Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Mari_

Buone feste di Pasqua, a voi e ai vostri cari! Tanta serenità e pace

Robe68
Isa

Patri70 la nascita della tua Viola e la tua..... auguri alla tua ragazza per una giornata felice 🍰🍰🍰
Mamyblue

Buon Compleanno a Viola!🎂💐🤗

Mamyblue

Grazie di cuore a chi ha mandato fili colorati al mio amico, glielo dirò 🤗

Dafne73
Isa55
Juventina Fiduciaria
patri70

Auguri alla tua principessa Viola 🎂🎂🎂🎂🎂🎂🎂❤️❤️❤️❤️
salvocatania
ezio 73:
buongiorno a tutti noi ci siamo, approfitto per augurare a tutti e al nostro doc CATANIA...una serena e tranquilla Pasqua.....e come sorpresa nell'uovo di Pasqua......un bonus salute per tutti

Grazie e ricambio

ma se esistesse (scherzo ovviamente) un bonus salute per tutti io sarei disoccupato.

A pensarci bene forse però ...potrei usufruire di un bonus disoccupazione


e allora
- Modificato da salvocatania
Lulus

Buongiorno ragazze e buongiorno Dott. Catania.
oggi, come programmato, ho fatto la visita dalla senologa.
Alla visita si è accorta della presenza di un nuovo nodulo, indurimento proprio al capezzolo...dopo varie manovre e spremiture è riuscita a fare uscire una goccia di secrezione che ha prelevato per l'esame citologico, il cui esito lo avrò fra una decina di giorni.
Mi ha fatto eco e ha visto una "placca" che ha poi definito addensamento ghiandolare.
A suo avviso nulla di rilevante.
Premetto che l'ultima eco risale a gennaio e l'ultima mammografia a ottobre.
In entrambe non c'era nulla.
Peraltro, la dottoressa presso cui avevo eseguito la mammografia mi disse che ho il seno particolarmente denso e che la mammografia su di me è inutile.
Domanda per il dott. Catania: può a 40 anni insorgere un addensamento ghiandolare nell'arco di così poco tempo?
Il citologico sarà dirimente?

La dottoressa mi ha comunque programmato la mammografia ad ottobre ritenendola fondamentale. Salvo complicazioni

Grazie mille e un abbraccio a tutti voi ❤️

- Modificato da Lulus
salvocatania
Lulus:
Buongiorno ragazze e buongiorno Dott. Catania.
oggi, come programmato, ho fatto la visita dalla senologa.
Alla visita si è accorta della presenza di un nuovo nodulo, indurimento proprio al capezzolo...dopo varie manovre e spremiture è riuscita a fare uscire una goccia di secrezione che ha prelevato per l'esame citologico, il cui esito lo avrò fra una decina di giorni.
Mi ha fatto eco e ha visto una "placca" che ha poi definito addensamento ghiandolare.
A suo avviso nulla di rilevante.
Premetto che l'ultima eco risale a gennaio e l'ultima mammografia a ottobre.
In entrambe non c'era nulla.
Peraltro, la dottoressa presso cui avevo eseguito la mammografia mi disse che ho il seno particolarmente denso e che la mammografia su di me è inutile.
Domanda per il dott. Catania: può a 40 anni insorgere un addensamento ghiandolare nell'arco di così poco tempo?
Il citologico sarà dirimente?

La dottoressa mi ha comunque programmato la mammografia ad ottobre ritenendola fondamentale. Salvo complicazioni

Grazie mille e un abbraccio a tutti voi ❤️

Lulus:
Mi ha fatto eco e ha visto una "placca" che ha poi definito addensamento ghiandolare.

Peraltro, la dottoressa presso cui avevo eseguito la mammografia mi disse che ho il seno particolarmente denso e che la mammografia su di me è inutile.
Domanda per il dott. Catania: può a 40 anni insorgere un addensamento ghiandolare nell'arco di così poco tempo?
Il citologico sarà dirimente?

La dottoressa mi ha comunque programmato la mammografia ad ottobre ritenendola fondamentale. Salvo complicazioni

❤️

Mi piacerebbe sapere dove hanno studiato anatomia, fisiologia e patologia della mammella.

Avrebbe trovato un "addensamento ghiandolare"????
E lo credo bene, perchè prima dei 40 anni e qualche volta anche dopo, comunque prima dell'involuzione adiposa, la mammella NORMALE
è un unico addensamento ghiandolare.

Buone Feste Pasquali e stia assolutamente tranquilla.
- Modificato da salvocatania
salvocatania

Inoltre se

Lulus:
Peraltro, la dottoressa presso cui avevo eseguito la mammografia mi disse che ho il seno particolarmente denso e che la mammografia su di me è inutile.

Controlli se c'è scritto Densità ACRD

E allora perchè

Lulus:
La dottoressa mi ha comunque programmato la mammografia ad ottobre ritenendola fondamentale. Salvo complicazioni

Si mettano però d'accordo !
Se la mammografia nel suo caso è inutile perchè la prescrivono ?

Per coerenza mi aspetterei un prescrizione diversa indicata anche in considerazione della secrezione monoporica

https://www.senosalvo.com/approfondimenti/quando_perche_fare_RMM.htm

- Modificato da salvocatania
Utente 209XXX

Buongiorno,
elenco i fatti e poi le domande (numerate, nella speranza di agevolare).


Ho fatto una chemio adiuvante (antrcicline+12 taxolo, con ultima infusione il 30 apr 2018) e da lug 2018 sono in terapia con inibitore dell'aromatasi (2.5mg die Letrozolo).


Attualmente, mentre le altre unghie sono ritornateì, ormai da annim con'erano prima della fine della chemio,
gli allunci sono:
- dolenti
- con l'unghia un po' staccata
- entrambe le unghie degli alluci "atrofiche" (opache, secche, a crescita davvero lentissima, più che in passato...)
- e ancora un po' deformate (una era bombata/onicogrifotica, l'altra con una curvatura a cuspide in senso longitudinale); piano piano le ho tagliate per evitare che la forma della nuova, lentissimamente e faticosamente cresciuta, fosse condizionata dalla vecchia, avendo intuito che stava crescendo un po' più "normale".


Ho sentito diversi dermatologi anche perchè avevo notato una discromia (tendente ad un colore bruno) e volevo essere sicura che non fosse subentrata una micosi, ma tutti mi hanno rassicurato (che non ci fosse micosi e che fossero lesioni benigne).


Solitamente queste problematiche restano per mesi, per cui dopo ben 7 anni, mi chiedo:

1) sarà una situazione permanente*?

2) Può essere che il problema, inziato con il taxolo, sia mantenuto/rallentato nel processo di evoluzione dall'inibitore dell'aromatasi?

3) in questo caso, dopo quanto dalla sospensione dell'inibitore dell'aromatasi potrebbe cessare?

Mi basata avere un prdine di grandezza per il wash out (ad es minimo es 7 gg e, se dopo 2 mesi, ci fossero ancora ancora problemi correlabili è probaible che possa essere permanente, etc)?

4) Che consigli potreste darmi per agevolare la riformazione delle unghie?

Ad es integratore cheratina, oli sullle unghiue-quali?
-, , evitare smalto, limare l'unghia per renderla meni spesso ed evitare microtraumatismi con la scarpa... questo lo sto facendo perchè l'unghi "onicogrifonica" mi dava problemi di natura meccanica, rendendo dolorosa qualsiasi scarpa

*Il mio timore è dovuto anche al fatto che avessi avuto effetti collaterali importanti (neuropatia periferica a mani e ancora di più ai piedi, percui avevano dovuto ridurre all'80% il principio attivo delle ultime 3 infusioni di taxolo che erano in totale 12 per evitare -cito- danni permanenti).


L'oncologa minimizza ed dice di sentire un podologo (...).

Spero in una risposta diversa...
Grazie
Cordiali saluti
Miss 209083

Paola di Loris

Io ci sono

salvocatania
209083:
Buongiorno,
elenco i fatti e poi le domande (numerate, nella speranza di agevolare).


Ho fatto una chemio adiuvante (antrcicline+12 taxolo, con ultima infusione il 30 apr 2018) e da lug 2018 sono in terapia con inibitore dell'aromatasi (2.5mg die Letrozolo).


Attualmente, mentre le altre unghie sono ritornateì, ormai da annim con'erano prima della fine della chemio,
gli allunci sono:
- dolenti
- con l'unghia un po' staccata
- entrambe le unghie degli alluci "atrofiche" (opache, secche, a crescita davvero lentissima, più che in passato...)
- e ancora un po' deformate (una era bombata/onicogrifotica, l'altra con una curvatura a cuspide in senso longitudinale); piano piano le ho tagliate per evitare che la forma della nuova, lentissimamente e faticosamente cresciuta, fosse condizionata dalla vecchia, avendo intuito che stava crescendo un po' più "normale".


Ho sentito diversi dermatologi anche perchè avevo notato una discromia (tendente ad un colore bruno) e volevo essere sicura che non fosse subentrata una micosi, ma tutti mi hanno rassicurato (che non ci fosse micosi e che fossero lesioni benigne).


Solitamente queste problematiche restano per mesi, per cui dopo ben 7 anni, mi chiedo:

1) sarà una situazione permanente*?

2) Può essere che il problema, inziato con il taxolo, sia mantenuto/rallentato nel processo di evoluzione dall'inibitore dell'aromatasi?

3) in questo caso, dopo quanto dalla sospensione dell'inibitore dell'aromatasi potrebbe cessare?

Mi basata avere un prdine di grandezza per il wash out (ad es minimo es 7 gg e, se dopo 2 mesi, ci fossero ancora ancora problemi correlabili è probaible che possa essere permanente, etc)?

4) Che consigli potreste darmi per agevolare la riformazione delle unghie?

Ad es integratore cheratina, oli sullle unghiue-quali?
-, , evitare smalto, limare l'unghia per renderla meni spesso ed evitare microtraumatismi con la scarpa... questo lo sto facendo perchè l'unghi "onicogrifonica" mi dava problemi di natura meccanica, rendendo dolorosa qualsiasi scarpa

*Il mio timore è dovuto anche al fatto che avessi avuto effetti collaterali importanti (neuropatia periferica a mani e ancora di più ai piedi, percui avevano dovuto ridurre all'80% il principio attivo delle ultime 3 infusioni di taxolo che erano in totale 12 per evitare -cito- danni permanenti).


L'oncologa minimizza ed dice di sentire un podologo (...).

Spero in una risposta diversa...
Grazie
Cordiali saluti
Miss 209083



Per prima cosa dovrebbe sostituire il suo numero 209083 di utente con un nome anche di fantasia.
Lascio libero spazio alle sue compagne di avventura che hanno praticate le stesse terapie(antracicline-taxolo-inibitori aromatasi) , perchè nella mia esperienza ritengo che quanto descrive sia reversibile sino ad un graduale ritorno alla normalità.
Ecco perchè ha maggior valore del mio il parere di chi ha praticato le stesse terapie considerando anche l'esclusione di patologie di competenza dermatologica


- Modificato da salvocatania
Cloe88

Buonasera forum,

oggi sono un po’ giù… ieri ho visto l’oncologa per la prima volta dopo intervento. Mi ha detto che pur avendo linfonodi puliti ed avendo una buona situazione iniziale (altamente ormonoresponsivo, piccolo, ki67 bassino) comunque si resta a rischio metastasi perché qualche cellula potrebbe essere passata attraverso il sangue, rischio basso ma esistente. E mi ha anche detto che le recidive possono manifestarsi anche dopo 15/20 anni.
Allora mi chiedo: se il rischio metastasi c’è sebbene basso, perché nel follow up non ho esami tipo pet o tac? Ho solo un’ eco addome!
E in più: dovrò vivere per i prossimi 20 anni sperando che non si ripresenti nulla né localmente che altrove?
Se penso alla mia vita di qualche mese fa mi sembra di essere un’altra persona, più triste e disillusa ed ho tanta paura di non recuperare più non dico spensieratezza ma almeno serenità e fiducia nel futuro…

Ex utente
Lulus
Ciao Lulus, tutto sommato mi pare che la visita sia andata bene. Leggo anche che il dott. Catania ti ha tranquillizzata, dicendoti che tale densità è normale. Cerca adesso di stare tranquilla, vedrai che anche il citologico sarà ok. Ti mando un abbraccio 😘❤️

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