Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Buongiorno Blog e BUON COMPLEANNO. Un abbraccio speciale al nostro unico Dottor Catania grazie di tutto dottore, grazie di tutto BLOG! Questo è l'unico posto dove riesco a rinsavire nei miei momenti di matto

Grazie infinite a te Speranza per il dolce risveglio del mattino.
A te dolce Annina che completi l'opera di Speranza e ci offrì le tue leccornie e i tuoi abbracci.
A te Patri. Che ci ricordi ogni giorno come indirizzare al meglio i nostri fili colorati per le rfs con la preziosissima agenda.

Montagne arcobaleno e miriade di fili colorati a cascata per tutte voi.

Buon giorno ragazze,
Io ci sono.. Fili colorati a tutte... E spero anche a me..

Eccomi!
Buon compleanno blog!!!!
Grazie Dottore e grazie a tutte le ragazze, a quelle che mi hanno accolta spaventata come un pulcino, a quelle che pian piano sono diventate Amiche anche nel reale, a quelle che si affacciano oggi spaventate come pulcini e mi permettono di "fare la grande" e sentirmi d'aiuto, grazie a chi c'è e a chi si è trasferita, a chi si è allontanata, a chi mi fa ridere e anvhe a chi ogni tanto mi fa incazzare...grazie a tutte, perché siete specchio di me!
W il blog!
W il Dottor Catania!
W la vita!
IO CI SONO!

Ps: Philippe Petit...la prima volta lessi la sua storia in un libro bellissimo, credo l'anno prima di scoprire il k. Si intitola "questo bacio vada al mondo intero", ve lo consiglio!

Buongiorno ..
Speranza mi fatto commuovere...
Auguri blog...
Io ci sono..con tutte le mie zavorre...
Un abbraccio grande a tutte..
Grazie dott x tutto..
Ho inviato foto..con gli auguri..

Ciao a tutte. Mi è stato chiesto da Juventina di scrivere sul blog in questa giornata speciale e ho accettato in nome di quello che il blog a suo tempo ha rappresentato per me durante il periodo della malattia....Mi fa un certo effetto rientrare dopo qualche anno che non scrivo e che non leggo, non conosco i vostri nomi, né le vostre storie salvo poche eccezioni. Non so cosa sia diventato il blog, ma non importa. Sono comunque una di voi. Sono passati sette anni da quando tutto è iniziato, da quando il cancro si è preso il mio tempo macinando tutto quello che è riuscito a trovare di me tra due gravidanze, di buono e di meno buono. Non sono una miracolata. Sono solo una sopravvissuta come fortunatamente ce ne sono. Ma mai abbastanza.
Il blog per tre anni è stato uno di quei 'luoghi dello stare', un posto in cui.. si passa e si resta...tutti ne hanno uno, credo. Qui dentro ho lasciato che si perdesse il conto dei perché e delle giornate senza faccia, quelle che non vedi perché sei inchiodata ad una poltrona dell'ospedale, non esci ma senti tutti i rumori della quotidianità che ti appartiene sempre un po' di meno, mentre cresce una visione più interiore e profonda dell'esperienza che ti ha toccata.
Ho fatto dei viaggi abissali qui dentro senza mai veramente sentire di cadere. Forse non erano neppure viaggi ma solo transizioni, ma questo l'ho capito molto dopo grazie soprattutto ad altre donne. Alle ragazze del blog soprattutto, ai professionisti che ho incontrato in questo spazio virtuale dove sono nati legami ed affetti. Qui dentro ho imparato che la condivisione è una delle migliori terapie, che le parole possono curare al pari di qualsiasi medicina. Ho imparato il valore della fragilità e che ciascuno ha il suo percorso, non solo in termini terapeutici. Un proprio sentire, oltremodo sentire lo sciogliere i nodi e pure la rabbia con i calci al vento contro il diffondersi di una visione troppo rosa della realtà in cui sopravvivono le guerriere e spesso si considera perdente chi non c è più, come se di ciascuna vita che si conclude rimasse solo una causa persa. Questa cosa non l'ho mai accettata e se c è una battaglia che ho fatto in quel periodo e dopo, è proprio contro i falsi miti, i messaggi fuorvianti che ci avvicinano alla retorica e ci allontanano dalla verità. perché quando si è malate non sai quanto durerà, né come davvero andrà a finire e c é bisogno del possibile, di sapere e di conoscere. E la conoscenza, si sa é una questione di ricerca.
Le storie delle ragazze che hanno scritto qui dentro hanno dato fiato ad una voce specifica affinché se ne parlasse come ormai in tutto il mondo milioni di donne fanno parlando di cancro al seno. Contro di esso. E contro ogni cancro, ché il silenzio si sa, non costruisce nulla. Ma soprattutto in queste pagine abbiamo parlato di vita e imparato a comprendere la speranza e non di meno i lutti. Ecco tra tutte le cose che ho perso oggi sento di poter dire di aver perso anche la paura della morte. Devo molto alle ragazze che hanno scritto in questo blog.
Ché la speranza sia dentro di voi assieme alla fiducia in voi stesse, la consapevolezza e la ricerca presente come punto fermo per guardare avanti con fiducia.
DEDICATO a chi passerà da qui e a chi c é passato. A tutte voi.
Alle Ragazze fuori di Seno: Francesca, Rosella, Antonella, Cristina, Donatella, Elisa, Laura, Lori, Didi e a tutte coloro che mi perdonerete, non ho citato.
Festina lente
Vi porto nel cuore con la gratitudine di sempre,
Nadine