Anello vaginale anticoncezionale.

La contraccezione con l’anello vaginale

Revisione Scientifica:

vpontello
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali

L'anello vaginale è un anticoncezionale ormonale che si inserisce facilmente nella vagina, senza l'intervento del ginecologo. Come funziona? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto alla pillola? Cosa fare se si dimentica di inserirlo o se si perde?

Nei primi anni 2000 la contraccezione con pillola estroprogestinica ha cambiato forma e sono state cercate vie alternative alla somministrazione per bocca degli anticoncezionali: una di queste è l’anello vaginale, in commercio in Italia dal 2002.

Cos'è l'anello vaginale

L'anello anticoncezionale è un dispositivo di etilene vinilacetato (un materiale di tipo plastico), che rilascia etonogestrel ed etinilestradiolo in quantità media rispettivamente di 120 mcg e 15 mcg ogni 24 ore, per un periodo di 3 settimane.

Come si usa l'anello contraccettivo

L'anello contraccettivo si inserisce in vagina, piegandolo tra le due dita o con l’apposito applicatore, il primo giorno del ciclo. Si tratta di un'operazione facile che viene fatta in autonomia dalla donna, senza l'intervento del ginecologo, come avviene invece per la spirale.

Si calcolano tre settimane dopodiché si toglie sempre nella stessa fascia oraria (sarà lo stesso giorno della settimana in cui si è messo). Deve essere poi rimesso esattamente una settimana dopo, dopo aver fatto trascorrere i 7 giorni durante i quali si verifica il ciclo mestruale da sospensione.

Vantaggi e svantaggi dell'anello anticoncezionale

Il primo vantaggio dell'anello vaginale è pratico:

  • occorre ricordare solo quando metterlo e quando toglierlo;
  • non serve ricordarsi di prendere il farmaco tutti i giorni, come avviene per la pillola anticoncezionale.

Dal punto di vista della sua composizione si tratta di un contraccettivo ormonale con un basso dosaggio estrogenico che viene rilasciato in modo costante, evitando sbalzi ormonali anche a carico dell’endometrio.

Negli studi scientifici (tra cui un nostro contributo) l’anello contraccettivo si caratterizza per una stabilità del sanguinamento da sospensione, con poche perdite ematiche (spotting) tra un ciclo e l’altro.

Il rilascio ormonale locale rende questo tipo di contraccettivo adatto a chi soffre di endometriosi, anche nei cicli a somministrazione continua, proprio per la buona tenuta dell’endometrio, come accennato sopra.

Può essere adatto anche a chi soffre spesso di disturbi gastrici o intestinali, perché il farmaco viene assorbito per via vaginale. Inoltre, ha minore interferenza con i parametri epatici, ad esempio ha un effetto meno pronunciato sul colesterolo ematico e può essere somministrato a chi ha rialzi di questo valore con altri tipi di pillola.

È un anticoncezionale sicuro oltre il 99% che si comporta a tutti gli effetti come una pillola estroprogestinica, con un indice di Pearl pari a 0.65.

Per approfondire:Anticoncezionali: quale metodo contraccettivo scegliere?

Svantaggi

A molte donne giovanissime non piace molto l’idea di un corpo estraneo in vagina, anche se non si sente e non dà fastidio al partner durante il rapporto e nonostante il rischio di espellerlo senza accorgersene sia molto basso (ogni tanto si può controllare mettendo un dito in vagina).

Se l’anello fosse stato espulso senza accorgersene, nel giro di 2-3 giorni si verificherebbero delle perdite ematiche. Durante il rapporto può essere tolto, ma va rimesso subito dopo: può stare fino a tre ore al giorno al di fuori del corpo senza che si perda l’effetto contraccettivo, ma vale la pena tenerlo regolarmente per mantenere stabili i livelli ormonali.

Cosa fare se si perde l’anello

Nel caso in cui si perda o ci si dimentichi di inserire l'anello vaginale nei tempi corretti, occorre contattare il medico, assumere la pillola del giorno dopo se si sono avuti rapporti a rischio nei 5 giorni precedenti e utilizzare di un contraccettivo alternativo (per esempio il preservativo), fino all’inserimento del nuovo anello con il primo giorno di mestruazione.

Effetti collaterali

I possibili effetti avversi dell'anello anticoncezionale sono gli stessi dei contraccettivi estroprogestinici, tra i più frequenti:

  • mal di testa
  • nausea
  • senso di gonfiore.

Il medico valuterà caso per caso la presenza di controindicazioni all’uso di questo tipo di contraccettivo, informando anche su quanto indicato nel foglio illustrativo.

Bibliografia

  1. Bruni V, Pontello V, Luisi S, Petraglia F. An open-label, multicentre trial to evaluate the vaginal bleeding pattern of the combined contraceptive vaginal ring NuvaRing. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2008 Jul;139(1):65-71.
  2. Roumen F. Contraceptive efficacy and tolerability with a novel combined contraceptive vaginal ring, NuvaRing. Eur J Contracept Reprod Health Care. 2002 Dec;7 Suppl 2:19-24; discussion 37-9.
  3. Foglio illustrativo AIFA
Data pubblicazione: 23 dicembre 2021

Autore

vpontello
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2001 presso Università degli Studi di Firenze.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 24053.

Iscriviti alla newsletter

Guarda anche Anticoncezionali 

Altro su "Anticoncezionali"