Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno






Alerai, conosciamo queste emozioni!
Non ci si abitua mai ai controlli
Aspetto con te
Andrà tutto bene ❤️





Intanto pensando a quanto pronosticato da una RFS rosicona che il blog si sarebbe estinto entro dicembre 2022......
E invece
Kemdalia
hai scritto il post numero #750.000 Scritto: Oggi 09:42
con oltre
50.000 pagine web equivalenti nel cartaceo a
1355 volumi da 225 pagine, con oltre 600.000 visualizzazioni mensili
.
Tutto tra
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Io ci sono
Evviva il blog che come noi è
VIVO e VEGETO!!!


Buonasera a tutti
Io ci sono 🌸 🌷 🌸 🌷 🌸
Tantissimi fili colorati a chi ne ha bisogno
🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈 🌈
Buonanotte
Io ci sono
Io ci sono ☀️🌻
🥂 brindo con voi a questo blog meraviglioso vivo e vegeto e a lei doc che ha creato questo posto unico!!!GRAZIE!



















https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23184849/
Come fa il pompelmo a interagire con i farmaci? Tutta colpa di un gene
Chi assume farmaci come le statine per abbassare il colesterolo o il docetaxel per la cura del cancro probabilmente conosce l’avvertimento: evitare il pompelmo.
Questo agrume, pur ricco di vitamine e antiossidanti, contiene molecole chiamate furanocumarine, che possono interferire in modo pericoloso con il metabolismo di diversi medicinali, causando un accumulo eccessivo del principio attivo nel sangue. Oggi, però, un’importante scoperta scientifica apre la strada a una soluzione potenziale: la creazione di pompelmi farmaco-compatibili attraverso l’editing genetico. Un team di ricercatori del Volcani Center in Israele ha individuato il gene responsabile della produzione delle furanocumarine e propone di modificare questo gene per produrre pompelmi privi di tali sostanze. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica The New Phytologist.
Secondo uno studio pubblicato sul Canadian Medical Association Journal, oltre 85 farmaci sono noti per interagire negativamente con il pompelmo, tra cui:
Statine (simvastatina, atorvastatina): per il trattamento dell’ipercolesterolemia.
Calcio-antagonisti usati per l’ipertensione e le malattie cardiovascolari.
Immunosoppressori come la ciclosporina.
Farmaci antitumorali come il docetaxel.
Antibiotici come l’eritromicina.
L’interazione può variare da lieve a grave, in base al farmaco e alla quantità di pompelmo consumata. Persino una singola spremuta può influenzare il metabolismo per più di 24 ore. Ma perché proprio il pompelmo? Perché non tutti gli agrumi contengono furanocumarine in quantità significativa. Arance, mandarini e limoni, per esempio, sono sicuri da consumare anche in concomitanza con farmaci. Secondo la ricerca condotta dal team israeliano, la differenza risiede in un gene specifico che regola la biosintesi delle furanocumarine. Lo studio ha rivelato che i mandarini, pur appartenendo alla stessa famiglia del pompelmo, possiedono una versione mutata di questo gene che ne inibisce il funzionamento, impedendo la produzione di furanocumarine. Gli scienziati hanno identificato un enzima chiave coinvolto nella produzione di furanocumarine, chiamato diossigenasi 2-ossoglutarato dipendente (2OGD). Questo enzima è prodotto da un gene presente nei pompelmi, ma assente o inattivo nei mandarini. La dottoressa Livnat Goldenberg, coordinatrice dello studio, spiega: “Abbiamo incrociato pompelmi e mandarini per verificare il ruolo del gene responsabile della biosintesi delle furanocumarine. Ne sono derivati frutti ibridi, metà dei quali ricchi di furanocumarine e metà completamente privi. Questo ci ha permesso di identificare il gene critico”. Grazie all’editing genetico, tecnologie come CRISPR-Cas9 potrebbero consentire di silenziare o modificare questo gene nei pompelmi, eliminando la produzione di furanocumarine senza alterare le altre caratteristiche benefiche del frutto
. In futuro, potremmo quindi avere a disposizione pompelmi sicuri per chi assume farmaci, aprendo nuove prospettive per il consumo di questo agrume.


