Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Giuli@
Giuli@

@ dott. Catania
Esame macroscopico
Tipo di campione: quadrantectomia supero-esterna sinistra, orientata con filo di repere. Losanga cutanea 30*7 mm. Parenchima 50*38*20 mm. Inviata a fresco per valutazione intraoperatoria dei margini chirurgici
Altri campioni inviati separatamente:
- linfonodo sentinella ascella sinistra: linfonodo di 10*6*5 mm. Inviato a fresco per esame intraoperatorio
- linfonodi ascella sinistra. Invio in fissativo (FTN 10%)
- allargamento margine controlaterale al capezzolo: frammento di tessuto mammario 32*28*6 mm. Invio in fissativo (FTN 10%)
Descrizione neoplasia: Neoplasia a margini mal definiti, raggiati, consistenza dura.
Dimensioni della neoplasia: dimensione maggiore 12 mm. Ulteriori dimensioni 7*12 mm
Sede della neoplasia: quadrante sipero-esterno sinistro a 15mm dal margine inferiore, a 15 mm dal margine superiore, a 20 mm dal margine verso il capezzolo, a 6 mm dal margine controlaterale al capezzolo.
Linfonodi riscontrati: n. 11 linfonodi diametro max 2 (segno diviso) 14 mm

Diagnosi
Tipo istologico: Carcinoma duttale invasivo nas
Grado istologico: Grado III
Dimensione della componente invasiva: dimensione maggiore 12mm. Ulteriori dimensioni 7*12 mm
Stadiazione patologica: pT1c - neoplasia>10mm e <=2.mm nella dimensione maggiore
PN1a - metastasi (un deposito tumorale diametro max 3.8mm senza interessamento perinodale) IN N1 linfonodo ascellare
Totale linfonodi esaminati: 11+1 (sentinella)
Stato dei margini: Margini non interessati dal carcinoma invasivo. Distanza minima microscopica del carcinoma invasivo dal margine più vicino:10 mm dal margine controlaterale al capezzolo (dopo allargamento)
Margini non interessati dal carcinoma in situ.
Invasione linfatica (piccoli vasi): presente focalmente nel parenchina peritumorale, non nei vasi dermici
Invasione venosa (grossi vasi): assente
Microcalcificazioni: non rilevate
Alterazioni patologiche associate: minime espressioni di carcinoma duttale in situ associate alla neoplasia invasiva

Recettore estrogenico 95% +++
Recettore progestinico 85% +++
Ki 67 20%

Proteina HER2 (hercept tets) 1+

Stadiazione: pT1c pN1a G3 L1 V0 R0

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Bene , anzi non benissimo.

Voglio cercare di capire perche' il suo rapporto con l'oncologo sia cosi' poco soddisfacente : per colpa dell'oncologo ? Per colpa di Giulia ? Per colpa di entrambi asserragliati su PRE-giudizi insuperabili o per colpa di un reciproco scarso livello empatico ??

Ho cercato di immaginare Giulia seduta di fronte all'oncologo che tiene in mano il suo istologico (quello allegato)


Suppongo...o no ?..... che Giulia abbia posto la domanda piu' semplice " perche' dovrei fare la chemioterapia ?"

Mi viene difficile immaginare che l'oncologo si sia sottratto a questa semplice domanda tecnica , senza alzare lo sguardo dal suo foglio pieno di parametri biologici.
Perche' la risposta e' semplice e persino tecnica. Non serve neanche un elevato grado di empatia.
cliccare per ingrandire

Sono ben altre le situazioni (in caso di ricaduta ad esempio) in cui il grado di "impermeabilita" reciproca impedisce l'accettazione della nuova situazione.


cliccare per ingrandire

Ho difficolta' a comprendere francamente perche' il suo rapporto l'abbia portata a scrivere

Giuli@:
Se faccio qui le mie domande un motivo c'è... Io sinceramente non ho capito se il problema è che certe domande qui sono off topic e forse devo farle sulla sezione oncologia di medicitalia. Perché se no mi sfugge qualcosa!

Proprio non riesco a comprendere dove sarebbe il problema.
Io ad esempio avrei preso un foglio di carta . L'avrei pasticciato (=comunicazione aumentativa) riportando uno ad uno i suoi freddi parametri biologici,
e avrei detto a Giulia (ovviamente guardandola negli occhi )

" Giulia, questo istologico ci autorizza a festeggiare perche' in ragione della sua eta' e familiarita' mi sarei aspettato un triplo negativo. E invece e' ricco di fattori prognostici favorevoli (es. ormonoresponsivita' , indice di proliferazione basso, solo uno/12 , il sentinella, presenta una micrometastasi....ecc ).
Tuttavia in ragione della sua giovane eta', ed in presenza di alcuni, pochi, fattori sfavorevoli (G3, invasione linfatica peritumorale anche se solo focale, micrometastasi anche se solo ad un linfonodo) il mio suggerimento, se fosse mia figlia, sarebbe quello di aumentare il livello precauzionale con la chemioterapia. E' una vera rottura di coglioni (direi proprio cosi') ma incrementa significativamente la soglia di sicurezza "


Chiaro, dettagliato, empatico (se fosse mia figlia).

Invece nel suo caso cosa e' accaduto esattamente ?

Sa che faccio fatica a comprendere....
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Il problema dell'onco-fertilita'
Avere un figlio dopo un tumore non e' piu' da tempo, una missione impossibile.

Cio' non significa che sia tutto semplice . Un recente studio presentato a Ginevra in occasione di un Congresso della Societa' europea di Riproduzione Umana ed embriologia ha evidenziato che dopo la malattia le probabilita' di gravidanza si riducono di oltre un terzo. In particolare lo studio ha analizzato i tumori delle donne dai 39 anni in giu' nel periodo compreso tra il 1981 e il 2012, correlandoli alle gravidanze successive. A fronte di 11.000 gravidanze attese , nel gruppo delle donne sopravvissute se ne sono avute soltanto, si fa per dire, poco piu' di 6 mila. Quasi il 40 % in meno. Il dato che sembra sconfortante invece va letto in positivo, se si tiene conto che molte di queste donne hanno scelto di non avere figli, frequentemente perche' ne avevano gia' almeno uno e anche perche' spesso scoraggiate dai loro stessi medici ( Giulia riporta " Lei di figlio ne ha gia' avuto uno !)

Per ovviare a questo problema negli ultimi anni si sono sviluppati degli approcci volti a cercare di preservare la fertilita'.

Uno di questi prevede il prelievo degli ovociti


e il successivo congelamento in attesa di terminare la chemioterapia

Accanto a questo metodo utilizzato gia' da diverso tempo nell'ultimo periodo si e' fatto uso di un altro approccio che si basa sulla somministrazione , in concomitanza con la chemioterapia, di una molecola capace di mettere a riposo le ovaie.

UN FIGLIO DOPO LA MALATTIA E' POSSIBILE !

- Modificato da salvocatania
Daniela Sicilia
Daniela Sicilia
salvocatania
dott Catania buon giorno scusi se sono rompiscatole ma lei che ha visto il mio referto io che avevo invasione vascolare peritumorale focale xche allora non mi hanno proposto la chemioterapia? ?xche ho fatto la mastectomia ?perché l oncotype mi dava come valore 9% con solo tamoxifene e 11%tamoxifene +chemioterapia. .mi scusi davvero ancora ma un po' anche io come Giulia a volte mi assalgono dubbi e mi chiedo chissà se sto facendo la terapia corretta..la prego se ha tempo risponde pure a me??grazie
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Daniela Sicilia:
ma lei che ha visto il mio referto io che avevo invasione vascolare peritumorale focale

Se rilegge tutte le mie repliche credo di averle risposto almeno una decina di volte sulla sua invasione vascolare focale cercando di spiegarle che nel suo caso, anche per via della mastectomia non aveva alcun valore prognostico . Ecco perche' non Le hanno proposto la chemioterapia

Lo sapevo che citandolo per Giulia , la sua ansia l'avrebbe riesumato ......ancora una volta.

Come facciamo a mettere d'accordo le ansie di

GIULIA preoccupata perche' le hanno proposto la chemioterapia (piu' comprensibile di certo) con le ansie di
DANIELA, preoccupata perche' non gliela hanno proposta ?
- Modificato da salvocatania
Giuli@
Giuli@
salvocatania
Buona domenica. Innanzitutto mi spiace aver risvegliato le ansie di daniela. Stai tranquilla, sei stata rassicurata più volte su questo...
Sicuramente il rapporto poco soddisfacente è causato anche da me:
- (a proposito di pregiudizi faccio fatica ad affidarmi ad un reparto di oncologia che non si preoccupa di organizzare un piano ferie in modo tale da garantire il servizio e invece no... Tutti gli oncologi in ferie ad agosto. Mi sembra giusto!
- mi preoccupa aver fiducia in un reparto che per telefono mi dice che nonostante il mio referto sia pronto da tempo non possono chiamarmi a visita perché manca ancora un dato, ma poi quando interrogo l'oncologo su questo dato aggiuntivo abbassa gli occhi visibilmente imbarazzata perché sapevamo entrambe fosse una frottola per giustificare un ritardo ingiustificabile!
- mi sento lontana anni luce (a proposito di empatia e impermeabilità) da una donna che quando le manifesto il mio desiderio di maternità mi risponde in quel modo. Ma non è finita con quella frase infelice. Ha aggiunto che iniziare il percorso per la crioconservazione causerebbe dei ritardi alle terapie e che io sono già stata operata da un bel po'... Ah ora avete fretta! Cmq per farla breve venerdì mi hanno chiamata dalla ginecologia per un appuntamento o meglio un ultimatum: o lunedì mattina o mai più. Peccato che la prossima settimana ho incastrato così tante cose: inserimento al nido/i lavori in casa da seguire, un'attività libero professionale che stavo cercando di avviare, esami pre port/ pre chemio/ scintigrafia/ fisioterapia proprio lunedì mattina (finalmente dopo un mese e mezzo). Non si fa così...c'era tutto il tempo di fare questo consulto senza accavallamenti con il resto, di fare una scelta ponderata e condivisa con mio marito. Non la farò questa visita, credo che la pma non sia il percorso per noi e mi baserò solo sulla spazzatura rastrellata su dr google. Metterò a riposo le ovaie e amen...fra 5 anni si vedrà! FESTINA LENTE!!!! (ma poi mi viene in mente perché col drenaggio ancora attaccato mi hanno programmato una visita genetica che non avevo chiesto io e la consulenza ginecologica invece no nonostante avessi chiesto sia al chirurgo che al senologo se avrei potuto avere dei figli?)

Adesso vengono i miei dubbi sull'istologico e sulla chemio:
Fermo restando che per colpa mia avevo capito che la chemio non la dovevo fare e quando l'oncologa me l'ha detto poteva crollarmi il palazzo addosso ma io non me ne sarei accorta...aggiungiamoci pure il port e direi che avevo sentito abbastanza.
Ma cmq i dubbi più grossi mi sono venuti a casa al telefono con mia sorella. Farò il suo stesso percorso terapeutico nonostante lei sia intervenuta ad uno stadio della malattia molto più avanzato! Ok va fatta la chemio per precauzione ma visto che non è esente da effetti collaterali e che il mio istologico presenta alcuni fattori prognostici positvi, 4EC più 12 di tamoxiflene sono tutti necessari? Perché mi viene da pensare che o farò troppo io o ha fatto troppo poco lei...

Sul port ho paura che non me lo tolgano così facilmente dopo la chemio ma me lo lascino (non si sa mai serva dilnuovo)l'oncologa è stata evasiva anche su questo!
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Giulia,
mi sono venuti i capelli bianchi in tutta la mia vita professionale per cercare di incrementare il livello di empatia nella comunicazione degli oncologi.

Con denunce chiare e trasparenti.
Quella piu' recente con l'articolo proprio in questo sito

https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/7084-la-scienza-il-giornalismo-e-la-politica-annunciano-la-perdita-della-verita.html

Legga , riprendendo proprio il sondaggio fatto su questo sito, le tabelle che ho riportato in una relazione a Roma a maggio, che confutavano pubblicamente
le conclusioni strombazzate a destra e a manca, dell'AIOM (Associazione oncologi italiani) secondo la quale in Italia il 78 % dei pazienti reputa SODDISFACENTE il proprio rapporto con l'oncologo.

Quindi comprendo bene il suo sfogo !

- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Giuli@:
Ok va fatta la chemio per precauzione ma visto che non è esente da effetti collaterali e che il mio istologico presenta alcuni fattori prognostici positvi, 4EC più 12 di tamoxiflene sono tutti necessari? Perché mi viene da pensare che o farò troppo io o ha fatto troppo poco lei...

Chiederemo un approfondimento al dr. Barbieri .
Daniela Sicilia
Daniela Sicilia

Ciao a tutte..domanda stupida ma voi fate il colore ai capelli??oggi ho visto qualche capello bianco e vorrei optare x tinta in erboristeria e mi chiedo se sono davvero senza sostanze tossiche??qualcuna di voi sa consigliarmi??Lory Luigia...??ci siete? ?

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
salvocatania:
#12.670 Scritto: 03-09-2017 18:56

Daniela Sicilia:
Ciao a tutte..domanda stupida ma voi fate il colore ai capelli??

Eccellente domanda che puo' interessare tutti, maschi compresi ! (io non ho mai usato tinture per I capelli)

Prima di perdere i capelli parlate con il medico per sapere se ne sarete soggetti; in caso affermativo tagliate i capelli corti o rasateli, in questo modo si ha l'impressione di controllare meglio la caduta. Spesso, in questo modo, la caduta dei capelli è più facile da gestire. Se vi rasate la testa, usate un rasoio elettrico e non una lametta.

Se avete intenzione di comprarvi una parrucca, fatelo quando ancora avete i capelli: la parrucca andrebbe scelta prima dell'inizio della chemioterapia, in questo modo potrete abbinarla al colore e alla pettinatura dei vostri capelli naturali. Potreste anche portarla dal parrucchiere che è in grado di pettinarla per farla assomigliare ancor di più ai vostri capelli naturali. Accertatevi di scegliere una parrucca che sia comoda e non faccia male al cuoio capelluto.

Lavatevi i capelli con uno shampoo delicato, ad esempio uno shampoo per neonati. Asciugatevi i capelli battendo leggermente sulla testa (senza strofinare) con un asciugamano morbido.

Non ricorrete a pratiche che possano danneggiare ulteriormente il cuoio capelluto, ad esempio:
·piastre per lisciare o arricciare i capelli,
·spazzole e bigodini,
·phon,
·elastici e mollette,
·lacche,
·tinte,
·permanente o prodotti chimici per lisciare i capelli.

Quando i capelli sono caduti proteggete il cuoio capelluto: potrebbe farvi male durante e dopo la caduta dei capelli. Proteggetelo indossando un cappello od un foulard quando uscite all'aria aperta e cercate di evitare i luoghi molto caldi o molto freddi. Ad esempio evitate di esporvi al sole per abbronzarvi e di stare troppo all'aperto al sole o all'aria fredda. Applicate sempre una crema solare, con filtro parziale o totale, per proteggere il cuoio capelluto.

State al caldo, potreste avere più freddo una volta persi i capelli.

Dormite su una federa di raso, che crea meno attrito rispetto al cotone.

Manifestate apertamente delle vostre emozioni, molte persone provano rabbia, depressione o disagio quando i capelli cadono in seguito a chemioterapia. Se siete molto turbati o preoccupati, potreste sentire la necessità di parlare di queste emozioni con un medico, un famigliare, un caro o amico o con qualcuno che ha già perso i capelli a causa della chemioterapia.

Lascio alle esperte il tema delle tinture e poi faremo qualche precisazione sulla loro eventuale pericolosita'




Altri consigli sulla caduta dei capelli da pag.
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-460.html#msg14235
- Modificato da salvocatania
Daniela Sicilia
Daniela Sicilia

[b]salvocatania
era una domanda stupida ok..grazie x il suo umorismo..

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Daniela Sicilia:
era una domanda stupida ok..grazie x il suo umorismo

Guardi che ho scritto eccellente domanda e non stupida e non scherzavo affatto.

Anzi viene a proposito per donne come Giulia che si appresta a fare la chemioterapia e senz'altro quelle piu' navigate del forum sapranno dare consigli preziosi.

Io, e il dr. Barbieri, in conclusione potremmo aggiornarvi sulla pericolosita' eventuale delle tinte con gli studi piu' recenti.
Giuli@
Giuli@

A proposito di capelli che cadono, a me l'oncologa ha detto che cadranno... Se ha fatto valutazioni prima di sentenziare io non ne ho idea...
Comunque volevo chiedere questi caschetti refrigerati come si procurano? Costi? È previsto un rimborso? O si può detrarre?

Come funziona per il contributo per la parrucca?

Comunque grazie dott. Catania per aver girato il mio quesito al dr. Barbieri...

Ex utente
Ex utente

Ciao Giuli@

Io ho provato il caschetto refrigerante ma a me ha dato fastidio mi veniva mal di testa
il freddo mi dava fastidio per cui dopo la prima volta ho lasciato perdere
Ha ragione il Dr.Catania è importante scegliere la parrucca quando ancora hai i tuoi capelli affinché il colore sia il più simile al tuo. Non ti so dire niente per quanto riguarda il contributo . Io l'ho acquistata facendo fare qualche meches perché fosse più simile alla mia acconciatura.

Didi

- Modificato da Ex utente
Ex utente
Ex utente

Daniela Sicilia

Io per quanto riguarda il colore ho aspettato il via dell'oncologa, mi aveva detto di aspettare una crescita di almeno4-5 cm

Appena è arrivato il momento sono andata dalla parrucchiera, che soddisfazione rivedermi quasi come prima
Sembra una sciocchezza ma rivedersi quasi come prima ti fa sentire meno ammalata
Almeno questa è stata la mia sensazione

Un'altra cosa che ha citato il Dr. Catania, quando i capelli non ci sono più è importante dormire su di una federa che sia liscia e non faccia attrito
Io ne ho acquistate due per il cambio in cotone pelle d'uovo che è morbidissima e ti permette di muoverti e non sentire fastidio
E non è affatto una domanda stupida, tutte le domande quando si deve affrontare qualcosa di nuovo sono importanti, non avere perplessità se hai bisogno di chiedere
fallo tranquillamente

Un abbraccio
Didi

- Modificato da Ex utente

Rispondi