Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Secondo me, io sono in cima al muro, nè da una parte nè dall'altra e, siccome soffro di vertigini, preferisco non guardare giù. Se mi devo mettere a pensare a possibile recidiva, a nuovo tumore d'altro tipo, a eventuale tumore nell' altra mammella, e, nel caso mi dovesse arrivare l'infiltrante, al rischio di dover fare i conti con possibili metastasi, che non è obbligatorio che succedano, sarebbe vita? Per intanto, cerco di stare sul muro, con i piedi ben piazzati, senza tacco 12, e provo a guardare il panorama intorno, ma senza guardare giù. Poi sarà quel che sarà.
Però, se qualcuno si azzarda a dire che sto bene, che sono guarita, o qualcosa di simile, mi può capitare di snocciolare almeno qualcuna delle possibili puntate successive, dicendo che per ora sto così ma non è detto che la situazione rimanga stazionaria, è giusto che sappiano.
Di nuovo mi sono persa, avevo letto un commento sul tema dire/non dire che mi interessava, e mi dava spunti di riflessione, ma stavo aiutando mio figlio con i compiti delle vacanze e non ho potuto rispondere subito. Poi sono uscita a camminare e ora non ritrovo il filo.
Dott Catania: 4 km, 52 minuti. Pessimo, ma è la prima volta che ci riprovo dopo la peritonite.
Lo posso fare tutti i giorni da qui all'intervento?
E dopo l'intervento, quanto dovrò aspettare prima di ricominciare?
Anche io faccio circa 4 km in 50 minuti e alla fine sono pure stanca....ho provato anche a correre ma dopo 50 metri mollo....mi sento proprio una schiappa....
Dada
Sto ancora ridendo x la prostata di quella poveretta....ma dai!!
Io e alcune altre pazienti con la mia patologia.
https://youtu.be/BEU8milPmJ4
Stella, ti rispondo qui perché non mi si apre lo spazio per scrivere i messaggi. In questi ultimi giorni vengo bloccata spesso e per lunghi periodi. Si, sono la prima. Per il momento il mio disturbo è comunque relativo, in quanto ho limitazioni ma la malattia per ora non sta peggiorando, ed è già positivo, dal momento che non si guarisce ma si può solo cercare di rallentarne la progressione.
Tu per l'asma, come la gestisci?
Nina, posso solo risponderti qui Facendo una vita tranquilla, senza sforzi, senza correre, senza fare tante scale, il respiro è abbastanza normale, il catarro nelle vie respiratorie è sempre presente, ma ci si abitua. Il dramma sono la pioggia, il gelo, le correnti d'aria, le malattie da raffreddamento in genere, tenendo conto che gli accessi di tosse potrebbero far scoppiare la bolla di enfisema e collassare il polmone. Comunque l'importante è non arrivare a dover restare collegata alla bombola di ossigeno. Se riesco a rallentarne la progressione posso mantenere una discreta qualità di vita.
@Didi bellissima la tua riflessione...e se posso permettermi, mi ha colpito molto la tua frase del non lasciarla andare, che in alcune circostanze, tipo la nostra vuol dire non arrendersi, ma cercare di fare di tutto per poter tenere qui...significa presenza, amore....
Ciao....in questo momento come stai?
Trovato! dopo aver provato il malto all'orzo e il malto al riso, sono approdata ad un altro dolcificante > concentrato di dattero
Lo so che dovrei ridurre il sapore dolce e l'ho pure fatto... a me piace il caffè ma non riesco a berlo da solo, con lo zucchero ho ridotto la bustina... ora finalmente ho trovato un sostituto per eliminare completamente lo zucchero e che spero non faccia male ... o no? 
La penso proprio così anch'io
Pepeli io sono sicuramente più vecchia. Ero anche molto più allenata, poi nell'ultimo periodo è successo di tutto.
Quest'anno ho avuto una peritonite diffusa e molto dolore dopo l'intervento. Oltre al suggerimento di non forzare, rischio ernia.
Quando mi stavo riprendendo ho fatto la mammografia, ed è crollato il mondo.
In ferie, che di solito è un periodo buono per allenarsi un po', ero come inchiodata dall'ansia.
Ora, anche grazie al forum e grazie al fatto che finalmente l'intervento di quadrantectomia è programmato, per assurdo mi sto ricentrando.
Ciò che non so è come mi sentirò dopo l'intervento e durante la chemio.
Sono contenta che sei almeno in cima al muro....ma come mai non lo oltrepassi?Lo so sei una persona estremamente prudente...ma avrei giurato che tu lo avessi oltrepassato da tempo...mi ero sbagliata
ha scritto qui tempo fa
Didi è troppo bella per non andare a cercare il continuo di quel post: quando a distanza di un anno e mezzo il Dottor Catania chiede a Roberto come vede quel muro
[i@Dott. Catania
Oggi più che un muro vedo una cipolla.
Come lei ha fatto correttamente notare io non sono un caregiver: "abbattere il muro" per me è stato scegliere (ma non è la parola giusta trattandosi di una scelta che sentivo obbligata) di non girarmi un'altra volta dall'altra parte.
Per inciso: mi sono chiesto spesso cosa mi abbia coinvolto in questa vicenda più che in altre simili, alcune delle quali si stavano pure verificando in quello stesso periodo. Le ragioni sono molteplici, non ultima delle quali il modo in cui ho appreso la notizia: direttamente dall'interessata. Negli altri casi l'ho sempre saputo per vie traverse. E' difficile girare la testa da un'altra parte quando hai di fronte due occhi che ti inchiodano. Il fatto poi che mi avesse cercato per dirmelo di persona mi sembrava un'enorme dimostrazione di fiducia, perché un sorriso lo puoi condividere con chiunque ma le lacrime, quelle puoi condividerle soltanto con qualcuno di cui ti fidi davvero. Non ero, non sono, affatto sicuro di meritare una simile apertura di credito: in ogni caso me ne sono sentito responsabile.
Superato quel muro, però, restava il fatto che «non sapevo cosa dire, come comportarmi, come "gestirla"». E, fra alti e bassi, così è stato fino ad oggi. Ci ho provato, ci provo, ma non è sempre facile trovare la giusta misura fra l'essere presente e il non essere invadente, fra l'essere discreto e il non sparire. Non essere un caregiver implica che non si può pretendere di essere vicini per "diritto" (ammesso e non concesso che un tale diritto esista) ma solo se e nella misura in cui ti è richiesto. E non mi è facile gestire i periodi di silenzio cercando di immaginarne le ragioni e sforzandomi di non fare troppe domande per non aggiungere alla sua anche il carico della mia ansia. Che però c'è. E pesa.
Ecco perché invece del muro oggi c'è una cipolla: fatta di ostacoli, che si susseguono uno dopo l'altro e rispetto ai quali spesso non mi sento all'altezza.
Poi ci sono due ulteriori considerazioni da tenere sempre presenti.
La prima è che i muri, tanto più quelli mentali, non si abbattono mai in via definitiva: ritirarli su è un attimo. "E' stato un periodo difficile, meglio lasciarla tranquilla e non disturbarla" può essere una sacrosanta attenzione ma può anche trasformarsi in un'ottima scusa alla vigliaccheria.
La seconda è che per costruire un muro fra due persone ne basta una sola, ma sono sempre necessarie entrambe per abbatterlo...
Infine, Dott. Catania, non mi resta che ringraziarla: con la sua domanda mi ha appena fatto realizzare che ho ancora bisogno di un buon piccone.
E anche di un pelacipolle.
Roberto
#7,001 Scritto: 3 Ott 2016 01:08][/i]
Io nel caffè ora uso un cucchiaino di uno zucchero di canna grezzo, mi sembra si chiami moscovado e spero non faccia male. Nei dolci uso il miele.. lo adoro e lo fa il mio amore...
Anch'io uso mezzo cucchiaino di zucchero di canna. Prendo solo un caffè al giorno. Il miele fa bene ma non lo gusto tanto...tranne quando mi brucia la gola lo riscaldavo su un cucchiaino e lo univo ad un bicchiere di latte caldo. Adesso con la promiscuità di gusto data dalla chemio il dolce non lo gusto. Vedremo dopo...mi piaceva fare dolci in casa, mi venivano certe ciambelle
. Adesso devo sostituire degli ingredienti. Chiederò a Cristina una grande mano
nel vedere come fare
Titti inf Berrino dice che bisogna abituarci a sapori più naturali in pratica meno dolci dello zucchero che fa male. Lo zucchero di canna è comunque saccarosio e fruttosio così pure il miele ... anche se più naturale e non raffinato... certo con MODERAZIONE va bene tutto
Io sono asmatica dall'età di 9 mesi, posso capire. Spero non ti dia troppo fastidio questo problema.
Il caffè senza zucchero è buonissimo, si sente il vero sapore del caffè per me.
Ieri sceglievo una maionese al market, la maggioranza erano zuccherate
solo una era senza aggiunta.Ho provato a fare un tortino con farina integrale, buono ma davvero brutto. Peccato, anche l'occhio vuole la sua parte
Cri dacci qualche dritta

Pensavo alla meravigliosa bambina pelata...riagganciandomi alla sua frase:
quando qualche volta quest'anno ho litigato con mio marito in fondo ero sollevata perchè pensavo: "se pensasse che morirò non mi direbbe certe cose o tratterebbe in maniera brusca, non litigherebbe proprio". Venivo trattata in maniera normale. Vogliamo solo normalità.