Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Mary65
Speranza:
Sally 72:
Buon pomeriggio ragazze,ho una domanda per chi può rispondermi, il medico mi ha fatto fare la moc per la prima volta è risultato osteopenia solo a livello lombare.
Sarebbe normale ?se fosse un inizio di osteoporosi non doveva risultare pure al femore?la mia fissazione adesso è che potrebbe essere una metastasi,grazie a chi mi risponde e scusate l'ignoranza

No, io per esempio ho osteoporosi zona lombare e osteopenia al femore!
OSTEOPENIA. PUNTO! 💪💪💪

Anch’io, osteoporosi vertebrale e osteopenia femorale
salvocatania
Simi:
E così eccomi qua, dopo un po’ (molto)tempo.
Buongiorno a tutte ed al dottore.
Non credo vi ricordiate di me, ho scritto qualche tempo fa perché mi ero trovata una pallina al seno che poi si rivelò essere una cisti, ricevendo da voi e dal dottore un’accoglienza calda ed amichevole. In tutto questo tempo sono tornata spesso a leggervi perché il clima che c’è qui mi trasmette serenità nonostante gli argomenti trattati.
E veniamo al dunque: ieri mammografia ed ecografia di controllo e viene fuori il seguente referto : “ all’esame mammografico con ricostruzioni in tomosintesi struttura mammaria di discreta densità a prevalenza fibro ghiandolare, più compatta in sede areolare e ai QSE. A destra in supero paramediana interna cluster di microcalcificazioni disomogenee che si estendono per circa 5 mm non evidente al precedente esame, in archivio. BIRADS 4. Necessita tipizzazione mediante esame microistologico sotto guida stereotassica, VABB.”
La radiologa mi ha detto che siamo ancora in fase diagnostica, non c’è niente di sicuro e martedì 29 ho appuntamento in Breast Unit per ripetere la mammografia a destra ed effettuare una valutazione. Io mi sento un po’ giù, non saprei nemmeno spiegare bene come, non riesco a piangere e sono come bloccata dal magone. Ho visto l’ingrandimento della lastra e la zona interessata è davvero piccola, mi ripeto che mal che vada non sarà niente di eccessivo, mio marito mi ripete di considerarmi fortunata perché qualunque cosa sia probabilmente è in fase iniziale, razionalmente so che è così ma mi sento lo stesso un po’ giù di corda …
Io ho quasi 49 anni, un bambino che quest’anno compie 9 anni e frequenta la terza elementare e un marito dolce e affettuoso anche se un po’ pasticcione 😊
Non so, vorrei godermi il mio bimbo e accompagnarlo nel suo percorso ancora per un po’ … ecco, sto scrivendovi e finalmente una lacrima è riuscita a venir giù … buttare fuori ❤️
Vi ringrazio per avermi ascoltato e anche il dottore naturalmente, cercherò di superare questo mio blocco e scrivere un po’.
Buona giornata a tutti e tutte
#416.689 Scritto: Oggi 10:12



Il suo bambino lo vedrà crescere di sicuro perchè anche nella peggiore delle ipotesi stiamo parlando di una lesione di 5 mm

Simi:
A destra in supero paramediana interna cluster di microcalcificazioni disomogenee che si estendono per circa 5 mm non evidente al precedente esame, in archivio. BIRADS 4. Necessita tipizzazione mediante esame microistologico sotto guida stereotassica, VABB.”

Birads 4 è un referto di dubbio-sospetto. E quindi è corretta la indicazione ad un approfondimento tramite una microbiopsia.
Magica81

Eccomi qui, al solito, nel lettone con luce accesa...un po' come la finestra illuminata del dottore . I miei bambini non riescono ad addormentarsi, soprattutto Agata (7anni appena compiuti) , che ieri mi ha confessato il motivo di questa difficoltà: la pancia di notte fa dei rumori e fa male; insospettita le ho domandato se potesse trattarsi di qualche preoccupazione; qualcosa che la turbarasse... è esplosa : ha paura che "arrivino anche qui"...la guerra 😥

Morgana , bellissime tu, la tua bimba e anche la magnolia in fiore ❤️

Bea Firenze:
Nina74:
Io ho usato il costume a fascia l'anno scorso

Bea Firenze , anche io costume a fascia con imbottitura l'anno scorso. Provalo, io mi sono sentita a mio agio.
salvocatania
Fra76 Fiduciaria:
Come capisco, io ho così mia cognata, ogni giorno ne ha una, un po' di mal di schiena e deve andare subito fare la risonanza, dolori all'addome, ha appena fatto eco, tutto ok ma non si fida quindi vuole rifarla, starnutisce un paio di volte e sicuramente ha la rinite allergica. Ciclo un po' irregolare subito ginecologa. Dice che non dorme la notte e sicuramente ha qualcosa..Io invece non parlo. Tutti i giorni così..



Ricopio un vecchio post

salvocatania:
#120.696 Scritto: 24-08-2019

VIOLA-84:
Vi ringrazio tutti a partire dal dottor Catania per l'accoglienza.Potete stare certi che continuero' a seguire il percorso di questo gruppo fantastico.
Viola

Ieri non ho fatto in tempo a rispondere in dettaglio alla sua domanda come sia arrivato a pensare di essere probabilmente di fronte ad una marmotta sulla base solo di un breve post di Lisa.

Sulla leggerezza trasmessa ne abbiamo gia' parlato.
Sul linguaggio pure : presentando il suo quadro clinico (IV stadio metastatico) Lisa fa una premessa come mera informazione , come se stesse parlando del colore dei suoi occhi o dei suoi capelli, senza sottintesi negativi che stanno dietro solitamente a questa patologia che nell'immaginario di tutti ci perseguita e ci rincorre..

Una presentazione non unica, ma certamente insolita !
Ho l'esempio in questo blog di Onde : parlando al nostro primo incontro con lei dopo 30 minuti di relazione ero certissimo di trovarmi di fronte ad una marmotta strutturata caratterialmente.

La Scoperta di Onde o di altre come lei non e' casuale ma perseguita come strategia personale in tutti i pazienti che incontro per la prima volta.

Io non mi limito a raccogliere le informazioni che riguardano la malattia ma quelle che riguardano la persona con le sue relazioni che la riguardano perche' da tanto tempo sono ormai convinto che queste abbiano strettissima attinenza con il modo di reagire alla scoperta della malattia, alla risposta alle terapie e quindi persino alla sopravvivenza !


.


Su questo tema sto scrivendo un lungo articolo con tutti i dettagli .

Per far comprendere di cosa stiamo parlando quando mi trovo dinnanzi ad un paziente per la prima volta registro non soltanto i suoi fattori prognostici (favorevoli e sfavorevoli ) molto importanti per predire la risposta alle terapie che non possiamo far nulla per modificare, ma anche i fattori della personalita' con cui ho a che fare e che per fortuna possono essere modificati dallo stesso paziente preferibilmente con l'aiuto del medico.

Questi fattori vanno meglio standardizzati e ne parleremo senz'altro in futuro.
Cio' vuol dire che come per i fattori predittivi biologici ( istologico, stadiazione) tengo conto dei fattori di personalita' che emergono in quel colloquio o sul blog dalla narrazione della propria esperienza giorno per giorno.
Come potrei parlare di marmotta riferita ad Angel se io giorno per giorno avessi tenuto conto solo della sua prognosi sfavorevole e non della sua presentazione narrativa sul blog che riguarda la sua vita, le sue relazioni e il modo di approcciarsi agli altri ?
Un altro esempio che mi viene in mente e' Patri , paziente che veniva a Milano da Siena, ed che avete imparato a conoscere qui, che si era affidata a me, ma mi aveva colpito subito per il fatto che quando andavo a trovarla in ospedale era SEMPRE lei che confortava il chirurgo e non viceversa !
Sorridendo dentro di me mi veniva voglia di dirle "ma scusi ma lei mi sta rubando il mestiere ".

Quindi vuol dire che nel valutare se mi trovo di fronte ad una coniglietta oppure marmotta (molto rara) sono influenzato da una serie di fattori caratteriali di cui tengo in gran conto perche' li ritengo non avulsi dal quadro clinico e dalla sua evoluzione.

I fattori piu' eclatanti e frequenti sono quelli negativi per via dell'impotenza appresa e per via dei pregiudizi che circondano questa malattia. Senza distinzioni sociali, di religione, di grado di istruzione. Anzi talvolta i pregiudizi sono maggiori, e piu' difficili da contrastare, quanto piu' elevato e' il grado di istruzione.

1) ATTEGGIAMENTO NEGATIVO della coniglietta : LAMENTARSI !

E la marmotta no , nonostante ne abbia tutte le ragioni.
Ero certo che Angel avesse dolori insopportabili , ma li riferiva come mera informazione.
Non mi ricordo che Rosa e Onde si siano mai lamentate del dolore .
Lori parla dei suoi dolori con una grazia persino commovente, almeno per me.

Ci si puo' lamentare al contrario di tutto.
Non occorre essere ammalati di cancro per avere una seconda e piu' grave malattia : la LAMENTITE !
Lamentarsi di tutto : quando piove perche' e' brutto , quando c'e' il sole perche' fa caldo. Ovviamente del traffico anche quando e' sparito ( "che triste questa citta' deserta di agosto") , dei colleghi di lavoro, delle persone approssimative che ci circondano, ma ci si lamenta lo stesso se invece sono troppo precise.
E naturalmente del governo ladro, del sistema scolastico, di Bolsonaro che favorisce gli incendi in Amazzonia, insomma del pianeta intero !
La lamentite e' una malattia con esacerbazioni acute giustificate da eventi negativi, ma tende a cronicizzarsi inevitabilmente.
La lamentite talvolta e' giustificata da eventi sfortunati, ma colpisce di piu' per lo stesso tipo di evento la CAPACITA' DI APPREZZARE da parte di altri:

a) di essere vivi ; se oggi mi sono svegliato e non sto troppo male, sono fortunato e sicuramente piu' fortunato del milione di persone che non vedra' la prossima settimana.
b) Se non ho conosciuto il pericolo della guerra, prigionia, l'agonia della tortura e della fame, sono piu' fortunato di oltre 500 milioni di persone
c) Se ho cibo in frigorifero e un posto per dormire, vuol dire che sono piu' ricco del 75% degli abitanti della terra
c) se ho un conto corrente faccio parte dell'8% dei priviligiati di questo mondo

...

APPREZZARE CIO' CHE ABBIAMO ci consente di oggettivizzare la visione che abbiamo di noi stessi e della situazione in cui ci troviamo, ci permette di confrontarci con altre persone e con il contesto generale in cui viviamo.

E il blog e' uno strumento preziosissimo per imparare ad apprezzare.

2) Seconda malattia in ordine di frequenza : la RIMANDITE

RIMANDARE : quante volte ci capita di rimandare qualcosa ?

Vero Titina ????

Accade spesso con le cose che sappiamo che dobbiamo fare anche se non ne abbiamo voglia !
Quante volte abbiamo detto
" Dovrei iscrivermi in palestra....." (sic e risic !!!)
" Dalla prossima settimana mi metto a dieta"
"Domani metto tutto in ordine"


.

.
La rimandite si cura con la terapia del FARE !
Non del fare TROPPO !

Vero Nina ?

La dimensione del fare e' altrettanto importante di quella dell'essere.
Fare significa rendere concreto e tangibile a te' stesso cio' di cui sei capace. Significa andare realmente la' dove la tua mente SOGNA
Significa sentirsi vivo, utile e fertile anche per gli altri.
Significa non aver paura di affrontare la realta'.

A volte siamo paralizzati dalla fatica , che e' una potente alleata per non STRAFARE !
L'importante e' sapere , che quando questo capita, esiste comunque un potente antidoto !

INIZIA A FARE UNA PICCOLA COSA PER VOLTA !


.
E qui ci abbiamo scritto interi volumi sulla vita piu' leggera con solo bagaglio a mano avendo sempre pronto un piano B e se occorresse anche un piano C, e perche' no anche un piano D, sperando di non doversi rifugiare nel piano E......

e poi ......concediamoci un bel vaffanculo



.....................................
Magica81

Rileggendo i miei messaggi mi accorgo che salto di palo in frasca; altro che flusso di coscienza qui! Spero che sia il sonno con palpebre calanti annesse... altrimenti sono da ricovero
Buona notte ✨✨✨

Paola di Loris

Io ci sono

Paola di Loris
Francesca fiduciaria
Condoglianze cara Francesca, ti stringo forte
Franc.64

Ci sono!

Come diario della gratitudine vi dedico una Coccinella!

Stamani era nel mio giardino!
Al di là della credenza che sia un animale che porta fortuna, da sempre fin quando ero bambina se vedo una Coccinella ho la sensazione che la Natura
stessa mi mandi un messaggio: -non ti preoccupare, resisto, sono qui!

Chissà perché! Comunque, benvenuta!

A tutte e tutti voi Rfs, caregivers e dottor Catania buonanotte!

🌈💚 Pace subito 💚🌈

salvocatania
Loryluxor:
Gentile dott. Catania,
il rossore al mio seno non se ne va anche se a volte è meno accentuato... ho sospeso da due giorni amisulpride e ho fatto un esame del valore della prolattina che è risultato 213,8. La dottoressa ha ipotizzato una mastite e in attesa di effettuare la RM il 4 aprile mi ha consigliato un ciclo di antibiotici. Lei che ne pensa? qui passano i giorni e la mia ansia cresce a dismisura.
Attendo una sua risposta grazie
Loryluxor



Purtroppo, o per fortuna, la diagnosi di mastite si fa solo con la visita.
Quindi non le resta che fidarsi ed affidarsi in attesa della Risonanza.
Paola di Loris

LoryCalif

DarkElena Fiduciaria
Io ci sono

Benvenute alle nuove Rfs

Buon compleanno a Didi e a Mattia di Va..le

Didi sei fantastica nella foto

Morgana 76
che spettacolo, sia voi che la magnolia alle spalle!

Eli Firenze un abbraccio
Paola di Loris
Sara Padova
Fili colorati per aiutarti a stare meglio 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
salvocatania
Giorgiaxz:
Ciao a tutte, sono nuova del sito e del forum, però mi è capitato negli anni di usare medicitalia e per questo ora sono qui.

Sono in particolare alla ricerca di alcune informazioni sia da altre per esperienza diretta che se possibile dal gentile Dr. salvocatania che ho visto intervenire spesso; mi sono stati asportati due linfonodi sentinella sottoascellari (sono proprio sotto ascella sul lato toracico per intenderci) ormai 28 giorni fa.
Ho svolto l'intervento a milano e ho già tolto i punti, tutto bene solo che da dopo l'intervento ho una sensazione di "filo" indolenzito che percorre l'ascella e scende sotto il braccio per passare nel lato interno del gomito verso l'avambraccio e che risulta dolente quando sollevo o estendo il braccio.

Quando sono andata a far visita di ricontrollo a milano (che è distantissimo da me) il Dottore ha detto di non preoccuparmi e tolto i punti.

Tuttavia oggi ho notato che il filo che sento è apprezzabile davvero al tatto e non solo come sensazione: da sotto l'ascella riesco a seguirlo verso l'interno del bicipite fino al cavo interno del gomito e li in particolare tendendo a massima estensione il braccio appare dolorante e più facile da toccare (ha la consistenza di uno spaghettino).
Penso a questo punto sia un vaso linfatico che risulta indurito, purtroppo i 750 km che mi separano dall'ospedale sono un grande impedimento perché sarebbe già la 4 volta che salgo per sentirmi dire che va bene la ferita e il decorso.
Vorrei quindi sapere se è una cosa normale o se in generale sia trattabile, perché se si tratta solo di attendere va bene altrimenti mi riarmo di santa pazienza e torno su.
Non ho febbre e nemmeno striature rosse quindi dubito sia linfanigte, ma penso sia qualcosa di simile, non vorrei che magari ci fosse qualcosa da fare e magari mi si necrotizza il vaso linfatico oppure magari è una cosa normale e mi preoccupo per nulla.

Un abbraccio, Giorgia.





Senza una visita molto difficile darle una risposta. Sicuramente non è un problòema di competenza oncologicas.
Senza una visita si possono solo formulare ipotesi , ma poichè continua a parlare di "cordoncini" è più probabile una Sindrome di Mondor che può manifestarsi sia sulla mammella che all'arto superiore.
Ora lei descrive la sua situazione come se si trovasse in Ucraina nell'impossibilità di fare una visita.
Grazie per la stima che ha per Milano dove vivo, ma per fare una visita su quanto descrive vanno benissimo anche le strutture dove vive lei.

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Riesumiamo un vecchissimo post di questo blog

salvocatania:
[quote=salvocatania]#51,704  Scritto: 5 Dic 2018 01

elena80:
Scusi dr. Catania se la tampino anche nella sua attività virtuale. Sono Elena anni 38, Triplo Negativo. Ho seguito con interesse le sue spiegazioni date a Emma per la sua tromboflebite (Sindrome di Mondor) con le sue chiare immagini illustrative. Anche io dopo 4 anni dall'intervento mi ritrovo con la stessa sintomatologia. Non saprei a chi chiedere perchè mi dimostrano di non conoscere questa patologia neanche gli addetti ai lavori.
Mi aveva messo in ansia il suo articolo ritrovato su Cancer con il quale metteva in guardia sulla possibilità di avere un carcinoma con l'unico segnale consistente nel "cordoncino trasversale". Dalle immagini allegate ad Emma ho ben compreso come si manifesti il cordoncino verticale. E quello trasversale ? Grazie per la sua proverbiale disponibilità ma comprenda anche il mio stato d'animo di chi pensava di essere uscita dall'incubo del mio Triplo Negativo.Complimenti per suo straordinario gruppo che seguo ormai da anni.Elena

Non pensavo che con il mio articolo su del 1990 avessi potuto seminare tanta ansia in tutto il mondo. In realta' il mio 'allarme" per mettere in guardia i medici di fronte a questo segnale che prima non sapevano cogliere .
Si tratta di un segno impercettibile quello della tromboflebite TRASVERSALE e tra centinaia di casi nel mio archivio ce n'e' uno clamoroso (non aveva neanche un tumore) di donna che aveva sia un cordone perpendicolare che trasversale.
Non se ne vedono di casi cosi' , ma glielo allego volentieri per comprendere in maniera evidente.

Tromboflebite toraco-epigastrica "perpendicolare"



e nella stessa paziente
tromboflebite "trasversale" (nel 12% di questo tipo ci puo' essere un carcinoma)

caso rarissimo

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Se il "cordone" era presente martedi' anche se non fosse visibile il solco e' sicuramente visualizzabile con una manovra che puo' fare anche un bambino : se con il polpastrello della mano lo poggia sulla parte superiore del cordone e...e tira verso l'alto il cordone si rendera' visibile all'istante. Ne sono certissimo!
Questo se il cordoncino e' sulla mammella.

Puo' essere presente anche sulla parete addominale.
Si faccia fare una foto : appoggiando un dito nella parte bassa del cordoncino ...tiri verso il basso il cordoncino che si evidenziera' ancora di piu' come un infossamento.

Mi mandi la foto (salvo.catania@libero.it)

La sindrome di Mondor ha precedenti illustri nell'arte ancora piu' antichi della descrizione fatta da Mondor. Altro che grasso che si sposta
ingrandire

Peter Paul Rubens (1577-1640) è stato uno dei grandi Maestri barocchi fiamminghi appartenente alla Scuola dei Realisti.

Ha dipinto ritratti, paesaggi, scene mitologiche e bibliche e sono frequenti nelle sue opere i nudi femminili.
Agli inizio del 1600 era pittore di corte dell' Arciduca d'Austria e la moglie Helene Fourment posava spesso come modella per le sue opere.

Anche nella rappresentazione della moglie quindi il realismo era evidente al punto da permettere ad un occhio esperto di indentificare dettagli molto particolari nei suoi dipinti.
Tra il 1609 ed il 1610 ad esempio realizzò 'Sansone e Dalila' , episodio del Vecchio Testamento nel quale Sansone, innamorato di Dalila, le confida che il segreto della sua forza è nei capelli ed il quadro rappresenta il momento in cui un servo taglia i capelli a Sansone addormentato tra le braccia di Dalila.

In questa opera il modello per Dalila fu appunto la moglie di Rubens che è ritratta a seno scoperto.
La stessa Helene Fourment si presta a modella per un' altra opera 'Le Tre Grazie' dove sono rappresentate le tre figlie di Zeus della mitologia greca e anche qui si tratta di tre nudi con il seno destro bene evidente nel soggetto a destra.

All' occhio esperto di un chirurgo non può sfuggire che in entrambe le opere, nel quadrante inferiore esterno della mammella destra della modella è presente una deformazione della cute obliqua lineare che raggiunge il capezzolo senza altri segni tipici del cancro .

Nelle Tre Grazie inoltre il medio, anulare e mignolo della mano destra della stessa modella appaiono flessi e deformati come tipicamente si verifica nell' artrite reumatoide!

Helen aveva 23 anni all' epoca dei dipinti e verosimilmente era affetta dalla cosiddetta malattia di Mondor ovvero una tromboflebite superficiale della parete toracica laterale che tipicamente si associa ad artrite reumatoide, descritta per la prima volta da Fagge nel 1869 e diventata poi nota nel 1939 come malattia di Mondor dall' Autore che ne descrisse quattro casi all' Accademia di Chirurgia Francese.

La malattia può essere secondaria a trauma , interventi chirurgici , raramente neoplasia o spesso insorgere in modo spontaneo ed in genere si risolve senza terapia specifica.

p.s.
il suo cordoncino sparira' lentamente. Sino a che ce l'ha si consideri una paziente-modella molto interessante : lo mostri in giro il suo cordoncino con queste spiegazioni, nel ruolo di Grazia Moderna, perche' molti medici non sanno cosa sia la Sindrome di Mondor
salvocatania
Bea Firenze:
Ciao Giorgia , penso sia linfosclerosi, a me hanno fatto fare fisioterapia in ospedale o meglio mi dicevano che esercizi fare a casa e quelli volendo li trovi anche su internet però quando andavo mi facevano delle manovre dolorosissime per stirare questa corda che si era formata



Anche questa ipotesi occorre considerare, anzi è più frequente della Sindrome di Mondor

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salvocatania:
#63,525  Scritto: 3 Feb 2019

ada77:
Dr. Catania Sono stata operata di quadrantectomia e Analisi del Linfonodo Sentinella per un Triplo Negativo 3 mesi fa. Sono angosciata perche' mi hanno diagnosticato una liponecrosi ascellare in prossimita' della cicatrice. Was
C'e' correlazione con il tumore ? Da cosa dipende ? Cosa dovrei fare ? Sono molto preoccupata ! A qualcuna di voi e' stata diagnosticata una cosa del genere ?Vi leggo sempre anche se non scrivo.Un abbraccio a tutti
Ada

Ada

NoN C'E' ALCUNA CORRELAZIONE CON IL TUMORE !

Uno dei possibili effetti collaterali di un intervento chirurgico per il trattamento del tumore al seno è la comparsa di "cordoncini" sotto la cute ascellare. Naturalmente viene interessato il braccio dello stesso lato in cui si trova la mammella operata per tumore. Sono delle sottili formazioni di tessuto fibroso che prende il nome di linfosclerosi e che possono impensierire le pazienti. Tuttavia, grazie ad alcune sessioni di trattamento e a diversi presidi, nell'arco di pochi mesi è molto probabile che queste piccole corde scompaiano

La linfosclerosi, anche conosciuta come "axillary web syndrome", è una patologia che si può manifestare dopo l'intervento di asportazione del linfonodo sentinella o dopo dissezione linfonodale del cavo ascellare






Le cause non sono ancora ben definite; può derivare dal traumatismo del tessuto connettivo che riveste i vasi linfatici, con successiva insorgenza di un processo infiammatorio che porta ad un irrigidimento dei tessuti, fino alla fibrosi
Sebbene questi "cordoncini" tendano a formarsi sotto la cute del cavo ascellare, non è infrequente che possano comparire anche lungo lo spazio anteriore della piega del gomito e, nei casi più gravi possono arrivare fino al palmo. La paziente potrà avvertire dolore ad esempio sollevando il braccio al di sopra delle spalle oppure una sensazione di "pelle che tira". Pertanto sarà portata a limitare la gamma dei movimenti nello svolgimento delle proprie attività quotidiane.

Sono consigliati trattamenti fisiokinesiterapici di stretching e terapia manuale: massaggi e frizioni eseguite da un fisioterapista ed esercizi di mobilizzazione attiva e passiva .
Nella maggior parte dei casi questa problematica si risolve in due o tre mesi spontaneamente, ma il trattamento riabilitativo può favorire la guarigione in tempi più rapidi.
Ex utente

Buonanotte caro blog
Un per tutte le RFS nella stanza accanto

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