodi di alterazione dell’umore:

  • episodio maniacale
  • episodio ipomaniacale
  • episodio misto
  • episodio depressivo maggiore

L’episodio maniacale ha la durata di almeno una settimana e si presenta con una alterazione dell’umore caratterizzata da sintomi di grandiosità, distraibilità ed accelerazione.

L’episodioipomaniacale ha una durata inferiore rispetto al precedente e non provoca compromissione degli ambiti di vita del soggetto.

L’episodio Misto comporta la compromissione dell’ambito lavorativo e sociale.

Per approfondire:Disturbo bipolare: risposte alle domande frequenti

Disturbo bipolare di tipo 1

Il Disturbo Bipolare I è suddiviso in alcune condizioni diagnostiche che si distinguono per la prevalenza di un sintomo rispetto agli altri:

  • episodio maniacale singolo
  • più recente episodio ipomaniacale
  • più recente episodio maniacale
  • più recente episodio depressivo

Ognuno di essi presenterà una prognosi ed un trattamento differenti, correlati alla durata ed alla gravità della sintomatologia.

Disturbo bipolare di tipo 2

Il Disturbo Bipolare II è una patologia nella quale vi sia o vi sia stata la presenza di almeno un episodio depressivo maggiore e la presenza di almeno un episodio ipomaniacale. Deve essere esclusa anche la presenza di un episodio maniacale o misto.

Come curare i disturbi dell'umore?

Il trattamento di tutti questi disturbi è principalmente di tipo farmacologico.

La terapia farmacologica sarà differenziata in funzione della diagnosi e dell’andamento della patologia. Infatti, è sempre necessaria una rivalutazione periodica del trattamento farmacologico.

Possono essere utilizzate tutte le classi farmacologiche, in virtù, dei sintomi lamentati o evidenti al controllo clinico.

Può essere utile, ove possibile, associare a tali trattamenti, un trattamento psicoterapeutico dal quale il soggetto può trarre beneficio anche per imparare a gestire l’andamento della patologia riconoscendone le riesacerbazioni o la scomparsa sintomatologica.

Guarda il video: Disturbo bipolare: caratteristiche e falsi miti

Data pubblicazione: 13 luglio 2010

Autore

francescosaverioruggiero
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1998 presso Università Cattolica del S. Cuore - Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Avellino tesserino n° 3387.

Professionista con oltre 20 anni di esperienza in psichiatria e psicoterapia cognitiva, dirigente medico presso ASL Avellino. Specializzato con lode in Psichiatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore, vanta competenze avanzate in gestione clinica, coordinamento di team sanitari e campagne vaccinali. Ha maturato esperienza in contesti ospedalieri, penitenziari e multiculturali, con un solido background in comunicazione e management sanitario.

Processo di validazione e Peer Review da parte dei Referenti Scientifici

Questo articolo è stato meticolosamente validato per la sua accuratezza scientifica e la sua conformità ai più elevati standard editoriali, in seguito a una rigorosa revisione paritaria (peer review) condotta dai referenti specialisti in ambito psichiatrico della Redazione Scientifica di Medicitalia.

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