Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Sara Padova
Sabi, bellissima la tua micia 😍
laila80
Ikigai Fiduciaria:
Ora sterilizzazione finale della zona

Pensa che buon profumo di pulito una volta finito! ❤️❤️

Bellissima la micia tricolorina di Sabi😻

Lori che carina Milù🐶
Titina Fiduciaria
Annetta:
Io ora sto andando dai miei zii ma riparto mercoledì x bologna secondo me ci possiamo provare a vederci, anche dal vivo

Io ho dei grossi limiti guidare fuori dalla mia zona mi spiace e te sei dalla parte opposta di Milano. La prossima volta ci organizziamo per bene e ci incontriamo sicuramente
Titina Fiduciaria
Ikigai Fiduciaria:
Prossimo raduno lo facciamo al casello dell'autostrada

Si ma quello vicino a casa mia
salvocatania




Altra bella notizia che mostra quanto sia ormai largo il ventaglio di farmaci sempre nuovi a disposizione per combattere il bastardello.

Questa è una pubblicazione di pochi giorni fa su Jama Network



https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35238873/


Cancro al seno: studio su equivalenza tra HD201 e trastuzumab

Uno studio clinico randomizzato condotto da un gruppo internazionale di ricercatori suggerisce che il farmaco HD201 sia equivalente al trastuzumab (molecola di riferimento) in termini di efficacia e sicurezza per le pazienti affette da cancro al seno. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista JAMA Network.
Lo studio clinico randomizzato (TROIKA) ha incluso 502 donne con carcinoma mammario in fase iniziale ERBB2-positivo trattate con HD201 o trastuzumab. La ricerca è stata condotta in 70 centri in 12 paesi, tra cui l’Europa occidentale e orientale e i paesi asiatici. La randomizzazione è stata stratificata in base allo stato del recettore dell’ormone tumorale, allo stadio clinico e alla regione geografica di reclutamento.
Le pazienti sono state assegnate in modo casuale a ricevere HD201 o trastuzumab di riferimento in ambiente neoadiuvante per 8 cicli, in concomitanza con 4 cicli di docetaxel, seguiti da 4 cicli di epirubicina e ciclofosfamide. Le donne sono state quindi sottoposte a intervento chirurgico, seguito da un trattamento con 10 cicli di adiuvante HD201 o trastuzumab.
L’endpoint primario era la risposta patologica completa (tpCR, total pathological complete response) valutata dopo il trattamento neoadiuvante.
Le caratteristiche di base erano ben bilanciate tra i 2 bracci; 195 tumori (38,8%) erano negativi al recettore ormonale e 213 pazienti (42,4%) avevano una malattia clinica in stadio III.
I tassi di tpCR sono stati rispettivamente del 45% e del 48,7% per HD201 e trastuzumab di riferimento. La differenza tra i 2 gruppi non è stata significativa ed è rientrata nei margini di equivalenza predefiniti. Un totale di 433 pazienti (86,1%) ha presentato 2.232 eventi avversi emergenti dal trattamento di particolare interesse per trastuzumab durante l’intero periodo di trattamento, con 220 (88,0%) e 213 (84,5%) pazienti rispettivamente nei gruppi HD201 e trastuzumab.
I risultati di questo studio clinico randomizzato hanno rilevato l’equivalenza tra l’HD201 e trastuzumab in termini di efficacia per l’end point di tpCR, con un profilo di sicurezza simile.

Bibliografia:
Pivot X, Georgievich MA, Shamrai V, et al. Efficacy of HD201 vs Referent Trastuzumab in Patients With ERBB2-Positive Breast Cancer Treated in the Neoadjuvant Setting: A Multicenter Phase 3 Randomized Clinical Trial. JAMA Oncol. Published online March 03, 2022. doi:10.1001/jamaoncol.2021.8171
Titina Fiduciaria
salvocatania:
Ma lei lo sa ???

Si Dottore lo sa e deve vedere come si diverte quando la chiamano così ormai in casa è Vampireska
Ex utente
Ikigai Fiduciaria
E certo
Pulizia finale
E poi.....si torna alla vita
Claretta

Buonasera ragazze,io ci sono...Mi vado a leggere un po' di arretrati ❤️

Claretta

Buonasera ragazze,io ci sono...Mi vado a leggere un po' di arretrati ❤️

Sara Padova:
Ciao Stella e Rfs, vi aggiorno.
Tampone rapido dai da te negativo. Oggi è stata decisamente meglio, divano, tv,
Tutto tranquillo.

Molto molto bene, sarà stato il virus passato velocemente ❤️
salvocatania




Questo studio metterà a qualcuno un pò di ansia ma resta una buona notizia sapere che cominciamo a conoscere i meccanismi di resistenza ad alcuni farmaci.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35205702/





Meccanismo di resistenza al tamoxifene nel carcinoma mammario ER-positivo



Molte pazienti con cancro al seno sviluppano resistenza ai trattamenti farmacologici standard volti a prevenire la crescita delle cellule tumorali. Un team dell’Università di Ginevra ha identificato una molecola coinvolta in questi meccanismi di resistenza. La perdita di questo regulator porta alla proliferazione delle cellule tumorali – anche se trattate – attraverso una via di segnalazione che può essere a sua volta inibita da un altro trattamento. I risultati del team,pubblicati dalla rivista Cancers, consentono di considerare la doppia terapia per alcune pazienti i cui tumori non rispondono più al trattamento standard.

La maggior parte dei tumori al seno dipende dall’espressione del recettore α degli estrogeni (ERα) per la crescita. Prendere di mira ERα con antagonisti come il tamoxifene è la terapia di scelta per la maggior parte delle pazienti.

Circa il 40% delle pazienti però nel tempo sviluppa una resistenza al trattamento e una recidiva della malattia. Nello studio, i ricercatori scoprono che un inibitore della via di trasduzione del segnale MAPK, SPRED2, è sottoregolato in un’ampia percentuale di pazienti con cancro al seno.

Il knockdown di SPRED2 aumenta significativamente la proliferazione cellulare e porta alla resistenza al tamoxifene delle cellule del cancro al seno che inizialmente erano sensibili al tamoxifene. La resistenza si verifica attraverso una maggiore attivazione dei MAPK ERK1/ERK2, che migliora l’attività trascrizionale di ERα. Il trattamento delle cellule di carcinoma mammario carenti di SPRED2 con una combinazione dell’inibitore ERK 1/2 ulixertinib e 4-idrossitamoxifene (4-OHT), secondo gli autori, può inibire la crescita e la proliferazione cellulare e superare la resistenza indotta al tamoxifene.

Presi insieme, questi risultati indicano che SPRED2 può anche essere un oncosoppressore per il cancro al seno e che è un regolatore chiave della sensibilità cellulare al 4-OHT.

Bibliografia:

Vafeiadou V, Hany D, Picard D. Hyperactivation of MAPK Induces Tamoxifen Resistance in SPRED2-Deficient ERα-Positive Breast Cancer. Cancers (Basel). 2022 Feb 14;14(4):954. doi: 10.3390/cancers14040954.
Claretta
Fra76 Fiduciaria:
Noi ti accompagnamo, ❤️
E poi festeggiamo 😊

Brava!Quoto tutto!❤️
Claretta
Sabi73 bellissima anche la tua gattina!❤️Anche la tua è vivace?
Titina Fiduciaria
Paffi fiduciaria:
Mio marito per attaccare un pannellino in camera del puffo ha bucato la cassetta del water del bagno adiacente. Adesso, tagliando l'erba, mi ha rasato a zero i narcisi che stavano spuntando. Come lo elimino? Idee?

Non ho idee però fossi in te non gli farei fare più nulla mettilo buono buono sul divano davanti alla tv deve stare fermo
Claretta

È bello leggere che la ricerca fa passi da gigante, speriamo che prima o.poi trovino un qualcosa che salvi tutte le.persone colpite dalla malattia, sarebbe veramente una bella.scoperta🌈❤️

salvocatania




C'erano dati controversi, ma questo studio nella rivista più importante al mondo, rassicura tutti forse definitivamente

La radioterapia aumenta di poco il rischio di un secondo tumore al seno


La radioterapia per il cancro al seno aumenta di poco il rischio già elevato di sviluppare un secondo cancro all’altra mammella, secondo uno studio pubblicato di recente dalla rivista New England Journal of Medicine.

I ricercatori del National Cancer Institute hanno condotto uno studio caso-controllo in una coorte di 41.109 donne con diagnosi di cancro al seno tra il 1935 e il 1982 nel Connecticut. Hanno esaminato le cartelle cliniche di 655 donne in cui si è sviluppato un secondo cancro al seno cinque o più anni dopo il tumore iniziale e hanno confrontato la loro esposizione alle radiazioni con quella di 1.189 controlli abbinati della coorte che non avevano un secondo cancro. La dose di radiazioni alla mammella controlaterale è stata stimata dalle registrazioni originali della radioterapia. Tra le donne esposte, la dose media di radiazioni al seno controlaterale era di 2,82 Gy (massimo: 7,10).

Complessivamente, il 23% delle donne che avevano un secondo cancro al seno e il 20% dei controlli avevano ricevuto radioterapia (rischio relativo di un secondo cancro al seno associato alla radioterapia, 1,19). Tra le donne sopravvissute per almeno 10 anni, la radioterapia è stata associata a un aumento piccolo ma marginalmente significativo del rischio di un secondo cancro al seno (rischio relativo, 1,33); il rischio aumentava significativamente con la dose di radiazioni. Un aumento del rischio in associazione alla radioterapia era evidente solo tra le donne di età inferiore ai 45 anni al momento del trattamento (rischio relativo, 1,59) e non tra le donne anziane (rischio relativo, 1,01).

Gli autori osservano che in questo studio meno del 3% di tutti i secondi tumori al seno potrebbe essere attribuito a un precedente trattamento con radiazioni.

Bibliografia:

DeLaney TF, Pierce LJ. Cancer in the contralateral breast after radiotherapy for breast cancer. N Engl J Med. 1992 Aug 6;327(6):430; author reply 431-2. doi: 10.1056/NEJM199208063270614.

Rispondi