Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Monica:
Dalla sua risposta del prossimo controllo che sarà a giugno mi fa capire che posso stare tranquilla?

E ' la cicatrice interna di una lesione che non c'era necessita' neanche di asportare, quella che io chiamavo " aria fritta".
Certo che puo' star tranquilla o e' preoccupata di una recidiva dell'aria fritta ?
- Modificato da salvocatania
Monica
Monica

Va bene Dottore grazie recidiva di aria fritta non proprio
La mia e' paura di un nodulo patologico che casualmente mi stia crescendo li dove ho avuto un taglio chirurgico.
Cerchero' di mettermi tranquilla
A parte che mi faccio tutte queste paranoie di un nodulo maligno del seno che cresce li che poi non so neanche se li I noduli del seno possono formarsi

Sabrina
Sabrina

Buon sabato,
Patty per andare su una determinata pagina tocchi sulla riga dell'indirizzo www.medicitalia... ti sposti verso destra dove trovi la pagina corrente per esempio 1048 cancelli questo numero e scrivi la pagina che ti interessa per esempio 1036 e dai invio/enter (se fai il pane ricordati il sale e l'olio). Per i panettoni non è facile trovarne senza sciroppi e monodigliceridi, dalle mie parti ho trovato un paio di realtà artigianali che usano lievito madre e ingredienti che anche le nostre bisnonne riconoscerebbero come tali, l'unico inconveniente è il costo 1:7, il dottor Berrino direbbe così invece che mangiarne due fette se ne mangia una piccola...
Un saluto a tutte... a chi fa terapia, a Lori, a Didi particolarmente.
Sabrina

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Ciao a tutti e tutte, un periodo un po' faticoso anche per me, più di corsa che mai!!!!

Prima di tutto volevo salutare Matteo e confermare che qui ha già trovato una famiglia bella allargata!
Stamani passavo in centro e sbirciando nelle vetrine guardando e dico SOLO guardando tutti quei capottini colorati: rosso, senape e ... color fucsia, mi sono trovata a dire ad alta voce " Mamma, questo sarebbe il tuo anno per la moda!" me la sono immaginata sorridente, perché quando mi chiedeva cosa c'era in vetrina, allora giovane universitaria che non si intendeva di vetrine, le rispondevo " del gran nero , grigio e tutto scuro.!"

Cara Sara, ci ho messo un po' ma poi pelata non mi dispiacevo per niente.
credo che se tutte ci mettessimo la testa e non solo la faccia potrebbe essere una bella sensibilizzazione!

una caro saluto a tutte quelle che non ho salutato ma che sono nel mio cuore.

Francesca

e poi dott. Salvo e dott.Bellizzi avevo letto da qualche parte, forse proprio qui: Chi l'ha detto che uno deve per forza rielaborare il lutto? in fondo si perde una persona unica al mondo.

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria
Matteo
Grazie di stare con noi ! Alle volte anche sapere che qualcuno ci pensa fa enorme piacere e poi il pensiero vola veloce verso chi non c'è fisicamente ma che fa parte di noi.
Un abbraccio

Dina88
Purtroppo davvero piove sempre sul bagnato. Ho perso un cognato in un modo veramente brutto, era in autobus e si è sentito male il cuore non ha retto e non c'è stato nulla da fare....ora dico io possibile che almeno si possa morire a casa propria e nel proprio letto circondati da persone care ? No, poi pensando a mia sorella (sua moglie) che è morta a 37 anni per sarcoma.....beh è meglio così lasciamo fare al destino.
Giriamo pagina e andiamo avanti sono alle prese con controlli però sono serena e fiduciosa. Martedì ho la PET che faccio ogni 5 mesi e staremo a vedere.

A proposito della labirintite anch'io ho fatto diverse manovre di Epley e Semont però avevo una forma di vertigine posizionale parossistica che in effetti è sparita proprio con le manovre e poi sono stata bene. Io credo che tu stia già bene se sei riuscita a vederti Star Wars evvai!!!!!!
Auguri anche per la tua mamma fortunata ad avere una figlia come te.

Dott. Bellizzi
Un caro saluto e una curiosità: lei ci crede al destino ?
Alle volte noi ci consoliamo dicendo "era destino" come un discorso di comodo, però mannaggia io devo essere nata sotto una cattiva stella solo che per fortuna ho un carattere di ferro e sono portata ad essere obiettiva oltre che positiva.
Io credo che il destino uno se lo faccia con le proprie mani però.....come la mettiamo con il detto "piove sempre sul bagnato" che in effetti decide per noi? Se ha tempo mi piacerebbe conoscere il suo pensiero. Grazie

Giulia
Brava mamma Giulia !!!!

Sabrina, Francesca, le due Sara e tutte

Lori
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Francesca fiduciaria:
e poi dott. Salvo e dott.Bellizzi avevo letto da qualche parte, forse proprio qui: Chi l'ha detto che uno deve per forza rielaborare il lutto? in fondo si perde una persona unica al mondo

A cosa si riferisce in particolare ?
f.bellizzi
f.bellizziPsicologo
Sabrina:
il dottor Berrino direbbe così invece che mangiarne due fette se ne mangia una piccola...

Dobbiamo adottare una filosofia omeopatica, insomma....
Galadria
Galadria
Lori Fiduciaria
Lori mi dispiace tantissimo! E ti assicuro che posso capirti in quanto anche per me, in questi ultimi anni, il destino non è stato per nulla benevolo. Poi però sento la storia del mio parrucchiere che nel giro di 15 giorni ha perso madre, padre e un fratello (ed ora anche un altro fratello sta combattendo ad armi impari contro un tumore) e allora mi dico che, nella sfortuna, forse sono un tantino più fortunata di altri. Sempre facendo i dovuti scongiuri, beninteso. Purtroppo la vita è fatta di perdita, di dolore, così come ci sono le gioie, le speranze, i sogni di una vita al di la' di quella terrena. Ricordo una frase del film "Il Gladiatore" in cui Massimo Decimo Meridio, memore degli insegnamenti di Marco Aurelio, dice all'imperatore Commodo "la morte sorride a tutti, un uomo non può far altro che sorridere di rimando", e questo la dice lunga perché, per quanto la morte sia una fase ineluttabile dell'esistenza umana, chi mi dice che deve essere per forza una cosa brutta? Chi mi dice che poi non c'e dell'altro? Non parlo solo in termini religiosi, ma sono convinta che noi siamo destinati a qualcosa di diverso, che siamo solo di passaggio nei nostri corpi, che la nostra anima, la nostra energia (chiamatela come vi pare) serva a qualcosa di più importante. Non so' come spiegarlo. Tante volte ho letto di persone che hanno avuto esperienze di pre-morte che affermano con sicurezza che "dopo" c'è qualcosa. Molti filosofi, anche i più concreti come Aristotele per citarne uno, pensavano che la trasmigrazione dell'anima fosse una cosa seria, e non una teoria per visionari. Più avanti si è arrivati a scoprire una quarta dimensione e chi mi dice che non ce ne siano altre? Solo perché non le vediamo o non riusciamo a percepirle non vuol dire che non esistano, no?! Molte persone credono (ed anche io ne sono affascinata) alle esperienze extracoerporee. Ti è mai capitato di svegliarti perché hai avuto l'impressione di precipitare, di cadere? A me succede ogni tanto e, documentandomi, ho scoperto che questo tipo di esperienza si chiama OOBE (Out of body experience) e non e' altro che la facoltà per noi stessi di uscire dal nostro corpo ed agire consapevolmente nell'altro lato della realtà (che è impercettibile o invisibile ai nostri sensi e alla vista ma non e' altro che il primo stadio dopo la morte, e' il mondo come lo vediamo tutti i giorni ma regolato da leggi diverse, come il dominio da parte delle nostre emozioni, l'assenza di peso o la possibilità di passare attraverso le cose). Naturalmente la scienza ha una spiegazione per questo (e sono sicura che il Dottor Catania darà credito alla teoria scientifica giudicandomi una sciroccata! Ahaha!!!) e cioè che tutto ciò è causato da paralisi nel sonno, da crisi epilettiche, da fasi acute di ansia e depressione, da intossicazione di droghe o da semplice affaticamento. La verità credo, come sempre, stia nel mezzo. E non è detto che tutte queste "alterazioni" non aiutino in qualche modo a percepire cose che altrimenti non coglieremmo. Almeno io la penso così. Tutto questo per non "sottostare" alla definizione semplificatoria comune di morte; in qualunque dizionario è scritto "Morte: La cessazione delle funzioni vitali negli organismi viventi e nell'uomo". Punto. Non mi piace e non è giusto. Preferisco credere in qualcosa di più effimero ma che mi dia speranza, non credi?!
Spero di non averti annoiata con il mio sproloquio.
Un abbraccio
- Modificato da Galadria
f.bellizzi
f.bellizziPsicologo
Francesca fiduciaria

Francesca fiduciaria:
Chi l'ha detto che uno deve per forza rielaborare il lutto? in fondo si perde una persona unica al mondo.

in che senso? cioè, elaborare un lutto vuol dire semplicemente andare avanti malgrado la perdita, e riorganizzarsi, in modo tale che la perdita non sia motivo di sofferenza invalidante o di problemi personali.
Così come gestiamo il corpo senza vita per il semplice motivo che è un pericolo per la salute pubblica (al di là del forte odore nauseabondo che si genera), allo stesso modo dobbiamo in qualche modo gestire "il fantasma", il morto immaginario. affinchè la nostra vita vada avanti.

Così come collochiamo da qualche parte il corpo, allo stesso modo collochiamo il fantasma (inteso come semplice immagine mentale di qualcosa che fisicamente non c'è - niente di paranormale nelle mie parole).

Poi, tecnicamente siamo tutti unici al mondo, e pur essendo omozigoti o clonati*, restiamo unici come coordinate geospaziali: per quanto identici nelle coordinate X1;Y1;Z1 ci potrà stare solo un essere, ed il suo clone non potrà occupare la medesima identica posizione, dato che se anche uno stesse sopra l'altro, avrebbe un piano orizzontale diverso...

L'unico essere veramente unico e indispensabile per la nostra vita è sé stessi.

Il processo di elaborazione del lutto è qualcosa che avviene spontaneamente; poi, come tutte le cose naturali, delle volte c'è efficienza, delle volte disfunzione.

Anche le pratiche burocratiche, in un certo senso, metaforicamente, costringono ad elaborare la perdita ed organizzare i beni senza il defunto. E sbrigare le pratiche legali è anche gestire la perdita.

L'importante è non restare nella disperazione, nell'impotenza e nella dipendenza dal defunto.

ho risposto?
f.bellizzi
f.bellizziPsicologo
Lori Fiduciaria

un abbraccio di conforto in questo momento difficile.

E, con questo post stimola un argomento che mi tocca personalmente (destino o casualità?), dato che da quando sono scompensato cardiaco il mio rischio più grande è la morte improvvisa... e se all'inizio ero spaventato poi piano piano è subentrata non tanto la preoccupazione per me stesso quanto il fatto se questa morte improvvisa avesse conseguenze per altri: se mentre tengo un bimbo in braccio, se schiaccio uno dei bimbi andando giù, o se, guidando, perdo il controllo del veicolo... poi, l'ironia personale ha sintetizzato il tutto con poracci quelli che se devono incollà er cadavere [data la mole].

Lori Fiduciaria:
Se ha tempo mi piacerebbe conoscere il suo pensiero.

E qui apre un tema molto complesso e sul quale ovviamente non ho proprio delle idee ben definite... o almeno ho dei comparti di idee che ancora non si conciliano tra di loro...
Un pò come acqua e olio che non si mischiano.

La parte razionale le risponde che il destino serve a darci quell'idea di ordine e di controllo che contrasta con una visione caotica e casuale degli eventi, per cui la mente crea l'idea di destino per il semplice fatto che deve ordinare e classificare. L'idea di destino ci tranquillizza ed almeno da una spiegazione.
Per cui, tenendo conto di questo presupposto, le direi che il destino non esiste e lo costruiamo noi (nei limiti però dei vari gradi di responsabilità individuale e di cosa effettivamente sia sotto il mio controllo o meno).

Poi c'è la parte irrazionale, poco scientifica, che avrebbe tante cose da raccontare di fenomeni poco spiegabili scientificamente che vanno oltre l'esperienza normale. Un pò come quel paranormale di alcuni post fa. Certo, essere cresciuto in quel mondo magico e misterioso del Messico mi ha fatto fare delle esperienze, ancora non del tutto "classificabili" o spiegabili in termini scientifici.

Diciamo che la strada, il destino, è tracciato a grandi linee, ma che alla fine un buon grado di libertà lo possiamo esercitare.

[adesso il dovere\destino mi impone di chiudere qui la risposta, che è ora di nutrire i pargoli... ] A dopo... ma è lunga la risposta... E caotica....
Poi racconto un paio di eventi che parlano di destino....
Vera
Vera

Salve dott. Catania,
la ringrazio per questo post che lei mi ha scritto e colgo l'occasione per parlarne con lei.

Sa che non comprendo cosa intende dire ? Cosa c'entra il chirurgo con l'oncologo ?
Io pur avendo anche la specializzazione in oncologia medica (non tutti ce l'hanno i chirurghi oncologi) dopo l'intervento affido le mie pazienti all'oncologo che fa ben altro.."mestiere".

Dottore, anche io dopo l'intervento sono stata affidata all'oncologo che mi ha prescritto le terapie da fare ma avendo fatto solo la radioterapia e non anche la ormonoterapia ho pensato di farmi seguire dall'oncologo che mi ha operato. E lui ogni sei mesi mi fa visita medica, controlla tutte le analisi strumentali che faccio e mi prescrive tutto quello che dovrei fare per i controlli successivi. Dottore in questo caso cosa farebbe, invece, un oncologo medico? Glielo chiedo veramente per sapere perché ho sempre pensato che, nel mio caso, i controlli fossero solo questi.

Un'altra cosa che non mi è chiara è questa:
Abbiamo piu' volte spiegato qui che mentre per il controllo delle mammelle la precocita' della diagnosi e' prioritaria, per il controllo a distanza non e' giustificata tanta ansia per le tante ragioni che abbiamo piu' volte discusso. Cioè perché non è importante la precocità della diagnosi di eventuali metastasi, visto che il rischio c'è, e intervenire così il prima possibile ? O non si potrà mai guarire dalle metastasi?

Io so bene quale sia il suo vero problema sul piano psicologico : un certo senso di colpa per non avere accettato l'ormonoterapia. Io le avrei fatta non tanto per ridurre il rischio, ma perché' per mia esperienza poi si paga per il resto della vita tale scelta con un senso di colpa ingiustificato. Ingiustificato perché' si tratta di una scelta consapevole frutto di un bilancio tra benefici e svantaggi.
E allora perché' sentirsi in colpa con se stesse ?

Si, il mio problema è questo, il senso di colpa per non aver accettato l'ormonoterapia ma ancora di più il non avere alcuna informazione chiara sulla mia patologia e sul rischio reale e quindi aver fatto queste scelte semplicemente da una lettura personale dei miei fattori prognostici. Io ancora oggi non so quanto è grave la mia situazione, qual è il mio rischio reale e quanto è grave la scelta che ho fatto. E questo mi procura solo ansia e una forte paura.
Se tutti questi punti mi fossero chiari!
Grazie dott. Catania
Vera (Basilicata)

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Vera:
la ringrazio per questo post che lei mi ha scritto e colgo l'occasione per parlarne con lei.

Le rispondero' appena possibiile punto per punto anche se proprio con lei ne abbiamo discusso piu' volte
Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Perfettamente dott. Bellizzi. Faccio fatica a comprendere il significato della parola " rielaborare" . Andare avanti nonostante la perdita. Io Che pensavo volesse Dire Che questa perdita non ci facesse piu' male.

Buona Domenica a tutti
Francesca

Mar fiduciaria
Mar fiduciaria

Cara Francesca,
"rielaborare" vuol dire andare avanti nonostante la perdita, ma questa, hai ragione, continua a fare male... per anni... non so da quanto data la tua perdita, ma ti assicuro che continua a far male fino a quando non si trasforma in nostalgia, in bisogno, in alcuni momenti di poter avere un consiglio, uno scambio di idee, mentre il ricordo è sempre vivo e sempre più fonte di malinconia, ma non è più dolore.
A me è successo con mio padre che se ne è andato solo dopo mezz'ora che per telefono mi aveva raccontato che programmi aveva per quella domenica mattina...Per due anni, nonostante sembrasse che la vita per me scorresse sempre allo stesso modo , sono stata prigioniera di quella perdita e , solo dopo l'ho riconosciuto, ho sottratto energie e gioia di vivere alla mia famiglia e le ho fatto un gran danno.
con affetto buona domenica a te, Francesca e buona domenica a tutti
Maria

Sabrina
Sabrina
Dottor Bellizzi
l'omeopatia è una falsa illusione, i 27,00 euro sono veri e sonanti e a Natale un peccato di gola ci è comunque... concesso

Lori
ti sono vicina più che mai in questo momento

Ciao Vera
mi viene in mente una frase che scrisse Didi : l'unico giorno importante è l' OGGI, anche perché il passato non lo possiamo più cambiare e il futuro non lo possiamo prevedere. Se la terapia ormonale può fare un po' da scudo ha i suoi effetti collaterali anche perché se no sarebbe somministrata a vita. E casi che si ripresentano a 10/20 anche dopo terapia ormonale ci fa comprendere perché i medici intelligenti battono il chiodo sulla prevenzione primaria, tra l'altro il dottor Berrino con i progetti Diana (dieta e androgeni) vuole dimostrare che con la giusta alimentazione si riduce la produzione di ormoni e di conseguenza si riduce il rischio.
Un saluto a tutti/e

Sabrina

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