Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Bea1969
Bea1969
salvocatania

Dottore é un po' lunga e non vorrei annoiarvi
ma dato che insiste proverò a spiegare il percorso di cui mi domanda.
Quando mi sono ammalata ho riconvertito tutte le mie energie nella lettura e nella ricerca. Tra le tante cose che ho trovato c'è un suo scritto che ho trovato sul sito senosalvo : La forza di vivere.
Nel leggerlo mi ha incuriosito molto la figura di Ada, da lei citata, perché se aveva molto da "insegnare" ad un dottore della sua fama , figurarsi a me!
Allora ho digitato su google "Ada Burrone" e me la sono trovata davanti coi suoi meravigliosi occhi azzurri, con la sua dolcezza, e con le sue parole carezzevoli eppure così sconvolgenti, é stato come guardarmi allo specchio. Ripeteva a parole ciò che già avevo nascosto in fondo al mio cuore e non sapevo tirar fuori.Ho pianto a sentire del sentimento di "provvisorietà " , che non siamo il nostro corpo, ma che abbiamo un corpo e di come dobbiamo imparare ad usare il nostro tempo , "qui ed ora".
Lo stava dicendo a me che ho passato la vita a correre, ingabbiata nella mia arida quotidianità di bancaria stacanovista.
A quel punto volevo cercarla, scriverle, parlarle e ho scoperto quindi che Ada non c'è più fisicamente ma continua a vivere nell'Associazione da lei fondata nel 1973, la prima in Italia e forse anche nel mondo.
Da allora nei momenti di sconforto l ho sempre riascoltata.

"A chi mi chiede se sono guarita dal cancro io rispondo : non lo so
Ma sono guarita da un'altra malattia che il cancro porta con se....la paura di vivere".

Come vede devo dire grazie anche a lei e a questo Forum .
Il mio racconto vuole essere il mio modo per farlo .

Da La Forza di Vivere
di Salvo Catania 2012

"Non fu il caso se ho avuto la fortuna di incontrare nel 1976 Umberto Veronesi e la sua scuola e subito dopo Ada Burrone e l'associazione che allora aveva la sede presso l'Istituto dei tumori di Milano in via Venezian di Milano.

Il primo impatto con Ada fu all'Istituto dei Tumori. Mi affascinava la sua storia ed avevo capito subito che aveva molto da insegnarmi come paziente."

Beatrice dal Molise che esiste
Lucy46
Lucy46

Buongiorno rfs io ci sono

Doc Catania grazie per le notizie su Angel.

Angel Reby Antonio

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria
Angel
Ex utente
Ex utente
Angel tanti fili colorati tesoro noi ci siamo ....
Piccola Angel tanti dolcetti e colori x te
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Bea1969:
A quel punto volevo cercarla, scriverle, parlarle e ho scoperto quindi che Ada non c'è più fisicamente ma continua a vivere nell'Associazione da lei fondata nel 1973, la prima in Italia e forse anche nel mondo.
Da allora nei momenti di sconforto l' ho sempre riascoltata.

Non è la prima associazione al mondo , ma la prima in Italia .
Ci ho lavorato per quasi 40 anni.

http://www.senosalvo.com/la%20vita%20dopo%20la%20malattia/salvo%20catania.htm

Non è la prima al mondo perchè Ada si recò a fare uno stage negli Stati Uniti dove c'era una Associazione per le donne operate al seno.
Sicuramente in quella associazione ho imparato molte cose appena laureato

Rapporto medico-paziente Salvo complicazioni.
Appunti di un chirurgo su una scienza inesatta.


"Ho incontrato Ada e l'associazione Attivecomeprima 30 anni fa in una epoca in cui il cancro era qualcosa di cui ci si doveva vergognare e soprattutto in una epoca in cui di cancro si moriva con più elevata frequenza.
Quando varcai la soglia dell'associazione, allora unica in Italia, sapevo già cosa cercare: il mio obiettivo era quello di completare un processo di addestramento professionale.
Infatti, seppur giovane e inesperto chirurgo, ero consapevole che al mio desiderio naturale di aiutare gli altri, la facoltà di medicina aveva contrapposto l'insegnamento a mantenere la distanza dal paziente.
Entrando a far parte stabilmente dello staff dell'associazione, come chirurgo oncologo, ho dovuto subito confrontarmi con donne operate che nello stesso gruppo presentavano differenti stadi della malattia tumorale.
Dover comunicare con gruppi così eterogenei ha cambiato radicalmente il mio modo di essere medico, soprattutto nel modo di gestire la comunicazione.
Del resto le donne che frequentano l'associazione chiedono solo di esprimersi, evidentemente perchè non ne hanno avuto la possibilità nei centri di cura e nei percorsi diagnostico-terapeutici istituzionali.
Permettere di esprimersi presuppone una diversa attenzione da parte del medico al malato nella pluralità dei suoi bisogni: quelli fisici innanzitutto, ma anche quelli psicologici, relazionali e sociali.
Nella nostra associazione il medico, potenziando la capacità di ascolto, "si limita" ad ascoltare e a correggere eventuali pregiudizi che possono pregiudicare i trattamenti. Un atteggiamento che favorisce la possibilità di esprimersi permette che la sofferenza venga liberamente riconosciuta, vissuta e condivisa.
Alcuni anni fa, prendendo spunto da un articolo apparso su Jama il giornale dell'associazione medica americana, che proponeva 4 modelli di comportamento medico (paternalistico, interpretativo, informativo, deliberativo ), abbiamo raccolto le riflessioni fatte dalle donne dell'associazione su come possa essere migliorata la relazione tra medico e paziente.
In particolare le donne furono invitate ad individuare quali, secondo loro, fossero gli aspetti e le condizioni riguardo al ruolo del medico, da ritenersi indispensabile, desiderabile, inaccettabile.
Le donne considerarono per quanto attiene al medico i seguenti requisiti.
Indispensabili:
1) sicurezza e competenza
2) sincerità
Dire la verità è un dovere del medico e conoscerla è un diritto del paziente. La verità va sempre detta, in primo luogo perchè una relazione, di qualsiasi tipo, non può aver inizio con una bugia, anche se detta a fin di bene e che comunque avrebbe vita corta.
In secondo luogo perchè di cancro si vive sempre più spesso e le possibilità di guarigione, in molti casi, sono proporzionali al coinvolgimento attivo dei pazienti.
In questo senso è stato osservato che gli esiti peggiori dei trattamenti si osservano nei pazienti che rimuovono l'esistenza della malattia.
3) empatia

Desiderabili: 1) capacità di ascolto
2) attenzione all'individuo
3) disponibilità
4) atteggiamento tranquillizzante
5) capacità di integrare i 4 modelli di comportamento (paternalistico, informativo, interpretativo, deliberativo).

Inaccettabili:
1) superficialità (presunzione, scherzosità...)
2) incompetenza
3) drammatizzazione

Le donne dell'associazione hanno tracciato, in base a questi requisiti, una figura ideale di medico, ma prima di tutto di uomo:
· usa un linguaggio semplice e familiare
· è disponibile a ripetere l'informazione, qualora una sola enunciazione non fosse stata sufficiente
· è disponibile ad una sorta di negoziazione tra medico e paziente nel corso della quale viene spiegato lo scopo del trattamento proposto e gli eventuali esiti, senza omettere, se ve ne sono, le diverse alternative possibili
· ha elaborato la paura della sua morte
· sa usare la sua conoscenza scientifica senza farsene usare
· non parla di statistiche né di limiti di tempo
· sa che la vera sconfitta non è la morte ma l'incapacità di vivere pienamente e fino in fondo la vita
· si adopera per eliminare i pregiudizi
· aiuta la donna a considerarsi come essere unico e irripetibile nella malattia e nella guarigione (speranza) *in caso di prognosi severa cita esempi di vita e di successi impensati nella sua personale esperienza di medico
· è consapevole del fatto che la conoscenza scientifica è solo la "cornice" scientifica in cui si muove la relazione tra due persone
· sa suscitare il rispetto che eliminerà i vuoti di incomprensione e solitudine tra le due parti
· non si preoccupa di cosa dire, non dire, a chi e come, ma ASCOLTA, CONDIVIDE e AGISCE come se lui stesso o un famigliare fosse dall'altra parte."

Salvo Catania -

Tratto da

www.senosalvo.com

http://www.senosalvo.com/la%20vita%20dopo%20la%20malattia/salvo%20catania.htm

http://www.senosalvo.com/la%20vita%20dopo%20la%20malattia/paolo%20veronesi.htm
- Modificato da salvocatania
Tania70
Tania70
Dottore grazie per gli aggiornamenti su Angel.
E per la foto di marmottina Rebecca.

Angel per te..

A N G E L

Fanculo cancro di merda! Staccato e attaccato..fanculooooooooo
Stella fiduciaria
Stella fiduciaria
Dada 62:
salvocatania
Cucciola Reby!❤
Grazie Dottore!
Chissà Ciccionetta che invidia!

Ma quanto è adorabile la nostra Reby???!!! Troppo simpatica! Oggi Ciccionetta dieta, ha dato nel week end
Angel sono con voi
Bea1969
Bea1969
salvocatania
quindi dottore lei ha certamente votato e quante stelline ha dato a:

"L'energia é dentro di te "???

Le ricordo che il racconto è dedicato ad ATTIVECOMEPRIMA .....
Stella fiduciaria
Stella fiduciaria
salvocatania:
chissà se un giorno riusciremo come pensavamo prima della pandemia ad incontrarci tutti in SICILIA per un cannolo, Ciccionetta in prima fila con tutti gli altri bambini


.


e faremo sedere allo stesso tavolo Ciccionetta con il mio amico Berrino


Ciccionetta-Berrino è un ossimoro, non può esistere
Vi devo mandare la foto che le ho fatto dopo che le ho comprato l'uovo di Pasqua...le è venuta una specie di risata isterica

- Modificato da Stella fiduciaria
Stella fiduciaria
Stella fiduciaria
Fanculo cancro di merda
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
salvocatania:
Le donne dell'associazione hanno tracciato, in base a questi requisiti, una figura ideale di medico, ma prima di tutto di uomo:
· usa un linguaggio semplice e familiare
· è disponibile a ripetere l'informazione, qualora una sola enunciazione non fosse stata sufficiente
· è disponibile ad una sorta di negoziazione tra medico e paziente nel corso della quale viene spiegato lo scopo del trattamento proposto e gli eventuali esiti, senza omettere, se ve ne sono, le diverse alternative possibili
· ha elaborato la paura della sua morte
· sa usare la sua conoscenza scientifica senza farsene usare
· non parla di statistiche né di limiti di tempo
· sa che la vera sconfitta non è la morte ma l'incapacità di vivere pienamente e fino in fondo la vita
· si adopera per eliminare i pregiudizi
· aiuta la donna a considerarsi come essere unico e irripetibile nella malattia e nella guarigione (speranza) *in caso di prognosi severa cita esempi di vita e di successi impensati nella sua personale esperienza di medico
· è consapevole del fatto che la conoscenza scientifica è solo la "cornice" scientifica in cui si muove la relazione tra due persone
· sa suscitare il rispetto che eliminerà i vuoti di incomprensione e solitudine tra le due parti
· non si preoccupa di cosa dire, non dire, a chi e come, ma ASCOLTA, CONDIVIDE e AGISCE come se lui stesso o un famigliare fosse dall'altra parte."

Salvo Catania -

Grazie Grazie Grazie❤
È Lei Dottore
Potrei sapere perchè questo libro che ha scritto , non è materia d'Esame all'Università??? Perchè tanta indifferenza in materia?
Io non posso certamente lamentarmi del mio Oncologo❤ che possiede tutte le qualità da Lei raccomandate.Ma ci sono esempi qui sul blog di Oncologi/Medici, che farebbero meglio a cambiar mestiere!:
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Bea1969:
"Ada Burrone" e me la sono trovata davanti coi suoi meravigliosi occhi azzurri, con la sua dolcezza, e con le sue parole carezzevoli eppure così sconvolgenti, é stato come guardarmi allo specchio.

Grazie!❤
Ascoltare e vedere Ada Burrone , ha dato una svolta anche alla mia vita!❤Una carezza alla nostra Anima
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Io ci sono
Oggi mal di testa! Ora dormo!
Marea
Marea
salvocatania:
ho voluto verificare che sia partita la terapia per Angel.

Grazie Dottore!
Con te Angel
Mare64
Mare64
buon pomeriggio blog e fili per tutti

Io ci sono

Bea 1969 ho letto il tuo racconto molto bello
- Modificato da Mare64

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