Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

f.bellizzi
f.bellizziPsicologo

Salve RFS,
leggo anche se scrivo poco.

salvocatania:
alla scoperta di avere un tumore alla prostata, ha deciso per le cure di emigrare a Milano

un poco in ritardo, mi esprimo su questo punto.
Certo sembra strano che il primario vada altrove, ma è anche vero che lui pone il problema sull'esperienza della struttura per quello specifico tumore per quella specifica tecnica.

Spesso viene sottovalutato o non considerato dai non addetti ai lavori che la medicina è anche meccanica, routine, prassi, manualità, e che se vedo tanti casi so anche gestire tante emergenze. Esperienza della struttura, che è proporzionata al numero di pazienti.

E' un po' come la vecchietta che fa la pasta a mano da 30 anni e riesce a fare gnocchi perfetti per 10 persone in 20 minuti, laddove l'inesperto riesce in 2 ore: la vecchietta praticamente un'automa, l'inesperto deve verificare passo passo ogni mossa.

A me piace il caffè americano, quello molto allungato.
A seconda del bar, e dell'internalizzazione dello stesso, la richiesta di caffè americano spesso genera panico... non tutti lo sanno fare. Il primo indizio è alla cassa: se hanno un tastino dedicato con prezzo diverso o se esce come caffè lungo con istruzioni a voce. Poche volte mi è capitato il caffé americano buono al bar: in uno scoprì che il ragazzetto veniva da 10 anni di navi da crociera.

E lo stesso succede in medicina: o creo centri di eccellenza, quindi con alta specializzazione (che vuol dire anche numeri e capacità di riconoscere il caso anomalo, eccezionale) oppure ho strutture medie, che per quanto bravi e preparati non hanno la sicurezza degli esperti.
E' una questione di procedura: la faccio a occhi chiusi o devo leggere il manuale?

E' un po' come lo chef internazionale che va a mangiare al ristorante di un "concorrente" perchè come quello fa quel piatto, io proprio non ci riesco.

Un po' di fantasia, ma anche cogliendo voci raccolte in situazioni simili, quindi estranee alla vicenda in oggetto, sulle valutazioni nella scelta di andare lontano dalla propria struttura. Personalmente, così al volo, nessuno dei miei conoscenti medici ha fatto cose importanti nella struttura in cui lavora... (o altro ospedale, o altro reparto senza dire troppo. Situazioni non di routine, eh!).

L'erba del vicino è sempre più verde?

C'è un discorso di immagine e di ruolo, per cui da capo equipe passo a paziente di medici che comunque sono miei subordinati: come gestiscono il cambio di proporzione di potere? E soprattutto, come si gestisce il post operatorio se ci sono conseguenze "non felici" (Qui per i fan di Grey's Anatomy ci sono state delle puntate in cui il tema è stato toccato, di solito con familiari dei medici operati dai colleghi, e come c'erano ripercussioni sul luogo di lavoro).

E se il mio essere paziente mi fa valutare in modo non obiettivo, quanto inficia sulla libertà di scelta del medico responsabile (nel senso di incaricato)?

Poi c'è quell'aspetto dei colleghi di lavoro che commentano... come (chiedo scusa, non ricordo chi) l'esempio dei commenti sui capelli dei colleghi che ho letto qualche messaggio fa.

Il cambio ambiente mi permette, quindi, il cambio ruolo... da il chirurgo paziente a Pinco Pallo paziente? [C'è un bel detto mia moglie ripete spesso quando da avvocato ha un problema legale e sul pericolo di non obiettività: l'avvocato che difende se stesso, è uno stupido che ha uno stolto per cliente].

Poi, quasi al limite del complottismo, ci possono essere anche intenzionali esecuzioni di azioni motivate da vendette, invidie, etc etc etc. Ma qui siamo nella paranoia, ma esistono ambienti altamente competitivi e soggetti vendìcativi.

Una volta, cadendo col motorino mi sono fratturato la fossa sovrascapolare (credo, son passati tanti anni). Nel grosso ospedale romano fatta le lastre ed individuata.
Il bello venne dopo ai controlli: come dicevo di avere questa frattura tutti che sgranvano gli occhi e mi dedicavano attenzioni. Amici mi hanno chiesto di poter vedere la lastra.
Ad un controllo radiologico, in attesa di fare la lastra mi accorgo che in realtà non sapevano bene cosa fare: tre col manualino in mano... poi li senti dire "vai a chiamare tizio che quello è esperto"... e passavano i minuti (io già sapevo della rarità della frattura).
Faccio il vago: "scusate c'è qualche problema?"
"no, aspetti" (nascondendo il manuale delle radiografie, in cui mancava l'indicazione per la mia frattura...)
Dopo un po che non ne venivano a capo su come mettermi, decido di salvarli... (anche perché non era più divertente la cosa, e mi stavo scocciando, nonchè iniziavo ad avere freddo...)
Al mio "scusate, ho lasciato sopra le precedenti lastre, serve che le vada a prendere" - hanno mandato uno di loro a prenderle in sala attesa. Quanto ridevo sotto i baffi all' "ecco come va fatta..."
Claudina
Claudina

Buongiorno a tutti
Qui a Napoli oggi c'è un tempo bellissimo e abbiamo deciso di pranzare fuori mi sento meglio anche se la nausea mi accompagna ancora un po'
Maxi mi dispiace tanto per sarà so benissimo come si sente digli di farsi forza deve combattere lo so che non è facile ma più si chiude è peggio è cerca di convincerla ad uscire gli fa bene si sentirà meglio pure per me questa volta è stata più dura specialmente la nausea e la stitichezza ma dobbiamo combattere perchè altra strada non c è vi sono vicina

LindaTorino
LindaTorino

Buona domenica a tutti...qui a Torino piove come penso in tutto il nord. Auguro a tutti di dimenticare per un giorno visite, terapie ecc. e di farvi accompagnare dal pensiero che dopo la pioggia (anche quella interiore!) c'è sempre il sereno. Linda

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Maxi:
Volevo sapere quali sono i due farmaci che stanno usando per la sperimentazione!GrazieMax

Max non complicatevi ulteriormente la vita che' gia' e' complicata per voi.

per voi avere questo genere di informazioni che riguarda una sperimentazione dalla quale Sara e' gia' fuori perche' GIA' sta facendo una terapia.

Sperimentazione vuol dire che i primi risultati saranno pronti tra un anno e mezzo e poi fra tre anni e poi fra cinque anni.

Fidatevi delle prescrizioni degli oncologi che saranno freddi e poco empatici ma nessun dubbio che vi curino con farmaci al top dello stato dell'arte.

Non andate a caccia di MIRACOLI prima che se ne dimostri la loro efficacia



Per fortuna ogni farmaco viene validato attraverso una procedura complicatissima prima di essere applicato su larga scala








Come nasce un farmaco


Un farmaco è una sostanza o un'associazione di sostanze impiegata per curare o prevenire una specifica malattia.
Ma come si valuta se un medicinale è davvero efficace e, soprattutto, non arreca danni alla salute?
Per comprendere le sue proprietà, quantificare il rapporto tra gli eventuali rischi e i benefici che se ne traggono dalla sua assunzione, la molecola chimica che aspira a diventare un farmaco è sottoposta a una lunga serie di studi, condotti prima in laboratorio e su animali e poi sull'uomo. Queste ricerche, la cui durata oscilla in genere tra i sette e i dieci anni, sono a carico del "proprietario" del farmaco (il più delle volte un'industria farmaceutica) e si articolano in diverse fasi: studi "in vitro" e "in vivo" sugli animali (sperimentazione preclinica) e studi cosiddetti di fase 1, di fase 2 e di fase 3 eseguiti sull'uomo (sperimentazione clinica).

La sperimentazione preclinica

Questa fase della sperimentazione è utile per osservare come si comporta e qual è il livello di tossicità della molecola su un organismo vivente complesso: quale è la via di somministrazione, come viene assorbita e successivamente eliminata.
Inizialmente sono eseguiti gli studi "in vitro" al fine di comprendere le caratteristiche della molecola chimica da cui si ritiene di poter ricavare un farmaco. In pratica, la sostanza viene messa in provetta insieme a colture cellulari o a microrganismi e sottoposta a una serie di test. Questi esperimenti vengono eseguiti in laboratori altamente specializzati.
Soltanto quando si è appurato in laboratorio che la molecola possiede potenziali effetti terapeutici si può passare alla sperimentazione sugli animali (studi "in vivo").

La sperimentazione clinica

Fase 1

Ha inizio con lo studio di fase 1 la sperimentazione del principio attivo sull'uomo che ha lo scopo di fornire una prima valutazione della sicurezza e tollerabilità del medicinale.

Se il farmaco dimostra di avere un livello di tossicità accettabile rispetto al beneficio previsto (profilo beneficio/rischio) allora può passare alle successive fasi della sperimentazione.

Fase 2

Nello studio di fase 2 (definito anche terapeutico-esplorativo) comincia ad essere indagata l'attività terapeutica del potenziale farmaco, cioè la sua capacità di produrre sull'organismo umano gli effetti curativi desiderati. Questa fase serve inoltre a comprendere quale sarà la dose migliore da sperimentare nelle fasi successive, e determinare l'effetto del farmaco in relazione ad alcuni parametri (come, ad esempio, la pressione sanguigna) considerati indicatori della salute del paziente.

Questa seconda fase è utile quindi a dimostrare la non tossicità e l'attività del nuovo principio attivo sperimentale.
Ci sono però ancora altri quesiti a cui bisogna dare una risposta: ma il farmaco quanto è efficace? Ha qualche beneficio in più rispetto a farmaci simili già in commercio? E qual è il rapporto tra rischio e beneficio?

Fase 3

A tutte queste domande si risponde con lo studio di fase 3 (o terapeutico-confermatorio). In questo caso non sono più poche decine i pazienti "arruolati", ma centinaia o migliaia. L'efficacia del farmaco sui sintomi, sulla qualità della vita o sulla sopravvivenza è confrontata con un placebo (sostanza priva di efficacia terapeutica), con altri farmaci già in uso, o con nessun trattamento.

Autorizzazione all'immissione al commercio

Quando infine il nuovo farmaco ha dimostrato di avere un'efficacia sufficiente in rapporto agli eventuali rischi (rapporto rischio/beneficio), tutti i dati derivati dalle valutazioni precliniche e cliniche sono raccolti in un dossier che viene sottoposto all'autorità competente (per l'Italia l'AIFA), per richiederne la registrazione e l'autorizzazione alla commercializzazione.


Purtroppo i media devono vendere e pubblicando queste informazioni ingenerano la falsa convinzioni che sia gia' PRONTA LA CURA PER CURARE IL TUMORE SENZA CHEMIOTERAPIA
- Modificato da salvocatania
Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Grazie dott. Catania, la Sua spiegazione è proprio per la domanda che da tempo volevo farLe riguardo alla sperimentazione dei farmaci. Da sempre ringrazio la Ricerca per quanto si è trovato per il mio caso ed ora mi sento in dovere di essere riconoscente a quei "volontari", persone e animali compresi, che si prestano alla sperimentazione per la nostra salvezza. I tempi sono lunghi ma necessari e speriamo !!!!!

Lori

Daniela Sicilia
Daniela Sicilia

Ciao amiche Palermo 26 gradi direzione Cefalù x una passeggiata sul lungo mare un abbraccio

Utente 484XXX
Utente 484XXX

Sara Sicilia.ho letto ora messaggio del dott.Catania riguardo al fatto che le terapie che ho fatto sono state importanti.Ma sono contenta così perché, nel mio caso, da quando è iniziato tutto una cosa ho capito e cioè che

Quello che appariva non era...ma era sempre peggio
.insomma nel 2015 mammografia ed eco a posto,(ma credo), cosi non era.nel 2016 parto da Palermo con eco che rivela nodulo di 7 mm e mi ritrovai nodulo di 1.3 cm.Quindi ,quando mi mi consigliarono chemio,fui ben contenta di fare 4 ec e 12 taxolo.Ora pero devo decidere mammo ed eco di ottobre 2017 negative ,eco d un mese fa An ch esso negativa ma non dice nulla per iscritto ,a voce fibrosi e ciste,mi viene detto di fare a fine maggio visita senplogica che eventualmente deciderà per eco.Che faccio aspetto? Di certo prima della visita senologica faro' eco ma manca ancora del tempo.Se non ci fosse stata l esperienza 2016 avrei ascoltato quando detto ma l esperienza 2016 c è stata.....potrei o dovrei fare qualcosa che so tipo marcatori? Oppure è giusto aspettare...in oncologia mi sa che i pazienti devono esser più pazienti che negli altri campi? Per la fibrosi potrei fare qualcosa che so impacchi freddi o caldi e la ginnastica fa bene?

Marziasuper
Marziasuper

Ciao a tutti e buona domenica!
maxi mi dispiace sapere che Sara non sta bene, facciamo la stessa terapia e anche io non sto bene e sto solo alla seconda....se non sbaglio hai scritto che Sara ha preso delle tisane allo zenzero quali sono? Funzionano? Io ho preso delle pasticche per la nausea ma mi hanno dato stitichezza insomna risolvo un problema ne nasce un altro.
Grazie a chi mi ha dato una testimonianza sul taxotere io lo farò con hercepetin ogni 21 giorni speriamo di reggerlo meglio delle rosse....
Una domanda a tutti e anche al Dott Catania sto dimagrendo e ora starò quasi a 45 Kg ma come devo fare? Io sto seguendo una dieta equilibrata ed ho sempre mangiato.potete darmi qualche consiglio o sono destinata a sparire?
Grazie scusate oggi sono un po' grigia come il cielo ma passeranno le nuvole

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Lori Fiduciaria:
essere riconoscente a quei "volontari", persone e animali compresi,



- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
484464:
Quello che appariva non era...ma era sempre peggio .insomma nel 2015 mammografia ed eco a posto,(ma credo), cosi non era.nel 2016 parto da Palermo con eco che rivela nodulo di 7 mm e mi ritrovai nodulo di 1.3 cm.Quindi ,quando mi mi consigliarono chemio,fui ben contenta di fare 4 ec e 12 taxolo.Ora pero devo decidere mammo ed eco di ottobre 2017 negative

Sara vedo che cominciamo ad andare meglio.
Ma perche' continua a coniugare tutti i verbi al PASSATO ?
Il passato e' passato da tempo ormai
Maxi
Maxi

Ciao Marzia, per le tisane allo zenzero basta prendere zenzero fresco ( ormai lo trovi in tutti i supermercate ) li tagli in tre pezzettini ( massimo 30 grammi al giorno ) è lo fai bollire con acqua per 3 minuti. Tutto qui!
Max

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Marziasuper:
Una domanda a tutti e anche al Dott Catania sto dimagrendo e ora starò quasi a 45 Kg ma come devo fare? Io sto seguendo una dieta equilibrata ed ho sempre mangiato.potete darmi qualche consiglio o sono destinata a sparire?

A distanza e' difficilissomo apportare un contributo alla sua domada.
Di solito per molte ragioni sono piu' preoccupato delle mie pazienti che tendono ad ingrassare
Ovviamente oltre una certa soglia un approfondimento e' indicato.
Approfondimento non vuole dire sospettandp una patologia oncologica.
Sono tante le cause non oncologiche che possono provocare un dimagramento >
Ad esempio I disturbi gastrointestinali sono la causa più comune (non cancerosa) responsabile della perdita di peso idiopatica. Le possibili cause eziologiche di natura gastrointestinale includono: celiachia, ulcera peptica, patologie infiammatorie intestinali (retto colite ulcerosa e morbo di Crohn), pancreatite, gastrite, diarrea ecc.
Giuli@
Giuli@
Marziasuper
Marzia io ho il problema opposto... Sono stata sempre magrissima e con un metabolismo invidiato sa tutti... Ora con tutti sti farmaci il metabolismo si è fermato e il giro vita è lievitato... Nemmeno mi riconosco...
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo


Vi ricordate una discussione dell'anno scorso sul significato dei numeri nella nostra vita e avevamo raccontato le nostre coincidenze inspiegabili ?

Io ad esempio avevo raccontato della mia esperienza di virta "agghiacciamnte " con



perche'
un 11 aprile e' morto il mio migliore amico nell'incendio del Mobby Prince

un 11 aprile e' morto mio padre

un 11 aprile e' morta mia madre.

Ci avevamo discusso a lungo con mille ipotesi.

Io penso ancora che si tratti di coincidenze e niente altro, tuttavia sto sempre attento a queste coincidenze sui numeri.


Oggi seguivo la partita di Fiorentina-Benevento sotto I riflettori perche' si commemorava Davide Astori il giovane calciatore morto in albergo, sanissimo, per una bradiaritmia.

Mentre guardavo la paritita mi distraevo con una coincidenza di numeri associati o in ordine ribaltato

l' e il

Dunque vediamo le coincidenze

Astori muore a 31 anni

Ha scelto da anni di giocare con il numero 13

(chissa' quante volte che non sappiamo questi numeri si sono rincorsi nella sua vita)

Comunque oggi giornata della sua commemorazione entra in campo per sostituirlo
V.Hugo con il numero di maglia 31 e segna (non aveva mai segnato in serie A) il gol della vittoria.

- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo


Credo ancora alla coincidenza e casualita'.

In realta' nel secolo scorso una paziente alla quale avevo diagnosticato un tumore della mammella nel mese di LUGLIO, riusci' a convincermi facilmente ad operarla nel mese di agosto dopo avermi elencato tutte le disgrazie che avevano falcidiato la sua famiglia, TUTTE, proprio tutte accadute nel mese di LUGLIO

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