Helicobater pylori

Helicobacter Pylori: le nuove linee guida

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

L'infezione da Helicobater pylori è ormai ben conosciuta così come le sue conseguenze e i vantaggi ottenuti con l'eradicazione, fin dalla sua prima identificazione nei primi anni Ottanta.

Rispetto alle indicazioni precedenti sono state pubblicate nuove linee guida [1] che modificano in parte le indicazioni note, ecco quindi gli aspetti più significativi emersi dalle recenti ricerche:

  • L’infezione del batterio Helicobacter Pylori continua a essere un problema di salute maggiore a livello mondiale con mortalità e morbilità importanti dovute a ulcera gastroduodenale (o peptica) e cancro gastrico.
  • Il fattore più significativo per ridurre infezione e trasmissione risulta essere il miglioramento della condizione socioeconomica delle popolazioni e dei singoli che permette un maggior accesso alle cure ed un utilizzo più appropriato delle risorse.
  • Esistono ancora incertezze in merito alla via di trasmissione che sembra particolarmente frequente tra membri della stessa famiglia, soprattutto per via oro-orale o gastro-orale, mentre meno probabile è la trasmissione orofecale e ancora non definita via acqua, cibo, animali domestici o insetti.
  • Circa il 50% della popolazione mondiale risulta infetta, con grandi variazioni geografiche e il maggior determinante della prevalenza dell’infezione risulta essere lo stato socioeconomico in età infantile che determina il livello di igiene, cure ed educazione sanitaria. La prevalenza aumenta con l’età.
  • È confermato il rapporto tra infezione, ulcera e neoplasia anche se l’atrofia e la metaplasia sono irreversibili e richiedono una sorveglianza endoscopica.
  • La maggior parte dei pazienti infetti è asintomatica e solo in un terzo dei pazienti infetti con dispepsia funzionale scompaiono i sintomi ad eradicazione avvenuta.
  • Si conferma l’indicazione a trattare tutti i pazienti positivi anche in assenza di sintomi o patologia associata e sono confermate le modalità diagnostiche, prima fra tutte la biopsia della mucosa in corso di gastroscopia così come il breath test per confermare l’avvenuta eradicazione.

Terapia per l'eradicazione dell'Helicobater pylori

Alcune considerazioni, infine, per quanto riguarda la terapia per l'eradicazione dell'Helicobater pylori.

Quali antibiotici utilizzare per l'eradicazione?

Il fattore determinante per il successo della terapia è la farmacoresistenza nota a precedenti terapie antibiotiche. Le farmacoresistenze hanno grande variabilità geografica, determinata soprattutto dall’uso e abuso di antibiotici nella popolazione e nei singoli soggetti da trattare, in particolare claritromicina. Le scelte terapeutiche devono tener conto della situazione epidemiologica delle resistenze nelle diverse aree geografiche.

Già dall'emanazione delle precedenti linee guida era emersa una aumentata resistenza alla claritromicina, pertanto la tripla terapia classica (claritromicina, amoxicillina ed inibitore di pompa protonica) non dovrebbe più essere utilizzata nelle aree ove la resitenza alla claritromicina è superiore al 15%, ovvero nella maggior parte di Europa e Stati Uniti.

Le resistenze secondarie dopo la terapia sono comuni (soprattutto con metronidazolo claritromicina e levofloxacina), quindi ripetere la stessa terapia ha basse probabilità di successo e andrebbe evitato. Dose e durata della terapia influenzano la probabilità di eradicazione così come la compliance ed il fumo.

Lo standard terapeutico è la quadruplice terapia che prevede l'aggiunta di metronidazolo o in alternativa uno schema che utilizza il bismuto e le tetracicline associati a inibitore di pompa e metronidazolo. L'utilizzo di levofloxacina in uno schema a tripla associazione è una buona opzione, ma non raccomandata come prima scelta.

Durata della terapia

La terapia dura 14 giorni e, in caso di terapia di salvataggio dopo infezioni resistenti, è opportuno evitare gli antibiotici già utilizzati e considerare gli schemi contenenti bismuto e levofloxacina.

Non è consigliato utilizzare i test ematici che probabilmente resteranno indefinitamente positivi per diagnosticare un'infezione persistente.

Indicazioni alla gastroscopia

Fino a 60 anni senza sintomi di allarme, può essere indicato trattare la dispepsia helicobacter pylori positiva con eradicazione senza endoscopia e, anche in presenza di carenza di ferro, può avere senso verificare la presenza dell'infezione.

Come verificare l'avvenuta eradicazione?

La verifica dell'eradicazione deve essere effettuta non prima di 4 settimane dalla fine della terapia, utilizzando breath test o antigeno fecale e previa sospensione di bismuto ed antibiotici da almeno 28 giorni e di inibitori di pompa protonica da almeno 14 giorni.

Infine, prima di iniziare un trattamento con antiinfiammatori non steroidei, l'eradicazione di Helicobacter pylori riduce l'incidenza di ulcere e complicanze associate ad un sanguinamento.

 

Fonti:

  1. WGO Global Guidelines 2021

Data pubblicazione: 16 settembre 2018 Ultimo aggiornamento: 12 settembre 2022

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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14 commenti

#1
Utente 471XXX
Utente 471XXX

Buongiorno, vorrei chiedere ai gentilisimi medici di questo sito un parere sulla mia patologia e relativa terapia.
Ho 56 anni e per circa 10 anni ho preso un inibitore PP da 20 per terapia da mantenimento MRGE.
Circa 1anno fa ho fatto una gastroscopia per controllocon il seguente esito: Esame condotto fino al duodeno 2 porzione. Esaofago regolare, cardias in sede imperfettamente continente. Stomaco rivestito da mucosa edematosa con plicatura appianata. Biopsie. In sede bulbare esiti cicatriziali di pregressa lesione peptica. Conclusioni: Quadro endoscopico come da gastrite, esiti cicatriziali di lesione peptica bulbare.

Esame istologico: Frammenti (2) di mucosa gastrica antrale con focolai erosivi superficiali, regolare quota e morfologia ghiandolare, discreto infiltrato flogistico linfoplasmacellulare e aggregati linfatico nodulari del corion. Gastrite attiva. positiva la ricerca del HP (metodo giemsa).
A seguito di cio ho effettuato terapia eradicante per 10 gg con: esomeprazolo 20 x 2volte al di, amoxicillina 1000 x 2 al di, levofloxacina 250 x 2al di , piu un multivitaminico e adexil x 30 giorni.
Una decina di gioni fa ho effettuato il breath test per controllo e purtroppo e risultato positivo (DOB 45,3) ho fatto per scrupolo anche la ricerca nelle feci che ha dato esito NEGATIVO ( 0.3 metoto ELISA). So che il BT è piu attendibile. Il gastroenterologo mi ha prescritto una terapia con PYLERA.
Oltre agli eventuali spiacevoli effetti collaterali, ho difficoltà di deglutizione, e 12 cps al giorno sono un incubo. chiedo gentilmente se nel caso queste capsule si possono aprire/masticare o esiste altro formato.
Chiedo inoltre se non fosse possibile tentare un altra terapia diversa da quella già effettuata, ma con meno somministrazioni giornaliere.
Grazie a tutti coloro che vorranno rispondere.

#2
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Certo, esistono altri schemi terapeutici. Prego.

#3
Utente 471XXX
Utente 471XXX

Grazie dottore, la terapia sequenziale 5 gg amoxcillina + 5 gg claritromicina +tinidazolo potrebbe avere una efficacia simile al Pylera?
Alla claritromicina è piu indicato il tinidazolo o il metronitazolo come associazione? C'è qualche altra associazione piu indicata?
Comunque questa terapia mi consentirebbe di ridurre a 4/5 somministrazioni giornaliere, con alta probabilita di portarla a termine.
Mi dia un suo parere sono disperata.

#4
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Si certo, sono opzioni possibili, la prescrizione pero' e' compito di chi la segue e conosce.Prego

#5
Utente 471XXX
Utente 471XXX

Grazie, è chiaro che non le chiedevo una prescrizione, ma un suo parere in generale sulle associazioni di antibiotici nella terapia sequenziale.
Gliele indico
1) IPP+ AMOX x 5gg
IPP+ CLARIT. + TINID. x 5gg

oppure
2) IPP + AMOX x 5gg
IPP + CLARIT. + METRONIT. x 5gg

secondo lei sono simili?

#6
Utente 513XXX
Utente 513XXX

Salve mi chiamo Samantha e ho 25 anni ho un problema helicobacter pylori dico un problema perché qualsiasi cosa io mangio mi provoca allergia e questa cosa va avanti da quasi due anni però ho scoperto di avere questo battere da circa sei mesi il mio medico curante mi dice che è il battere che mi provoca allergia ho provato a fare la cura ma sono andata in scioc anafilattico e adesso sono dieci giorni che non tocco cibo mi hanno proibito di mangiare adesso vorrei qualche consiglio devo preoccuparmi di questa cosa?

#7
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Il quadro non è molto chiaro, Helicobacter se presente andrebbe eliminato, eventualmente con altri farmaci.Prego

#8
Utente 519XXX
Utente 519XXX

Salve io ho 46 anni ho fatto esami feci risultato sangue occulto presente elicobacter presente ho fatto ecografia addominale risultato negativo premetto che soffro di emorroidi sono in panico totale cosa devo fare aiutatemi

#9
Utente 519XXX
Utente 519XXX

Soffro anche di stitichezza e in questo periodo ho avuto emorroidi che sanguinavano può dipendere da questo il sangue nelle feci? Aiuto sono in panico

#10
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Verosimilmente una vista proctologica ed una colonscopia. Prego.

#11
Utente 519XXX
Utente 519XXX

La ringrazio della risposta ma mi. Può dire se la presenza del sangue può essere dovuto anche dall'emorroidi x lei è grave tutto questo? Mi aiuti dottore

#13
Utente 550XXX
Utente 550XXX

Buongiorno dottore le chiedo un consiglio, da 6 mesi soffro di dolore all'ipocondrio destro in alto, un mese fà ho avuto una colica biliare molto forte con vomito ma senza bile, ho avuto per 30 anni epatite c ora bonificata con alt 18 ast 25 bilirubina 121 tutti gli altri valori nella norma. non riesco più a vivere normalmente a causa di una grave stipsi che ora controllo con clisteri di acqua 3l 2-3 volte la settimana ma non credo di poter prolungare questo all'infinito. ho fatto eco addome ove risulta una colecisti marcatamente distesa(molto marcatamente) tempo addietro avevo fango biliasre ma ora non si vede, per il resto un epatomegalia, la milza di 7-10cm normale. mi ha detto l'ecografa che avevo aria e pertanto non credo vedesse molto ad ogni modo il medico che mi segue per il fegato mi ha mandato da un gastroenterologo per una visita.
ora ogniqualvolta mangio anche poco (solo frutta o verdura e un poca di pasta dopo circa 1 ora anche meno mi viene la nausea che scompare dopo qualche ora, questo mi causa eruttazioni .Sto prendendo acido ursodesossicolico 300mg x 4 al di .cosa mi consiglia ,pensavo ad una rm per vedere meglio e da li proseguire .
lei che farebbe? grazie

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