Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Patty:
Le ho parlato dell'importanza di non isolarsi e che come dimostra anche la nostra esperienza sul forum relazionarsi con altre persone come facciamo noi qui può avere effetti benefici e la propria sensazione di solitudine tende ad affievolirsi.

Intanto grazie !
Grazie per avere raccolto il mio invito e avere risposto a quel senso di dovere sociale, che purtroppo e' un sentimento di dolore nel deserto dell'insensibilita' anche tra gli stessi pazienti oncologici,
Non vale questa osservazione per tutti perche' se fosse cosi' non esisterebbe neanche questo blog.
Al Convegno credo di avere fatto comprendere a chiare lettere quanto grande sia la mia delusione in generale per quel che riguarda lo scarso senso di solidarieta' sociale che circonda i pazienti oncologici.
Quindi grazie per quel poco che puo' fare Lei e quel poco che posso fare io. Se quel poco fosse condiviso da molti il risultato sarebbe ben altro .

La maggioranza dei pazienti oncologici scrocca comprensione, solidarieta', scrive BIOTESTAMENTI (come Ripa Di Meana), per se' stessi per essere protagonisti nella vita, ma poi quando li si invita ad occuparsi anche di anonimi sconosciuti....evaporano come neve al sole.

Patty:
Le ho parlato dell'importanza di non isolarsi e che come dimostra anche la nostra esperienza sul forum relazionarsi con altre persone come facciamo noi qui può avere effetti benefici e la propria sensazione di solitudine tende ad affievolirsi. Speriamo che ci legga e magari intervenga anche lei.

Verissimo...ma non solo per questo, ma anche e soprattutto perche'

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo


Ma non riusciro' mai a rassegnarmi all'idea che il mio invito nel deserto (il nostro blog e' solo un granellino di sabbia) possa non essere raccolto proprio dai pazienti oncologici.
Al convegno vi ho portato dati scientifici che mostrano come interferisca la condivisione sulla SOPRAVVIVENZA VOSTRA e forse anche sulla mia !!

Ora proprio non riesco a farmene una ragione che gli stessi pazienti che si fanno massacrare da terapie aggressive (chemio-taxani- trastuzumab), assolutamente necessarie, perdendo giornate intere per praticarle e per smaltirne gli effetti, per aumentare la propria sopravvivenza..
.di quanto ?..... del 5% ?

...poi non trovano 5 minuti, solo 5 minuti al giorno per connettersi e incrementare il tasso della PROPRIA sopravvivenza di una altra quota probabilmente superiore a quel 5%.

Perche' , e ve lo dimostrero' nei dettagli e giorno per giorno,


Sino a che potro' farlo lo scrivero' ogni giorno....ma Salvo Catania non e' immortale !
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
salvocatania:
poi non trovano 5 minuti, solo 5 minuti al giorno per connettersi e incrementare il tasso della PROPRIA sopravvivenza di una altra quota probabilmente superiore a quel 5%.

Ecco perche' un anno fa volevo chiudere il blog quando era chiaro che quasi tutte le utenti si connettevano mediamente una- due volte al mese.

Per incrementare la sopravvivenza ...serve il continuo GROOMING delle scimmie, che rispieghero' anche qui, e che avevo illustrato al nostro recente convegno.
- Modificato da salvocatania
Ex utente
Ex utente

Dr Catania

Io sono convinta che il blog non sia un granellino nel deserto
Ma a parte questo è vero quello che Lei dice, alle volte si è talmente presi da noi stessi dalle cure dai controlli dalla paura che ci si dimentica che entrando in questo spazio si è
di aiuto a chi ne fa parte e a noi stesse
La depressione non si cura rimanendo sole a pensare ma condividendo la solitudine
si è in compagnia e diventa meno difficile portarne il peso, non è sempre facile farlo,
ma necessario (questa era per me)

Didi

☯Fede
☯Fede
Dr Catania

A proposito di connessione, sono preoccupata per Rosa, che sento particolarmente vicina per le vicissitudini di vita e la scelta dell'affido.Non leggo suoi interventi, o mi sbaglio, dal convegno...Rosa ci dai tue notizie!
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
DIDI Fiduciaria:
che ci si dimentica che entrando in questo spazio si è di aiuto a chi ne fa parte e a noi stesse

Dalla depressione se ne esce proprio spostando il BARICENTRO DELLE PAURE da se' stessi agli altri, attraverso l'empatia, non proiettando le proprie paure sugli altri, ma SPECCHIANDOSI nelle paure degli altri


Per questo avevo coniato il neologismo di EGO-altruismo : aiutando gli altri aiuto soprattutto me stesso.

Se aiutando gli altri AIUTO ME STESSO e se come effetto collaterale incremento anche il TASSO DELLA MIA SOPRAVVIVENZA, con una connessione di 5 minuti al giorno, come si fa a comprendere che......"sono impegnata e non trovo 5 minuti al giorno per cercare di guarire "


Si fa prima a dire che quei cinque minuti siano minuti persi o che appartengono alla sfera dei deliri del dr. Catania....e allora potrei anche capire.

In tal caso allora perche' invece Salvo Catania ne dovrebbe perdere, se inutili, ore di tempo ? Perche' non avrebbe altro da fare ?
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
☯Fede:
A proposito di connessione, sono preoccupata per Rosa, che sento particolarmente vicina per le vicissitudini di vita e la scelta dell'affido.Non leggo suoi interventi, o mi sbaglio, dal convegno...Rosa ci dai tue notizie!

Rosa e' un caso a se' ! Troppo lungo spiegare...ma intanto la rassicuro io.
Grazie comunque per l'interessamento.
Speranza
Speranza
salvocatania
Buongiorno dott. Catania e buongiorno a tutti/e!
Sono in ospedale, sto facendo la mia 1 chemio e ne ho approfittato, nell'attesa che l'elisir di lunga vita scenda tutto, per scrivere alla ragazza con la leucemia. La cosa bella è che mentre le scrivevo, pensavo che, in quel preciso istante, lei, senza saperlo, stava aiutando me, allontanando i miei pensieri dall'ubriacatura del cocktail rosso.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Speranza:
. La cosa bella è che mentre le scrivevo, pensavo che, in quel preciso istante, lei, senza saperlo, stava aiutando me, allontanando i miei pensieri dall'ubriacatura del cocktail rosso

E io cosa avevo scritto ?

SPECCHIANDOSI......
Ex utente
Ex utente

Speranza

Sei un esempio perfetto di come si può aiutare gli altri mentre sei alla prima infusione di chemio
Se hai voglia scrivi

Didi

Maxi
Maxi

Ora proprio non riesco a farmene una ragione che gli stessi pazienti che si fanno massacrare da terapie aggressive (chemio-taxani- trastuzumab), assolutamente necessarie, perdendo giornate intere per praticarle e per smaltirne gli effetti, per aumentare la propria sopravvivenza..
.di quanto ?..... del 5% ?

Mi scusi dottore ma non ho capito cosa vuol dire che con le cure che si fanno sì aumenta la sopravvivenza solo del 5%... Appena?
Pensavo molto di più
Ma forse ho capito male
Buongiorno
Max

@marina sicily
@marina sicily

Cara Daniela, mia conterranea...
sono addolorata per il lutto che ti ha colpita, ti sono vicina, e non solo geograficamente...
Quando si attraversa un brutto periodo, e soprattutto quando le cose capitano una appresso all'altra, la nostra mente (la mia almeno) non fa altro che ripetersi "dopo questa ricomincerò"... e a volte ci si scoraggia, perché questo dopo sembra non arrivare mai, si aggiungono cose a cose, nuovi problemi... come dice il Dr Catania, spesso piove sul bagnato... ma questo dopo deve esserci, lo leggo nei messaggi sereni di molte amiche del blog che ne hanno passate davvero tante. Vedo la loro mano tesa verso coloro che sono nell'angoscia e nella paura e allora mi rincuoro, che questo dopo non è una data nel calendario, ma probabilmente è dentro di noi, nello stesso posto in cui custodiamo le esperienze, belle o dolorose, e le persone che hanno arricchito la nostra vita.
Un bacio a tutte, buona settimana
Marina S.

Pattiy
Pattiy

In effetti anche io come Maxi mi sono interrogata circa quel 5% disopravvivenza legato alle cure chemioterapiche. Probabilmente anche io devo non aver capito bene perchè altrimenti sarebbe davvero una percentuale molto bassa. Ma forse il dottor Catania voleva dire che dopo aver fatto le cure e comunque essere usciti dal tunnel "pericoloso" diciamo così, quando purtroppo capita anche dopo anni che la situazione precipita forse è in quel caso, cioè proprio alla fine, che si parla di una sopravvivenza del 5%. Potrei solo interpretarla così. Comunque a proposito della "fine", in merito al biotestamento al quale anche il dottor Catania faceva riferimento riguardo alla vicenda di Marina Ripa di Meana, pure io mi sono interrogata su questa cosa in questi giorni. Dal videomessaggio della Ripa di Meana sembra evincersi che ci sarebbe la possibilità della sedazione profonda per poi passare lentamente alla morte. Ma non è sempre stato così? Perchè pare che da come la cosa è stata presentata si tratterebbe di qualcosa che non si conosce molto e a cui evidentemente non si fa spesso ricorso. Anche perchè poi questo fatto della sedazione profonda è stato messo in relazione al suicidio assistito che si pratica in Svizzera. Per la verità non ci ho capito molto. Riconosco di sapere poco su questi argomenti.
Patty

☯Fede
☯Fede
Patty

Credo che la sedazione profonda sia semplicemente un modo per evitare il dolore nel momento della fine, per arrivarci nel sonno ma naturalmente,solo quando ne sono previste le condizioni. Nel suicidio assistito invece la morte viene provocata dal farmaco iniettato, o mi sbaglio Dott. Catania?
Pattiy
Pattiy
☯Fede
Quindi Allora il suicidio assistito prevede che deliberatamente si dica la parola fine anche se uno di fatto non è arrivato ancora alla fine. Però poi è sottile la differenza tra il suicidio assistito e la nuova normativa italiana (non so se già andata in vigore o meno e di cui ho sentito parlare nelle scorse settimane) che, sempre come ho capito io, prevede l'eventuale sospensione dell'idratazione e dell'alimentazione artificiale. Insomma se non si conoscono bene questi temi la confusione è tanta e quindi anche capire bene le differenze. Ad ogni modo, posto che prima o poi tutti dovremo affrontare questo momento, che si abbia o meno un cancro, che almeno si arrivi alla fine senza troppe sofferenze. E forse il fatto della sedazione profonda sembrerebbe la soluzione migliore. Sono temi molto seri, ma solo per sdrammatizzare quel senso di angoscia che inevitabilmente generano mi verrebbe da dire "ai posteri l'ardua sentenza".

Speranza come va? Penso che a quest'ora avrai finito questo primo ciclo. Piano piano, tranquilla, la prima è andata, puoi scrivere -1. Scrivesti che sei campana. Dove fai le chemio? Io le feci a Napoli al Policlinico, la struttura che sta un pò più sopra rispetto al Pascale. Se hai bisogno di qualche consiglio, qualsiasi cosa chiedimi pure se posso esserti utile. Un abbraccio. Ciao.
Patty

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