Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Bravissima!!
Non ricordo se te l'ho già chiesto.... ma che workout segui?
Fixfit x caso?
Se penso che sto teatro si deve ripetere ogni 12 ore x 7 giorni
😂😂
Speriamo passino in fretta questi 7 giorni...😁🌈ne so qualcosa Chiara che ha 11 anni stessa storia quando deve prendere pastiglie...
VIVA LA VITA !!
🤗🤗❤️❤️
Come ti capisco…
Ciao io triplo negativo ma solo chemio e radio...
Ciao, sono nuova del gruppo e sono molto preoccupata e in ansia. Due settimane fa al controllo annuale con mammografia ed ecografia è emerso raggruppamento di microcalcificazioni del diametro di 3 mm circa in sede esterna sinistra (cfr 21/3/23). Al completamento ecografico a tale livello sono apprezzabili 2 areole ipoanecogene del diametro di 5 mm che appaiono meritevoli di caratterizzazione citologica mediante agoaspirato eco-guidato. Bilateralmente numerose cisti del diametro massimo di 3 cm. Non ademomegalie ascellari.
Esito agoaspirato: A) materiale amorfo ed ematico con presenza di rari lembi adipocitari, di rare microcalcificazioni e di rari nidi di cellule epiteliali di aspetto iperplastico con affollamento nucleare frammiste a lembi di cellule da metaplasia apocrina in parte voluminosi con focale marcata anisonucleosi. Si consiglia verifica istologica. (Categoria C3)
B) materiale amorfo e siero ematico con presenza di rari nidi di cellule epiteliali iperplastiche con affollamento nucleare frammiste a numerosi lembi di cellule da metaplasia apocrina. (Categoria C3). Sono in attesa da una settimana di ricevere appuntamento presso struttura ospedaliera. Non familiarità. Grazie a chi mi risponderà.
Brava!!! Così si fa !! 👏👏👏
Cmq in questi giorni ho un dolore pazzesco alle dita delle mani
Ciao e benvenuta,
C3 dovrebbe essere formazione benigna, ad ogni modo ti risponderà il dottore.
Cellule amorfe erano nel mio linfonodo ascellare e non era nulla per fortuna. Non aveva preso il linfonodi dell’ascella.
Sai cosa, riflettevo molto oggi dopo averti letto: riflettevo proprio su quella differenza che sembra una briciola ma invece è abissale , tra il provare empatia, comprendere la sofferenza degli altri, oppure assumere un atteggiamento pietista. Credo la differenza la faccia proprio il piano sul quale ci si mette. Chi si reputa “immune”, che sia per una malattia o un’altra delle prove che la vita ci mette davanti, tende secondo me ad avere uno sguardo pietista proprio perché si pone su un piano diverso, più alto, da privilegiato.
Spesso ho constatato che chi invece ha conosciuto la sofferenza e la solitudine per eventi di vita di varia natura, riesce a guardare alla sofferenza altrui ponendosi in un certo senso alla stessa altezza. E tende la mano perché il dolore, magari in forma diversa, lo ha provato sulla propria pelle.
Ho tagliato corto con le conoscenze. O sono amiche-amiche e sto bene come sono (anch'io ho ancora forte calvizie dietro la testa) oppure non voglio perdere tempo con loro. Sopporto meglio gli estranei che forse, sì mi giudicano, ma chi se ne frega, che quelle persone che col sorriso ruffiano che appena giri le spalle ti sparlano dietro. Ad esempio una mia conoscente che mi squadra sempre dalla testa ai piedi e prima ancora di salutarmi, mi fa notare che sono dimagrita.
Oddioooo, le capsula che si appiccicano no, proprio nooooo!