Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Aurora perché ti rovini la vita con la paura di metastasi nei controlli ? Chi lo dice che dai controlli salteranno fuori metastasi........ma quando mai ! I controlli servono a chiarire se c'è o non c'è qualcosa che non va in modo da potersi curare in tempo e meno male che ci controlliamo. Comunque sei una ragazza in gamba e non farti dominare dalla paura che ti rovina la vita per niente in questo momento.
E poi ascoltami : le metastasi si controllano, si curano e si vive in modo NORMALE
Lori

Princesse aurora
Princesse aurora

I buongiorno a tutti grazie a tutti .pietroppo io sono una ragazza troppo ansiosa e al solo pensiero che oggi mamma dovrà fare le ecografia ed io sto qui chiusa in un negozio mi fa stare ancora
Più male

Onde
Onde
Francesca fiduciaria
Ciao Francesca e ciao tutte e tutti.
Una settimana fa oggi, nasceva Alessandro... inutile dirvi che ancora non è a casa con noi
Sta un po' meglio ma è ancora nella fase acuta, ci vorrà un po' di tempo e lo so, dobbiamo avere pazienza, ma ogni gg tornare a casa senza di lui è una sofferenza.
Nel frattempo devo anche pensare alle mie nuove cure... venerdì ripeterò la RM... dott Catania che cosa devo aspettarmi?! E poi port e poi terapia mirata... insomma mai una gioia

Un abbraccio a tutte
Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Aurora non preoccuparti di noi tu fai bene a raccontare le tue ansie e l tue paure speriamo solo che sfogarti con noi ti possa aiutare. sai cosa facciamo....aspettiamo con te l'esito dei controlli di mamma, raccontaci tutto e abbi FIDUCIA ! un abbraccio

Onde tesoro immagino la tua sofferenza quando torni a casa senza Alessandro però lui è al sicuro e tu approfitta per riposare e riprendere le tue energie. Siamo vicine a te e ti pensiamo con affetto

Lori

Luigia
Luigia

@Patty
"Davvero originale dovrà essere stata la mostra sui reggiseni, evento altamente catalizzatore, credo, di tutto il simbolismo e il mondo emozionale connessi all' essere donna di cui l' immagine più rappresentativa è Forse proprio il seno. Capisco bene che ti sei emozionata fino a piangere. Noi purtroppo nel nostro percorso di malattia siamo prioritariamente focalizzate sull' aspetto di cura perché ovviamente temiamo che l' andare avanti della malattia possa mettere a repentaglio ls nostra vita. Rifletto sprsso su questa cosa e cioè che un po' tutte è come se avessimo "congelato, ibernato" , diciamo così, il significato simbolico del nostro seno vidto come elemento maggiormente rappresentativo della femminilità."


Cara Patty, sarà l'età, ma io vedo la questione in modo un po' diverso e vorrei offrirti il mio punto di vista. La deformazione del mio seno sinistro (anch'io ho avuto solo una quadrantectomia allargata purtoppo al quadrante esterno inferiore) non l'ho mai voluta sistemare (aggiungere protesi o altri interventi plastici) perchè nella mia storia/vita l'aspetto estetico è sempre stato sempre importante ma sicuramente NON centrale, ma non è stata neanche una decisione presa obtorto collo perchè "la barca stava affondando", anzi, è stata forse la condizione che mi ha permesso di considereare cosa è più importante per me come "essere". Ho dedicato consapevolmente più attenzioni... impegno, specie dopo la malattia, ad altre dimensioni più durature del mio essere (non solo cure farmacologiche ma anche interiori). La bellezza è effimera e tutto nel tempo si trasforma perciò, forse per economia... , ho evitato di investirvi inutili energie. Capisco però che a 30 o 40 anni rapprasenti qualcosa di più che a 60 anni e oltre. Io ho un marito, anziano come me con i suoi acciacchi, tre figli adulti, libido azzerata dagli inibitori dell'aromatasi ..., le circostanze hanno necessariamente mutato il nostro rapporto (forse in meglio).
Ogni accadimento porta con sè cambiamenti e opportunità... sta a noi decidere su cosa focalizzarci e considerare. Per alcune mie cooetanee, nelle mie condizioni, è stato comunque importante farsi "sistemare" perchè per loro era prioritario.
Per me invece avere la testimonianza tangibile di ciò che mi era accaduto è sempre stato un monito, un ricordarmi che tutto passa, si trasforma ed è giusto che sia così. E' il segno di una svolta che, dopo tutto il dolore, mi rende fiera. Ovviamente questa è la mia rielaborazione a dieci anni dall'intervento ed è avvenuta per gradi, ma mai mi sono sentita "menomata". Ti dirò che anche quest'ultima esperienza della caduta e dell'ematoma non mi farà tornare alla "normalità"(ma che cos'è la "normalità"? Fare la vita di sempre? La staticità non esiste nel creato). Mi approccerò alla mia vita (che è sempre stata normalmente mutevole e speciale come quella di tutti...) arricchita anche di questo.
Un abbraccione cara Patty e scusa se il mio scritto è un po' disorganico, ma ti scrivo tra una misurazione della pressione e il prelievo sanguigno, la pulizia della stanza, la visita dei medici...
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Onde

Sta un po' meglio

Sono contenta per te e nello stesso tempo ti dico che hai non una ma mille ragioni quando dici mai una gioia?

Adesso devi pensare alle tue cure e vedrai che le gioie arriveranno, io te lo auguro con tutto il cuore
Didi
Luigia
Luigia

Cara Onde, ti abbraccio forte forte per cercare di infonderti un po' di forza che ti consenta di fare ciò che va fatto per la tua salute e il piccolo Alessandro.
Non dire però MAI una gioia. La gioia della nascita del tuo bimbo, che mi sa di miracolo, è capace di rendere liete le mie giornate e darmi fiducia...
Concentrati sulla bellezza di questa giovane vita che non vede l'ora di stare tra le tue braccia e coccolalo col pensiero... lui lo percepirà.
Ti allego questa poesia che ho postato più volte ed è stata per me un toccasana nel momento del bisogno:
IL SALUTO DELL'ALBA

Osserva il giorno che nasce.
E' un giorno di vita,
vita verace della tua vita.
Nel breve suo corso s'addensa
la diversità, la realtà del tuo esistere:
la felicità di crescere,
la gloria di agire,
lo splendore della bellezza.
Ieri, lo vedi,
è un giorno già spento.
Domani è ancora soltanto visione.
Ma l'oggi ben vissuto
tramuta l'ieri in un sogno felice,
il domani in speranza sorgente.
Abbi cura, dunque,
del giorno che nasce:
è questo il saluto dell'Alba.
(dal "Sanscrito")

Spero che dia anche a te fiducia e speranza...
TVB grande giovane donna. Ti ammiro tantissimo
Un bacione
Luigia

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salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo


Onde:
dott Catania che cosa devo aspettarmi?! E poi port e poi terapia mirata... insomma mai una gioia

Non si aspetti da me che possa dirle frasi di rito scontate al suo grido di dolore "perche' sempre a me ?" con frasi banali del tipo

1) " e' una PROVA . Non ci credo piu' che sia in gioco la

2) " Coraggio ! " .
Coraggio ? Ho imparato da tempo a non usare piu' questo termine perche' quando piove sempre sul bagnato il bonus del coraggio si esaurisce presto.
Per tale ragione ho inventato il 'fuori di Seno ", perche' per sopportare tanto dolore non basta il coraggio e la determinazione e soprattutto la razionalita'. Bisogna metterci un pizzico di follia per essere in grado, anche contro ogni evidenza avversa a continuare a sperare sempre.

Ho una raccolta di voci bibliografiche, ma anche di esperienze personali, di guarigioni impensabili imprevedibili inspiegabili non solo in fase metastatica ma persino in fase terminale.
E tutte avevano in comune la SPERANZA mai accantonata...e quel pizzico di follia che la mantiene.
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/4700-dare-sempre-speranza-i-fattori-predittivi-sono-una-mera-informazione-non-una-condanna.html

Io, ONDE, scommetto su di Lei avendola conosciuta. Lei e' un animale RESILIENTE.
Resiliente e tanto FUORI di SENO ! Per questo scommetto su di Lei e sulla sua famiglia di guerrieri resilienti.
cliccare per ingrandire

3) Se scommetto su di Lei resiliente e un po' pazzerella nel senso appropriato, vuol dire che ho esperienza di casi come il suo . Non casi isolati, non casi spiegabili per l'intervento di miracoli ma semplicemente perche' quando piove sempre sul bagnato c'e' sempre la speranza irrazionale e allo stesso tempo la certezza che ci sia il sole sopra le nuvole.





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salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Gli esempi di Onde e Luigia... incoraggiano anche me a non mollare MAI sulla nuova strada intrapresa da un anno dal blog.

Sono stato criticato un anno fa per avere dato una svolta differente al blog, persino in barba alla psicologia classica .

La svolta perche' il blog nella parte emersa era diventato un luogo quasi deserto di "pillole di saggezza', in un linguaggio rigorosamente , mentre nella parte sommersa si consumavano i drammi che (bel risultato !) da un po' di tempo vengono pubblicamente (*) condivisi.

Resto aperto a qualsiasi critica e il Convegno ne offre tutte le opportunita'.

(*) e non a caso sono sparite dal forum frasi del tipo (agosto 2016) " visto il clima .....mi eclisso per un po' "

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Luigia

Io ho un altro concetto della normalità
Per me è stato fondamentale quando chiesi al Dr Catania dopo l'intervento e tutte le terapie intercorse "che ne sarà della mia vita ora?'
La sua risposta fu "una vita Normale disturbata solo dai controlli"
Io che mi sentivo ancora ammalata e lo vedevo anche negli sguardi delle persone che mi conoscevano, quella parola fu fondamentale per risalire la china, mi aggrappai disperatamente a quella parola che per me aveva il significato di poter godere ancora di tutto ciò che mi era stato tolto con animo più sereno. La normalità non è staticità se la si vive con allegria, voglia nuovamente di guardarsi allo specchio e vedere che l'immagine riflessa è quella di una donna che ama il proprio viso, il proprio corpo, con le sue cicatrici e con la voglia di apparire come prima
Io adesso sono normale mi vedo e mi sento normale e questa normalità per me vuole dire serenità e felicità
Sto partendo per vedere alcuni posti della Toscana e dell'Umbria che non avevo ancora visto poi vi racconterò
Che bella la normalità

Ciao a tutte/tutti
Didi
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Luigia:
Ti dirò che anche quest'ultima esperienza della caduta e dell'ematoma non mi farà tornare alla "normalità"(ma che cos'è la "normalità"?

Concordo persino nelle virgole.
Quando parlo di vita NORMALE, intendo semplicemente riprendersi in mano la vita , paralizzata dagli eventi scioccanti ..
Riprendersi la vita...non vuol dire mai ...la vita di prima. come ho scritto a chiare lettere nel blog sulle RFS

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/6986-blogterapia-ragazze-fuoridiseno-rfs-bilancio-al-sesto-anniversario.html
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salvocatania

La vita di prima con la consapevolezza del valore aggiunto dalla malattia

Didi
Luigia
Luigia

Cara Didi, forse mi sono espressa male e forse ho inteso in modo improprio il tuo pensiero in cui ravvisavo "una vita come prima". Per questo parlavo di staticità mentre la vita è sempre dinamica e ci presenta accadimenti che vanno accettati, indagati e ...trasformati: questa è la sfida.
Questo è il valore aggiunto del forum... consente di far chiarezza dentro di sè, attraverso il confronto, e consolidare, cambiare, trasformare il proprio punto di vista arricchendolo con quello delle compagne di viaggio.
Un abbraccione
Luigia

Luigia
Luigia

Cara Lori, sorella del cuore,
Grazie per la poesia di suor Teresa.

Ho ritrovato quella che ti volevo inviare (in qualche modo, con parole diverse dice le stesse cose...relativamente allo sguardo sulla realtà)

Il doppio sguardo

Quante volte si è detto
Il mondo deperisce.
Quante volte si è detto
Il mondo fa naufragio.
Dovremmo misurare meglio
le parole: ché il mondo
deperisce eppure ingrassa.;
e mentre naufraga galleggia.
È questa la fatica
a cui siamo vocati: sostenere
un doppio sguardo, capace
di fissare in faccia la rovina
e assieme la lamina di sole
che accende ogni mattina.
Franco Marcoaldi

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Qui da sempre parliamo di paura CON o SENZA oggetto.



La malattia e' una cassa di risonanza anche delle paure preesistenti. Come lo e' la societa' che ci circonda a partire dai MEDIA cliccare sull'immagine per ingrandire

responsabili non so quanto consapevolmente del diffuso

Good News Is No News !



Cosi' se accendiamo la televisione , Internet, apriamo un giornale assistiamo ad un festival di
con edizioni straordinarie ( ESCLUSIVO !!!) di
Molte sono le ragioni che spiegano il perche' di tanto successo, forse perche' si riferiscono quei racconti a pezzi della nostra vita ?
O forse perche' riguardano le piu' remote paure della nostra vita ?

E quindi paure legate ai frequenti episodi di violenza (stupri in particolare per le donne), crisi economica (perdita del lavoro in particolare per gli uomini).

Avremmo bisogno di essere rassicurati tutti...ed invece i media ci bombardano di nuove e piu' crude

Non potevo per tale ragione non segnalarvi una rivoluzionaria (invertire la tendenza) iniziativa del Corriere della Sera , voluta fortissimamente dal suo Direttore, con un inserto che viene pubblicato ogni martedi' (quindi anche domani) dal titolo

cliccare per ingrandire





- Modificato da salvocatania

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