Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buonanotte ragazze e ragazzi. Buonanotte Dott. Catania.
Oceani di fili colorati per chi è a casa con il covid, perché possa passare tutto il più velocemente possibile 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Oceani di fili colorati per chi di noi ha visite, esami, ritiro referti 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Oceani di fili colorati per noi, le nostre famiglie, i nostri cari, i nostri amici e i nostri amici pelosetti 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Un grandissimo abbraccio forte forte ad Ilye Sole e oceani oceani e oceani di fili colorati 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈


Io ci sono, NOI ci siamo, il Blog c'è!
Ciao ragazze
Non vi dovete scusare, sono sentimenti e paure che riemergono in tutte noi
Cerchiamo di sostenerci a vicenda per quello che possiamo, basta anche un io ci sono
Vi abbraccio
Ti accompagno a prendere lo slancio per settimana prossima.
Come stai?
Oggi ho letto notizie buone e altre meno buone. Però una cosa devo dirla, perché mi colpisce sempre molto. Leggendo gli sfoghi amari e poi le parole di chi accorre per aiutare, vedere come chi è in difficoltà cerca di rialzarsi, di ritrovare la razionalità e la speranza: siete tutte fantastiche, davvero. Io per ora, come sapete, sono in un limbo perché attendo l'esito dell'istologico definitivo, dunque non mi sento ancora né dentro né fuori da questo "incidente di percorso" della vita. Volevo dirvi, da osservatrice un po' "esterna", che vi ammiro tanto
Buona notte a tutte
Grazie cara Lori, sei troppo gentile



Anche io ti abbraccio forte
Io vedevo il fumo dalla finestra, ho chiuso tutto, speriamo bene....
Mi chiamo Antonellab], sono insegnante di Lettere, vivo in un piccolo paese del nord della Toscana; ho ormai raggiunto l'età di 61 anni, traguardo che ad un certo punto della mia vita era sembrato precluso.
Esattamente 18 anni fa, nel novembre del 2004, ho cominciato ad avvertire dei forti dolori al seno sinistro, ho iniziato una serie di accertamenti che mi hanno messa di fronte ad una realtà molto amara: si trattava di un tumore infiammatorio, una forma rara, molto pericolosa. Non era possibile operarlo perché era localmente avanzato, misurava addirittura 7cm! L'unica possibilità era entrare al più presto in chemioterapia e sperare in una sua regressione, ipotesi che appariva piuttosto remota.
Ho affrontato i primi ricoveri al reparto di Oncologia dell'Ospedale di Carrara con una grande speranza, col desiderio forte di poter continuare a vivere e a rendermi utile; non mancavano i momenti di scoraggiamento, ma il mio pensiero corre ancora a quei medici come il Dottor Cantore, Mambrini, la Dott.ssa Pacetti e tutto il personale che non perdevano occasione per incoraggiarci e sostenerci. Organizzavano per noi festicciole, momenti di intrattenimento e di scambio di esperienze, anche per ricordarci che eravamo ancora vivi e che il mondo era fuori ad attendere il nostro ritorno.
La mia storia è giudicata ancora oggi come un caso molto fortunato: la chemioterapia ha raggiunto un risultato molto positivo, è stato possibile operarmi , ho aggiunto alcuni cicli di cura e 28 sedute di radioterapia, ma mi sono riconquistata la vita.
Dopo alcuni anni, ho dovuto riaffrontare la stessa malattia al seno destro, anche se in forma meno grave; tuttavia ho dovuto subire un'altra mastectomia e molti cicli di chemioterapia, ma anche questa volta mi sono ripresa e sono tornata ad una quotidianità serena ed attiva.
A chi oggi vive questa esperienza vorrei solo dire di non togliersi mai la speranza e di non considerare il cancro solo come un grande nemico; a volte scherzosamente lo chiamo "il mio amico carissimo" perché ritengo che anche nelle situazioni peggiori si possa incontrare qualcosa di buono.
Negli ospedali ho trovato la vera umanità, anch'io sono riuscita ad abbandonare i tratti più spigolosi del mio carattere e a discernere in modo più chiaro ciò che conta veramente da ciò che invece è semplicemente accessorio.
La sofferenza ci unisce e stabilisce una maggiore uguaglianza; il dolore ci allontana dalle lotte e dalle rivalità di una società che si è fatta sempre più aggressiva e competitiva. Molto spesso i medici e il personale infermieristico ci appaiono come degli angeli che ci sorreggono e ci consolano, neanche fossimo ridiventati bambini.
All'improvviso abbiamo scoperto tutta la nostra fragilità, abbiamo scoperto la debolezza di chi è semplicemente un essere umano. Quando torniamo a nuova vita , e sempre più persone ci tornano, non possiamo più essere quelli di prima, ma sicuramente persone più ricche e più umili, meglio disposti verso il prossimo.
Proprio in questi giorni un genitore mi ha contestato il fatto che, nell'esercizio della mia professione, propendo troppo per gli ultimi, ma come potrei agire diversamente io che tra gli ultimi mi sono ritrovata e ho potuto risalire la china grazie all'aiuto e al sorriso di tante persone che si sono chinate su di me?
Un caro abbraccio a tutti coloro che in questo momento stanno lottando; non dimenticate che in fondo al tunnel risplende ancora la luce.
Antonella Bettini
#389.838 Scritto: 23-01-2022 10:24
Ho voluto postare la storia di Antonella, cugina della nostra Francesca, che il dottore ogni tanto ci ricorda per aiutarci a coltivare sempre la speranza.[/quote]
Hai fatto benissimo a condividerla! Grazie!!!!!
È un'ancora di salvezza specialmente nei momenti più difficili...
Titina sei un'amica preziosa per tutte noi
scusatemi ma stasera va cosi
Met:
cercate di capirmi
Patti:
me ne dispiace e mi scuso di non essere di supporto
Ciao ragazze
Non vi dovete scusare, sono sentimenti e paure che riemergono in tutte noi
Cerchiamo di sostenerci a vicenda per quello che possiamo, basta anche un io ci sono
Vi abbraccio
Condivido Ikigai , siamo umane ed è normale soffrire quando si hanno notizie poco rassicuranti per le nostre compagne di percorso. Ma basta davvero un piccolo segnale di vicinanza perché condividiamo tutte le stesse paure e fragilità.
Io ci sono
Attendiamo con te


Grazie Ikigai
Quindi ci sono e non ci sono
Mi scuso in anticipo ..ripeto devo lavorare su me stessa e trovare il giusto equilibrio
noi siamo qui, prenditi tutto il tempo che serve ma facci sapere come stai.


Auguro a tutte una buona notte sperando in un domani con maggiore entusiasmo
Titina il tuo diario serve, eccome se serve! Scrivilo sempre ti prego!


Le mando un abbraccio a Lei a Stefania e grattini alle pelosette.
Lori