Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Ciao donne
Sono riuscita a prenotare l'emocromo con i markers
La mia Dott.ssa di base ha modificato la scritta differibile con URGENTE

Non ci speravo...
Sarà che gli ultimi esami del sangue+ markers li ho fatti marzo 2019
?? È il caso di dare un'occhiatina!
Si fa solo da numero verde.No Cup no Farmacia.Noi oncologiche abbiamo la precedenza.Didi puoi insistere con il tuo Dottore!
Ciao Didi
Ciao Amica 
Ciao Dada. 
Se ti ha scritto urgente vuol dire che è a breve. 
Bene che sei riuscita a prenotare.
Lunedì provo a chiamarlo ma dubito perché già lo avevo chiesto quando mi prescrisse con urgenza l'emocromo
Mi disse che i marker non potevano essere urgenti!
Ragazzeeeee,doc (alla ritorno al futuro)ho cominciato a fare le analisi pre-sfratto tetta,stamani eco addome (ok) arriva finalmente l istologico completo della recidiva di merda, (lobulare g2,Estr 100%,pgr 70%,ki67 10%, her 2 negativo)il dottore mi guarda e fa "ma lei è proprio un caso raro,dopo un lobulare g1 ora questo,lei è decisamente sfortunata"grazie,davvero grazie,ora sto decisamente meglio
minkia simpatico il tuo medico..
Ma quanto è stato positivo
Il 6 maggio all'Ospedale Maggiore.Si entra 1 alla volta..E teniamo le dita incrociate
Dita incrociate sia delle mani che dei piedi
Qui cè chi pagherebbe per avere il tuo istologico! Hai fior fior di recettori ed il KI rimane basso
Un k curabilissimo.Ma chi è il Dottore? Oncologo? Chirurgo?
No il mio curante,a cui ho fatto leggere l istologico a titolo informativo....ma io campo 100 anni,solo x fargli dispetto
Esattamente!

Grazie dottore, grazie davvero per il supporto.
E' soggettivo perche' dipende dall'effetto PLACEBO o NOCEBO che viene somministrato dai medici, infermieri, amici, altre pazienti , Da 30 anni ne parlo e scrivo su questo fenomeno che spiega perche' alcuni pazienti non hanno se non lievi effetti collaterali e altri li hanno tutti soprattutto se leggono il bugiardino o consultano il dr. Google.
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mi hanno guardato come se esponessi una teoria stravagante sino a che poco tempo fa e' arrivata la conferma scientifica.
Le allego un mio vecchio post del 2019
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Quante volte ne abbiamo discusso su questo blog che molti degli effetti collaterali indesiderati delle terapie sono in relazione anche all'effetto PLACEBO-NOCEBO somministrato dal medico (effetto bugiardino).
1) Ho descritto questo effetto in almeno due dei miei libri a partire dalla fine del secolo scorso.
2) Ve l'ho presentato in diapositive a Lecco 2017, Parma e Roma 2019.
Molti colleghi sono sempre stati scettici su questa mia "strampalata" osservazione.
Ebbene il 29 ottobre, 2 giorni fa una prima conferma !
Competenza ed empatia, l'effetto placebo è nelle mani del medico
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A volte un'espressione può valere più di mille parole.
Anche nel rapporto tra medico e paziente, dove la comunicazione non verbale può arrivare a condizionare la risposta ai farmaci.
È quanto suggerisce uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour che ha indagato la correlazione tra l'atteggiamento del medico e l'efficacia del farmaco somministrato per alleviare il dolore.
Ciò che pensa il medico circa l'utilità di un trattamento, scrivono i ricercatori, traspare dal suo atteggiamento, e in particolare dall'espressione facciale. Segnali a volte quasi impercettibili che, però sono percepiti dal paziente e influiscono in modo significativo sull'esito della cura.
Doppio inganno per un placebo
Per ricostruire il set clinico, i ricercatori dell'università di Dartmouth hanno utilizzato la tecnica del role-playing arruolando 48 studenti e chiedendo ad alcuni di interpretare la parte del medico, ad altri quella del paziente.
I pazienti sarebbero stati sottoposti a uno stimolo termico doloroso, una temperatura superiore ai 40°C, e un medico avrebbe somministrare loro la cura, una pomata per alleviare il dolore.
I ricercatori hanno spiegato anche che, in alcuni casi, sarebbe stato applicato un vero farmaco (Thermedol), in altri, un placebo, nascondendo loro che in realtà era sempre la stessa pomata placebo ad essere applicata.
A questo punto, prima di iniziare l'esperimento, i medici hanno potuto testare in prima persona entrambe le pomate, appurando così sulla propria pelle l'efficacia del thermedol nel ridurre il fastidio causato dallo stimolo termico.
Ovviamente c'era il trucco: in questo test la pomata thermedol era associata con uno stimolo più debole, una temperatura più bassa rispetto al placebo "dichiarato", (43° contro 47°C).
La maggiore efficacia del thermadol, dunque, era soltanto apparente.
Comunicare senza parole
Come in una sperimentazione a singolo cieco, il medico era a conoscenza di quale pomata- thermedol o placebo – avrebbe somministrato, o almeno così credeva, visto l'inganno del test.
Ebbene: grazie alla sua erronea fiducia nel thermedol questo è risultato più efficace della pomata di controllo, benché si trattasse dello stesso placebo.
Come è stato possibile?
Grazie a telecamere posizionate sulla testa dei partecipanti, i ricercatori hanno potuto analizzare le espressioni facciali durante l'interazione utilizzando l'intelligenza artificiale addestrata a riconoscere le espressioni di dolore.
E' così emerso che durante l'applicazione della pomata di controllo, i medici mostravano segni di sofferenza: un sopracciglio alzato, il naso arricciato, il labbro superiore sollevato. Cosa che non avveniva durante l'applicazione di thermedol, e in questi casi anche i pazienti mostravano meno espressioni di dolore.
"Quando il medico pensava che il trattamento avrebbe funzionato, il paziente lo percepiva come più empatico. Forse perché più caloroso e attento", racconta Luke J. Chang, direttore del Computational Social Affective Neuroscience Laboratory (Cosan Lab) di Dartmouth.
"I nostri risultati dimostrano quanto le interazioni sociali possano influire sull'esito delle cure. Se il medico appare competente, empatico e sicuro dell'efficacia del trattamento, l'esito delle cure può essere migliore". ".
All'origine dell'effetto placebo
L'esperimento è stato replicato tre volte e con diversi gruppi di studenti. Si tratta di dati solidi, avvertono i ricercatori, ma comunque ottenuti in un contesto sperimentale: il passo successivo sarà quello di studiare il fenomeno in campo clinico, con veri medici e veri pazienti. La ricerca, infatti, potrebbe chiarire dei passaggi ancora oscuri della pratica medica, ad esempio perché una stessa sostanza in mano a due medici diversi può produrre effetti altrettanto diversi.
Addirittura, un placebo può rivelarsi efficace, e magari un farmaco inefficace, solo a seconda di chi lo somministra. Determinante appare quindi cosa il medico comunica, anche inconsapevolmente, attraverso uno sguardo o un'espressione. Un nuovo tassello, dunque, si va ad aggiungere alle nostre conoscenze sulla medicina e sul funzionamento dei farmaci, che, a quanto pare, non sarebbe determinato semplicemente dalla composizione chimica, ma anche da fattori sociali.
Conclusione mia e che ripetiamo sempre.

In questo caso persino la relazione non verbale del medico impatta sulla efficacia della terapia.
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