Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Seli
pepeli:
E l'interazione con chi della malattia non potrà liberarsi mai è un pensiero che non si vuole avere.

È brutto dire anche questo,a parte che fa male.
Però abbiamo esempi di Lela, Marea,Onde che pur metastiche all' inizio,ora non lo sono più e sono lontane dalla malattia.
Perché non diciamo anche questo?
formica
Coccinella75
formica
Ale_76
Ricambio di
Xhulja

Buonasera blog, io ci sono. Mando dei fili colorati per tutte voi 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Un abbraccio ❤️

Anna76
Cate86:
..è come se chi è metastatico debba limitarsi nello scrivere x non sconvolgere i già fragili equilibri di chi sta attraversando la malattia x non spaventare nessuno. Ma allora quale sarebbe il senso di questo blog se bisogna solo incoraggiare i meno "gravi"? Solo dare e non ricevere?Allora si dovrebbe chiamare "Ragazze fuori di seno non metastatico"..

Hai ragione Cate86, tutti devono sentirsi libere di poter esprimere e raccontare le loro emozioni e le loro storie senza aver paura di spaventare…..insieme si supera anche la paura…….vi racconto una parte del mio vissuto che mi fa rendere conto di quanto sia strano il destino…….
Correva l’anno 2014 (anno di merda), ad aprile vado al funerale di una ragazza, con la quale scambiavo due chiacchiere fuori da scuola mamma di un compagno di mio figlio, tumore al seno, il giorno dopo porto mio figlio a una festa di compleanno, parlando con la mamma della festeggiata (compagna delle elementari di mio figlio), mia amica le dico del funerale e lei mi dice del nodulo al seno che le hanno trovato e che già la senologa le ha detto essere con alte probabilità maligno, si opera fa chemio ecc ecc a dicembre lei ancora sotto cure, ci ritroviamo insieme al funerale di un altra mamma che conoscevamo entrambe…..indovinate anche lei tumore al seno……piangevamo come due fontane…..per la nostra amica che non c’era più, io per la paura di perdere anche lei e lei beh….lo sappiamo tutte…..dopo qualche anno ci siamo perse di vista, ci siamo sentite comunque sempre occasionalmente….
Lei lavora come capo sala nell’ospedale dove mi sono operata, ci sentiamo a marzo quando inizio a fare gli accertamenti, intanto lei a 11 anni dall’esordio dalla malattia, mi dice che deve fare altri controlli per delle captazioni, il giorno della mia operazione, lei è al lavoro, passa a trovarmi, a tranquillizzarmi, sulla mia operazione che ha parlato con il chirurgo ecc….per poi dirmi che ahimè lo stronzo dopo 11 anni è tornato, ha metastasi, ci siamo abbracciate e sostenute a vicenda, come stiamo facendo tuttora ci aggiorniamo, le chiedo, mi informo, cerco di starle vicino come 11 anni fa….non possiamo nasconderci da ciò che ci sta attorno
Questo blog è lo spaccato di quello che si vive nella realtà, possiamo sostenerci, ascoltarci, ed è normale aver paura, avere attimi di cedimento alle brutte notizie ed è bello gioire delle buone notizie, la mia amica era lì a rassicurarmi dopo che la mattina stessa aveva saputo che doveva ripartire con la chemio, io per quanto possibile l’ho sostenuta con quel tarlo che è comunque ancora lì nascosto nella mia testa ma che mi ricorda che dopo 11 anni…….
Fra76 Fiduciaria
Patri70:
Cate86:
come se chi è metastatico debba limitarsi nello scrivere x non sconvolgere i già fragili equilibri di chi sta attraversando la malattia x non spaventare nessuno. Ma allora quale sarebbe il senso di questo blog se bisogna solo incoraggiare i meno "gravi"? Solo dare e non ricevere?Allora si dovrebbe chiamare "Ragazze fuori di seno non metastatico".. Io ci tengo a sapere come stanno le persone di questo blog, tutte..come procedono, come si sentono..ci terrei a saperlo anke di te, di Seli, di Sole, di DarkElena, di Ily..di tutte..cercando di rimanere lucida sul fatto che non solo qui ma nella vita in generale non possiamo paragonare quello che succede a una/o con quello che

Condivido pienamente!
Quante volte ogni giorno dovremmo allora chiudere gli occhi per non vedere quello che ci spaventa,che non vorremmo mai che ci accadesse.
Girarsi dall'altra parte non ci allontana la possibilità che capiti anche a noi.
Rimanere accanto,esserci,ascoltarsi,condividere aiuta a sostenere il peso della malattia insieme,e ad alimentare ogni giorno la speranza.
Sempre insieme Robe

Condivido le vostre parole ❤️
Ale_76
Adsc3:
Ale_76
Condivido assolutamente . indipendentemente dalle storie ognuno deve poter raccontare , perché la condivisione pur se in un certo per alcune cose può far pensare , dall altra si può donare speranza . Qui sul blog c e tanto da imparare e parlo nel senso umano .
Io quando leggo storie delle lung survivor ad esempio mi infondono tanta speranza . nonostante tutto ho tanta fiducia nella medicina e so che oggi più di ieri c è tanto per fortuna e spero quanto prima che i nuovi studi diano spazio a tutti . 🌈🌈🌈🌈🌈🌈

Cara Adsc3 è verissimo, al di là delle informazioni prettamente mediche c'è tanto da imparare sul lato umano.
Ognuna con le proprie fragilità e con le proprie peculiarità può dare qualcosa al gruppo.
Ci sarà sempre qualcuno nel blog che si sente più affine come storia, come momento o come carattere a qualcun'altra e sentirsi capite e non sole, da una grande forza.
È vero anche che spesso nella vita, soprattutto noi donne tendiamo a non parlare delle nostre paure o preoccupazioni con i nostri cari per preservarli.
Figuriamoci in caso di una malattia e di cure cosi forti e invalidanti.
Qui non dobbiamo preservare nessuno.
Chi ha bisogno deve scrivere e raccogliere tutti i messaggi di affetto e stima che arrivano per ricaricarsi.🔋🔋
Ale_76
formica:
Ale_76
Ricambio di

Ale_76
Anna76:
Hai ragione Cate86, tutti devono sentirsi libere di poter esprimere e raccontare le loro emozioni e le loro storie senza aver paura di spaventare…..insieme si supera anche la paura…….vi racconto una parte del mio vissuto che mi fa rendere conto di quanto sia strano il destino…….
Correva l’anno 2014 (anno di merda), ad aprile vado al funerale di una ragazza, con la quale scambiavo due chiacchiere fuori da scuola mamma di un compagno di mio figlio, tumore al seno, il giorno dopo porto mio figlio a una festa di compleanno, parlando con la mamma della festeggiata (compagna delle elementari di mio figlio), mia amica le dico del funerale e lei mi dice del nodulo al seno che le hanno trovato e che già la senologa le ha detto essere con alte probabilità maligno, si opera fa chemio ecc ecc a dicembre lei ancora sotto cure, ci ritroviamo insieme al funerale di un altra mamma che conoscevamo entrambe…..indovinate anche lei tumore al seno……piangevamo come due fontane…..per la nostra amica che non c’era più, io per la paura di perdere anche lei e lei beh….lo sappiamo tutte…..dopo qualche anno ci siamo perse di vista, ci siamo sentite comunque sempre occasionalmente….
Lei lavora come capo sala nell’ospedale dove mi sono operata, ci sentiamo a marzo quando inizio a fare gli accertamenti, intanto lei a 11 anni dall’esordio dalla malattia, mi dice che deve fare altri controlli per delle captazioni, il giorno della mia operazione, lei è al lavoro, passa a trovarmi, a tranquillizzarmi, sulla mia operazione che ha parlato con il chirurgo ecc….per poi dirmi che ahimè lo stronzo dopo 11 anni è tornato, ha metastasi, ci siamo abbracciate e sostenute a vicenda, come stiamo facendo tuttora ci aggiorniamo, le chiedo, mi informo, cerco di starle vicino come 11 anni fa….non possiamo nasconderci da ciò che ci sta attorno
Questo blog è lo spaccato di quello che si vive nella realtà, possiamo sostenerci, ascoltarci, ed è normale aver paura, avere attimi di cedimento alle brutte notizie ed è bello gioire delle buone notizie, la mia amica era lì a rassicurarmi dopo che la mattina stessa aveva saputo che doveva ripartire con la chemio, io per quanto possibile l’ho sostenuta con quel tarlo che è comunque ancora lì nascosto nella mia testa ma che mi ricorda che dopo 11 anni…….

Anna76 che storia
Mar fiduciaria

Oggi ho letto poco… perciò vi lascio la mia
Buonanotte a tutti
❤️❤️❤️🫂🫂🫂

Contro indifferenza
Basta guerre, basta sopraffazioni, basta antiscienza

Mamyblue
Robe68:
Chi metastatica non è può avere timore che la malattia progredisca, e ovviamente lo esprime. E chi metastatico lo è ha un carico che non si può condividere. E che forse non sarebbe neanche opportuno condividere. Ma che è una ferita aperta.

In altri blog le conversazioni sono divise in sezioni diverse per argomento: c'è il gruppo chemio, il gruppo terapia ormonale, il gruppo metastatico, il gruppo linfonodi.....qui siamo tutte insieme come un'unica famiglia e, almeno a me, piace di più. Chi metastatica non è spera che la malattia non progredisca, ma anche chi è metastatica spera la stessa cosa, spera di rimanere stabile. Io penso che si possa e che si debba condividerlo. Forse non sapremo sempre trovare le parole migliori per rispondere, ma ci siamo per ascoltare
Mamyblue
Robe68:
Ho capito che il contatto con chi ha malattia avanzata è difficile e fastidioso. Perché si ha voglia di buone notizie. E l'interazione con chi della malattia non potrà liberarsi mai è un pensiero che non si vuole avere.

Non è così, almeno per me e penso per molte di noi, e non deve essere così. Capisco quello che dici, mi capitava la stessa cosa quando andavo in giro con mio figlio, ancora piccoletto, in carrozzina. Capivo che il vedere un bambino che non poteva camminare era qualcosa che a molti creava disagio, che li interrogava sul fatto che la vita non è sempre quella del Mulino Bianco, in cui tutto va bene. Ma così è e deve essere. La vita è questa in cui c'è la salute e la malattia, la miseria e la ricchezza, le buone notizie e quelle non buone e questa è la realtà con cui dobbiamo imparare a fare i conti e dalla quale sarebbe sciocco cercare di evadere.
Annina Fiduciaria
Buonanotte a tutti 💗🐻
Ale_76
Mamyblue:
Non è così, almeno per me e penso per molte di noi, e non deve essere così. Capisco quello che dici, mi capitava la stessa cosa quando andavo in giro con mio figlio, ancora piccoletto, in carrozzina. Capivo che il vedere un bambino che non poteva camminare era qualcosa che a molti creava disagio, che li interrogava sul fatto che la vita non è sempre quella del Mulino Bianco, in cui tutto va bene. Ma così è e deve essere. La vita è questa in cui c'è la salute e la malattia, la miseria e la ricchezza, le buone notizie e quelle non buone e questa è la realtà con cui dobbiamo imparare a fare i conti e dalla quale sarebbe sciocco cercare di evadere.

Cara Mamy non sapevo che hai un figlio in carrozzina, probabilmente ne hai già parlato in passato qui sul gruppo.
Quanti anni ha ora? Posso chiederti, se non sono indiscreta che problemi ha?
Capisco in parte gli sguardi che dici.
Io me li sento addosso ogni volta che parlo in pubblico gesticolando con mio fratello che è sordo e che ha un tono di voce "particolare".
Quando era piccolo ci soffriva di più, ora che è un adulto fortunatamente se ne frega e parla senza nascondersi.
Con una carrozzina immagino che la cosa è ancora più evidente.
E immagino che succeda anche a molte di voi RFS che avete perso i capelli.
Ma chissene frega del loro disagio. Giusto?
- Modificato da Ale_76
Franc.64

Ci sono!

Buonanotte Rfs, caregivers e dottor Catania!💚

🌈no alla guerra, no alle guerrei🌈

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