Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Ex utente
Ex utente
Creamy:
Quindi sono andata ad impastare...in maniera creativa, gnocchi di miglio! Poi conditi con il sugo al basilico! Quando ho tempo mi diverto a cucinare...p

Ciao fiorellino, ricetta!
Anche se sono certa che per trovare il miglio qui diventerò matta
Paffi fiduciaria
Paffi fiduciaria
Dada
Alexa
Alexa

Buon pomeriggio ragazze..
Riesco ogni tanto a collegarmi e a dedicarmi 10 minuti...
Qui a Roma sembra tutto sotto controllo, dove abito io abbm qualche problema con le case di cura..
Mamma giovedì ha fatto terapia, il giorno prima hanno chiamato proponendoci di spostarla.. Ma essendo uvvm una proposta mamma ha scelto per la sua terapia (come darle torto) . E stato un marzo impegnativo e lo sarà fino a maggio ( Tutte scadenze programmate) e questa situazione non l aiuta emotivamente..
Ho solo paura di una cosa.. Che abbasseremo la guardia quando si avranno dati più positivi...
Un abbraccio immenso a tutte e uno stretto stretto per chi ha qualche difficoltà..

Creamy
Creamy
Paffi:
Note: l'8 marzo ero stata dimessa da poco dall'ospedale ed ero, da un lato sollevata per aver compiuto questo primo passo, dall'altro concentrata sui cambiamenti avvenuti nel mio corpo e nella mia vita. Credo di aver tenuto a distanza emotivamente la paura del Coronavirus, perchè c'era troppo d'altro dentro di me in quel momento

Cara se non faccio confusione, hai fatto l'intervento e aspetti notizie per la terapia giusto? Perdonami se ho sbagliato...a volte mi confondo con le storie nuove!
Creamy
Creamy
Lasimo:
Ciao fiorellino, ricetta!
Anche se sono certa che per trovare il miglio qui diventerò matta

Allora se ti vuoi dedicare alla ricerca del miglio questa è la ricetta da cui ho preso spunto...qua si trova al supermercato e sicuramente nei negozi bio!

https://www-melarossa-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.melarossa.it/ricette-light/senza-glutine/gnocchi-di-miglio-senza-glutine/amp/?amp_js_v=a3&amp_gsa=1&usqp=mq331AQFKAGwASA%3D#aoh=15854778672718&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&amp_tf=Da%20%251%24s&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.melarossa.it%2Fricette-light%2Fsenza-glutine%2Fgnocchi-di-miglio-senza-glutine%2F

Link lunghissimo, cmq ho cotto il miglio facendo assorbire l'acqua (il mio cuoce in 20 minuti e oggi non avevo lo zafferano), poi ho aspettato che si freddasse un po', e poi l'ho impastato con un po' di farina di riso, formando man mano filoncini da tagliare. Quindi li ho buttati nell'acqua che bolle e man mano che venivano a galla li ho tolti e messi nel sugo. Io ho condito con sugo al pomodoro, ma anche il condimento della ricetta deve essere buono! Unica cosa la ricetta dice per 4 ma secondo me 100 gr di miglio sono senza dubbio per 2... aveva poca fame e i piatti piccoli chi ha scritto la ricetta sul sito
Mar fiduciaria
Mar fiduciaria

oplà!
anch'io ho anticipato la mia risposta al sondaggio! me ne scuso...

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Creamy:
Dottore ieri ho letto la lettera al New England Journal Medicine che aveva postato dei medici di Bergamo... praticamente per salvaguardare l'intera comunità bisognerebbe cercare di curare i pazienti in casa evitanto così l'affollamento degli ospedali e il conseguente alto rischio di contagio per tutto il personale? In corso di pandemia sarebbe meglio avere un sistema di cure così capillare anziché centralizzato negli ospedali?

E' andato tutto storto perche' non eravamo preparati ad una pandemia.
Pagando migliaia di morti stiamo imparando.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
mar:
oplà! anch'io ho anticipato la mia risposta al sondaggio! me ne scuso...

Non fa niente : salvate le risposte.
Fra76 Fiduciaria
Fra76 Fiduciaria
Paffi:
Sai Fra, non me la sento. Ho impiegato un paio di giorni per riprendermi dopo l'ultima telefonata. Preferisco pensare che abbiano valutato bene cosa fare. Perché, alla fine, non credo che cambierebbero

Fai come ti senti cara. Un abbraccio
Ely
Ely
mar:
sono cattolica praticante, ma spesso con tanti dubbi...

Il dubbio è il padre della Fede.

Rileggi il passo del Vangelo che il Papa ha commentato l'altra sera..... 《Perché avete paura? Non avete ancora fede?》

Se fosse tutto sicuro, dimostrabile, indiscutibile....sarebbe un compito in classe di matematica....avrebbe 1 sola soluzione corretta e tutto il resto sarebbe certamente un errore. E non ci sarebbe scelta. Non ci sarebbe fede.....

Dada
Anche io Aristotele l'ho studiato nel secolo scorso. Letteralmente.
Come si costruisce un sillogismo, te lo ricordi?

Ecco, è tutto lì. E tutto uguale.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Stella:
Dottore, la finestra con luce lasciata accesa di notte è davvero una bella metafora per l'aiuto che ci ha sempre donato.
Lei che ci ha allenato alla resilienza, a vivere sotto i bombardamenti. Ora è il tempo di mettere in pratica tutto ciò che abbiamo appreso.
Povera Italia, poveri profughi, poveri iraniani, siriani, afghanistani e chi più ne ha più ne metta...

Effettivamente questa metafora ha colpito molte persone.
Diversi giornalisti mi chiedono ' come va la vita dietro quella finestra illuminata?"
Inutile che lo spieghi a voi che siete dentro quella stanza .
Questa esperienza mi ha richiamato un libro di poesie di Adriana Pagnoni di tanti anni fa che non si stupiva che io facessi la sentinella notte e giorno.
Alleghero' qui sotto il ritratto di Adriana riesumando un mio vecchissimo post di 5 anni fa

Salvo

"L'oncologo mio
dorme solo
tre ore
per notte. Sta desto, lui!
Perché è nel sonno
non nell'affanno,
che il cancro,
di nascosto entra.
Si chiama Salvatore
l'oncologo mio."

pubblicato nel 1995
.
L'ho appreso da una libro di poesie di Adriana Pagnoni dedicato al suo cancro e al mio lavoro : "ALTERITA',
Adriana nota psicoanalista psicoterapeuta e poeta milanese operata dal sottoscritto e morta di altro 10 anni dopo..scriveva aspettando l'intervento

ALTERITA'
Il cancro
ce l'hanno
solo gli altri.

Se raccontano
che ce l'ho
io

vorra' dire
che sono
un altro


Freudiana , non perdonava al suo maestro di avere taciuto agli altri che aveva avuto un cancro, che per lei era

ILLITA'
E' una malattia
esantematica
della psiche

Si presenta
con escrescenze
tuberotiche

di memorie
Superficiali




E per sottolineare il silenzio di Freud denuncia il sottile e contraddittorio contrappunto tra coloro ai quali si rivela un male segreto e proprio per questo, paradossalmente se ne impossessano tutti (per esorcizzarlo ?) e i tanti che ritenendosi immuni da quella indicibile malattia ( siamo nel 1995) , pensano che sempre e solo un altro ne sara' affetto , scavando tra se' e l'altro, infelice un fossato che una empieta' curiosa credera' di poter colmare.

EMPIETA'

Del mio cancro
si sono impossessati
tutti.

I tanti del
"come stai"

Ai quali, in faccia
senza nascondiglio,
l'ho detto.

Di me hanno rubato
persino la paura.

Pur di vantarne
proprio
il coraggio.

In pieta' .


Queste pagine nel 1995 erano rivoluzionarie. Allora tranne Ada Burrone e poche altre, i tumorati si nascondevano. Il cancro era qualcosa di cui ci si doveva vergognare.
Con questo libro di poesie Adriana forse spaventando a morte la giuria vinse uno dei piu' importanti premi letterari di poesia.

Nella prefazione Adriana scrive tra tante pagine in cui racconta in versi la sua malattia " esantematica della Psiche "

.
e Salvo Catania , uomo dov'e' ? Mi piacerebbe regalargli una pubblicazione Prometheus per il suo lavoro di artista fatto al mio seno.
Come ho gia' risposto verbalmente alla sua domanda
"chi e' l'oncologo per lei ?"

mi piacerebbe ripetergli, in sfida, che
l'oncologo per me, e' un pazzo.
Crede nella vita
!


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2015
Nei giorni scorsi mi sono recato nella cantina della mia vecchia casa dove conservavo molti documenti del secolo scorso scritti da donne operate, per riempire un capitolo di Medicina Narrativa del volume che sto scrivendo.

Mi sono imbattuto in un volume di poesie "ILLITA'", pubblicato nel 1995 da Prometheus e scritto da Adriana Pagnoni, morta 1 anno fa (non di cancro), operata da me e nota a Milano psicoterapeuta, psicoanalista e poetessa. . Ha pubblicato numerosi libri di poesia e racconti clinici tratti dalla sua esperienza personale. Durante la sua vita è riuscita a trasformare la sua malattia in un atto artistico,
Quel volume di poesie che aveva vinto anche alcuni famosi premi letterari, giaceva in fondo ad uno scatolone, ammuffito e sgualcito non casualmente ma perchè da me lì relegato poichè mi inquietava tutte le volte che lo leggevo.

Ora che Adriana non c'è più e rileggendolo dopo 20 anni ho cominciato a comprendere le ragioni della mia inquietudine, ma soprattutto apprezzarlo come una opera letteraria di valore perché è una analisi impietosa da analista...del CANCRO , del SUO Cancro e dell'universo sanitario che fa da cornice alla sua cura.

Tutto ciò accadeva in una epoca in cui "ci si doveva vergognare" di essere ammalati di cancro.

Adriana Pagnoni per la sua cultura e personalità rappresenta una tappa importante della mia formazione culturale oncologica. Quando l'ho operata consideravo le pazienti come lei "pazienti eccezionali", cioè con i requisiti che più volte ho descritto. Ma lei mi diede un suggerimento molto importante per comprendere meglio perché "i pazienti eccezionali" vivono meglio e forse di più.

Infatti nella prefazione del libro Illità a me dedicata scriveva
"Come ho già risposto verbalmente alla sua domanda: Chi è l'oncologo per lei? Mi piacerebbe ripetergli, in sfida, che l'oncologo, per me, è un pazzo. Crede nella vita".

Bellissimo : "E' pazzo chi crede nella vita" !!!!!! Ecco il parametro fondamentale che mi mancava per comprendere meglio e completare il puzzle delle pazienti eccezionali.
Quel giorno fu giocoforza per me lanciare il neologismo ragazze fuoridiseno .

Corsi trionfante da Ada Burrone a dirle che forse non lo sapeva ancora, ma che lei non era una paziente eccezionale ma la prima ragazza fuoridiseno d'Italia.

. Adriana Pagnoni dedica questa raccolta di versi al suo oncologo Salvatore ma anche al riappacificarsi con Freud cui forse non perdonava per non essere mai stato in grado di parlare e affrontare il suo tumore negli studi e nelle sue osservazioni. Infatti Freud, ammalato di cancro, chiamava con sottile ironia il magistrale referto isto-patologico del famoso medico Iacob Erdheim. Dato che nella massa asportata dalla guancia di Freud nel corso dell'operazione lo studioso ravvisava la nicotina quale agente eziologico del male, Freud, scrollando le spalle, prese a chiamare questa diagnosi "la sentenza nicotinica di Erdheim." Il volersi riappacificare con il padre della psicoanalisi per questa negazione o rimozione, è per la poetessa Adriana Pagnoni, certamente, un atto simbolico di indulgenza verso chi non è in grado (e in questo caso anche lo psicoanalista per antonomasia) di trasformare una neoplasia in una creazione, artistica, narrativa o espressiva che sia. Adriana Pagnoni lo ha fatto con il coraggio di non risparmiarsi, tipica necessità dell'artista.

Scrive la poetessa, in confidenza con il cancro. "Andiamo lì, a fumare una sigaretta. Prima della ghigliottina. Azzurri di pigiama son venuti tutti, dalla corsia al terrazzo. Che guarda di sotto. Di sopra.

Era il 1995 quando esce il libro di poesie in cui Adriana affronta il tema della sua malattia. Si impara ancora una volta che nell'incontro diagnostico, dunque la descrizione ma soprattutto l'espressività incoraggia l'empatia e promuove la comprensione tra il medico e il paziente; permette, come scrive Greenhalgh la costruzione degli indizi e delle categorie utili al processo terapeutico; consiglia un metodo olistico a chi gestisce; è intrinsecamente terapeutica o palliativa..."

Salvo
"L'oncologo mio/dorme solo/tre ore/per notte. Sta desto, lui!/ Perché è nel sonno/non nell'affanno,/ che il cancro,/ di nascosto entra./ Si chiama Salvatore/l'oncologo mio."

Capo del fumo
Ci davano il brodino/a noi del tumore/in ospedale./Andiamo lì,/ a fumare una sigaretta./ Prima della ghigliottina./ Azzurri di pigiama / son venuti tutti, dalla corsia al terrazzo. Che guarda di sotto. Di sopra.


Empietà
del mio cancro/si sono impossessati tutti/i tanti del / come stai / ai quali in faccia / senza nascondiglio / l'ho detto / di me hanno rubato / persino la paura / pur di vantarne proprio il coraggio. / In pietà


Quarantatré
E' il numero del tesserino blu / Ti esenta da pagamenti / Agli sportelli medici sono gentili / Disturberai solo per poco ancora / Quarantatré / E' bello questo numero primo / Non divisibile / Blu di neoplasia


Cristallo
Si può vederla anche come luce / nuova / la cementificazione di sasso / ora impuro / nel tuo corpo


Alterità
Il cancro ce l'hanno solo gli altri / Se raccontano che ce l'ho io / vorrà dire che sono un altro


Figlio
Dottoressa! / E' come se fosse dappertutto. / Dal panettiere, dal tabaccaio, sugli alberi / Dentro al cielo che respiro. / Nei panni, sopra al letto / Disegnato nei vetri della finestra / Fra le setole dello spazzolino / "Si, il cancro è come un figlio". / No e poi no!


Stanza 205
Ho condiviso l corsia con Argenide / Partigiana Ilde in racconto / Il carcinoma mammario viene / ai forti che / covano in seno / l'idea della liberazione


Camicie
Ne ho tante / di flanella, di seta, cotone / E poi anche sintetiche / Miste / Ne ho una rossa / Da fare invidia / Nessuna blu, che blu copra / la sbrecciatura al seno / Chissà che vuol dire


Invidioso
Invidioso lui / entra a casa / mia / Per divorarmi il corpo / Renderà materia il sogno / pur di mangiarlo


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- Modificato da salvocatania
Star76 fiduciaria
Star76 fiduciaria
Tania70:
A letto non sono riuscita a dormire e pensandolo ho pianto tanto che mio marito si svegliato...ha capito, sa quanto ci ho sofferto, mi ha abbracciata e mi sussurava ti voglio tanto bene amore mio...
E che cazzo..sto piangendo..scusate non riesco più a scrivere

Ti vogliamo bene anche noi Tania. Grazie per questa condivisione
Lucy46
Lucy46
Tania70:
A letto non sono riuscita a dormire e pensandolo ho pianto tanto che mio marito si svegliato...ha capito, sa quanto ci ho sofferto, mi ha abbracciata e mi sussurava ti voglio tanto bene amore mio...
E che cazzo..sto piangendo..scusate non riesco più a scrivere

Dolce Tania. Ecco parti da qui con tuo fratello, neanche per lui la vita dev'essere stata una passeggiata. Parti da un punto zero. Getta il passato alle spalle.
Alexa
Alexa

Ragazze io caffettigno.. E pronto anche per voi

Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
salvocatania:
Stanza 205
Ho condiviso l corsia con Argenide / Partigiana Ilde in racconto / Il carcinoma mammario viene / ai forti che / covano in seno / l'idea della liberazione

Grazie per averci fatto rileggere le Poesie di questa Rfs, perchè secondo me la è.
E Lei continui ad insegnarci ad essere pazze ....a credere nella Vita
Grazie.

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