Lasciarsi dopo 8 anni

Salve vi scrivo perché dopo quasi 8 anni ho deciso di lasciare la mia fidanzata e la sua reazione a ciò mi ha letteralmente sconvolto.
Il motivo per cui ho deciso di lasciarla è stato il fatto che lei mi ha messo davanti ad una scelta: o lei o la recitazione. Mi spiego meglio: avevo iniziato con il teatro, poi facendo qualche corso di cinema e riscuotendo un discreto successo avevo deciso di farmi seguire da un agente. La mia rimane pur solo una passione in quanto un lavoro bello e sicuro lo ho già.
Lei non vuole passare la sua vita con un attore e così mi ha messo davanti a questa scelta.
Io preso soprattutto dalla rabbia, le ho mandato un mess dicendole che tra lei e la recitazione sceglievo sicuramente lei ma visti i presupposti non intendevo portare avanti la relazione; poi l'ho bloccata su Facebook e su whatsapp.
A questo punto lei non ha né risposto al mio messaggio né fatto nulla per farmi cambiare idea, ha preso atto della cosa ed ha soltanto cancellato tutte le nostre foto da Facebook.
Qualche giorno dopo mi ha chiesto se le mettevo le chiavi di casa sua (dove convivevamo il fine settimana) sulla cassetta della posta.
Ora io mi chiedo: può una persona dopo 8 anni essere lasciata e non fare nulla per cercare di recuperare e prenderne solamente atto?
Io sono sempre più pentito della scelta fatta ma sono ancora frenato vedendo questa sua reazione così fredda.
Io ho 30 anni e lei 27.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Probabilmente ha avuto modo di conoscere un lato della sua ex che ancora non conosceva. E forse questo le sta causando crisi di coscienza per la decisione presa.

>>> Ora io mi chiedo: può una persona dopo 8 anni essere lasciata e non fare nulla per cercare di recuperare e prenderne solamente atto?
>>>

Questa è la domanda sbagliata, ho paura. La vera domanda che probabilmente si sta facendo è: riuscirò a far sì che mi voglia di nuovo *e* che mi lasci continuare a fare l'attore?

Mi sbaglio?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per La sua celere risposta.

Diciamo che il rinunciare a fare l'attore (anzi a provare a farlo) non mi crea così tanti problemi da voler tornare con lei solo a questa condizione ne sono convinto ora come ne ero convinto mentre la lasciavo.
La cosa che più mi turbava era l'essere stato messo difronte ad una scelta del genere anche se forse ora capisco che per lei era una cosa molto destabilizzante.
I miei attuali dubbi reali sono: tutto l'amore che diceva di provare per me esiste realmente? Può una persona innamorata assistere inerme alla perdita del proprio fidanzato? Essere così razionale da non fare nulla?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La rabbia é solitamente figlia della paura.

La reazione di rabbia, di chiusura lapidaria ed immediata della sua ragazza sembra far presagire quote importanti di paura.

Paura di perderla..
Paura che lei possa avere successo...
Paura del confronto...
Paura che le donne le corrano dietro, come spesso accade agli attori...e così via.

Solitamente dopo tanto tempo non si chiude così, sembra più un gesto dimostrativo, così come bloccarsi su wa e su fb.

Il vostro rapporto andava bene prima di adesso?
Era saldo?
Empatico?
Adulto?
C'era un buon dialogo?
Una buona vita sessuale?
Sociale?

Legga queste lettura sulle dinamiche dell'abbandono ai tempi di internet.



https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5338-il-congedo-amoroso-ai-tempi-di-internet-esiste-il-bon-ton-dell-abbandono.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> I miei attuali dubbi reali sono: tutto l'amore che diceva di provare per me esiste realmente?
>>>

Infatti anch'io mi farei la stessa domanda.

Ma soprattutto: una persona che dice di amarci, ha il diritto di chiederci di rinunciare a un nostro sogno professionale?

Lei forse ora si sta raccontando che tutto sommato rinunciare a fare l'attore potrebbe anche provare a farlo. Ma solo perché sta vedendo che l'altra è più determinata di lei e non la chiama più.

Quindi probabilmente tutto si riduce a questo: è più forte l'amor proprio che le dice di continuare a seguire il suo sogno professionale, o è più forte il bisogno di essere amati?
[#5]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa per la risposta.

Sì il rapporto andava bene, saldo, empatico, c'era buon dialogo e buona vita sociale e sessuale.

Ovviamente, come in tutti i rapporti ogni tanto si litigava ma mai nulla di troppo grave..

Addirittura, nell'affrontare l'argomento che ha poi portato alla rottura, abbiamo affrontato anche l'argomento convivenza a tempo pieno, lei si aspettava, dopo avermi dato le chiavi di casa sua, che le avessi chiesto di andare a convivere. Io Le ho risposto, trovandola concorde,, che avrei preferito convivere in una casa nostra di proprietà per l'acquisto della quale avrei aspettato che la mia situazione si stabilizzasse (come lo è ora).

Spero che sia come dice Lei paura e non menefreghismo (credo che sia uno dei pochi casi dove chi viene lasciato sia indifferente verso l'altro sin da subito). Ora prima di fare qualsiasi cosa credo che aspetterò qualche giorno per vedere come si evolve la situazione.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore Santoncito, sul fatto se sia legittimo o meno quello che Lei mi ha chiesto me lo sono domandato anche io. Mi sono risposto che posso capire una persona che sta per tanti anni con un operaio/impiegato ecc. che fa dei progetti di vita personali e di coppia in base a questo e da un momento all'altro si ritrova un aspirante attore (seppur io ho continuato a dire a lei che per me rimarrebbe un hobby e non un futuro lavoro).

Sul fatto dell'amor proprio o dell'essere amati, credo che per inseguire un qualcosa che non si sa quello che può diventare non si buttano all'aria anni di progetti e di amore insieme.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
In amore non esistono leggi univoche, così come non ci sono letture manichee...

Immagino che, entrambi, stiate vivendo un momento di grande confusione, di dolore e di rabbia....e, se, come dice lei, il rapporto era saldo e profondo, non c'è motivo - se non la paura - di dover scegliere: amore contro realizzazione.

La vita poi, obbliga ad un'infinità di compromessi e di scelte, la rassicuri...è quello che chiede in fondo...



Si dia tempo, non esiste un "on/off" del sentimento....avrete modo di chiarire.

La lascio con una citazione che adoperò spesso nei miei scritti, mi è venuta in mente leggendo la vostra storia.

"Amare una persona è:
averla senza possederla, darle il meglio di sé senza pensare di ricevere.
Volere stare spesso con lei ma senza essere mossi dal bisogno di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei ma senza dipendere.
Aiutarla ma senza aspettare gratitudine.
Essere legati a lei, pur essendo liberi.
Essere tutt’uno con lei pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò la cosa più importante da fare è accettarla:
così com’è, senza pretendere che sia come si vorrebbe"

Omar Falworth
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> credo che per inseguire un qualcosa che non si sa quello che può diventare non si buttano all'aria anni di progetti e di amore insieme
>>>

Quello che *lei* crede non vale per tutti.

Il problema non è capire come dovrebbero essere le cose parlando in generale, ma come dovrebbero essere per lei e per voi due.

Se lei è disposto a rinunciare a fare l'attore (cosa che non sembrava così evidente in apertura, ma posso aver capito male io), allora si è già risposto da solo.

In altre parole: ogni coppia fa storia a sé, a maggior ragione ogni individuo. Difficile generalizzare.

Le dico questo, però: se ipoteticamente dovesse decidere di rinunciare a tale sogno, anche come hobby, e riappacificarsi con la sua ex, c'è il rischio che in futuro troverà il modo per farglielo scontare e colpevolizzarla, alle prime difficoltà: "E io che ho anche rinunciato ai miei sogni, per te!"

Perciò rifletta bene su ciò che vuole veramente. Se decide di smettere di fare l'attore per amore, dovrà essere una scelta convinta. Che non le dia cioè appigli per la ricerca di capri espiatori in futuro. Sarà una scelta che avrà fatto lei e quindi ogni merito o demerito potrà essere ascritto solo a lei stesso.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio entrambi per gli spunti di riflessione,

Il problema che ha scaturito la mia iniziale decisione di lasciarla non è tanto il fatto che io voglia fare per forza l'attore, ma il fatto che lei mi metta davanti ad un out out: o fai questa cosa o me.

Ed ora, quello che mi rimane difficile da capire è il suo comportamento davanti a questa mia decisione: uno si aspetta che ti chieda di desistere, di chiarire, di non lasciarla, ecc.

Invece lei è come se ne avesse preso atto e stia già cercando di cancellarmi dalla sua mente e dal suo cuore, considerando che sono 4 giorni che Le ho comunicato la mia decisione.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Utente,
quando in una coppia persiste la logica "io vinco/ tu perdi" e viceversa, il confronto diventa scontro distruttivo e disfunzionale che allontana i partner che si irrigidiscono ognuno sulla propria posizione.
Credo che in questo caso la posta in gioco non siano né le sue aspirazioni di attore né i sentimenti che vi legano nella relazione affettiva, a mio modesto avviso, la posta in gioco è il "potere" e la sua distribuzione all'interno della coppia.
Chiedere all'altro di rinunciare ad una passione come se coltivarla mettesse a rischio la "sicurezza" della relazione stessa, rivela quella paura alla quale si riferiva la dott.ssa Randone, che forse ha indotto la sua fidanzata ad imporre un ultimatum, che non è altro che una dimostrazione del potere esercitato da un partner sull'altro.
Così come la decisione di rompere la relazione da parte sua, come lei stesso riconosce, non corrisponde al suo sentire, ma al desiderio di riprendersi quel potere decisionale che temeva le venisse sottratto dal partner.
In realtà, nella relazione di coppia si vince o si perde insieme, attraverso una condivisione dei bisogni affettivi che non cede alla tentazione di possibili strumentalizzazioni finalizzate alla manipolazione dell'altro.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#11]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti Voi perché mi avete dato un'ampia visione della situazione.

L'unico dubbio che mi rimane, forse il più grande, forse quello che fa più male, è a livello psicologico questo suo comportamento in seguito alla mia decisione cosa può significare. Ovvero dopo che finisce una relazione chi viene lasciato solitamente chiede di non farlo, fa qualcosa per cambiare la situazione, ecc. Lei invece niente, come se avesse preso atto della decisione e basta. Questo mi ha fortemente destabilizzato.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Il problema che ha scaturito la mia iniziale decisione di lasciarla non è tanto il fatto che io voglia fare per forza l'attore, ma il fatto che lei mi metta davanti ad un out out: o fai questa cosa o me
>>>

Questa è probabilmente la razionalizzazione che ha escogitato, inconsapevolmente, per negare a se stesso una semplice, probabile, realtà, anzi due: 1) la sua ex non vuole assolutamente che lei faccia l'attore, forse per motivi di gelosia o altro e 2) è disposta a rompere con lei piuttosto che lasciarglielo fare.

A lei tirare le conclusioni.

>>> Questo mi ha fortemente destabilizzato
>>>

Probabilmente non era così stabile neanche prima. Nel senso che fondava tale relazione (anche) sul tacito assunto "che comunque lei c'era". Ora invece ha toccato con mano, come le dicevo ieri, che la sua ex è molto più determinata di quanto pensasse.. e questo l'ha sorpresa.

La lascio con un'impressione. Leggendo queste righe:

>>> uno si aspetta che ti chieda di desistere, di chiarire, di non lasciarla, ecc.
>>>

si prova una sensazione di compassione e tenerezza nei suoi confronti, di fragilità emotiva. Un po' come quella vignetta dei Peanuts, dove Lucy dice a Schroeder: "Fra noi è finita" - Risposta: "Ma se non è mai iniziata..".

Il caso è diverso, ma la sensazione suscitata è analoga.
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dopo
Utente
Utente
Quindi dottore secondo Lei, da quello che ho potuto capire sin dal Suo primo consulto, l'amore della mia (ex) ragazza non è così grande come io pensavo e conferma le mie impressioni, paure, insicurezze.

E questo lo possiamo assolutamente desumere dai suoi 2 comportamenti:

- il fatto che preferisca non stare con me piuttosto che lasciarmi fare l'attore o anzi, peggio ancora, correre il rischio che io lo diventi;

- prendere atto della mia decisione di terminare una relazione di 8 anni senza fare minimamente nulla per evitare ciò.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sì, direi che è così.

Quando si ama una persona si deve concederle fiducia. E ciò vale anche nelle scelte professionali o pseudo tali. Altrimenti non è amore, è possesso, è sentimento di proprietà. Un'altra cosa, insomma.

Capirei se si fosse messo in mente di fare il gigolò. Ma quella di attore è una professione/hobby perfettamente degna e legittima.
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Utente
Utente
Oggi le ho mandato un messaggio per dirle che volevo parlarle.

Lei mi ha risposto di no e che sinceramente non c'è più niente da dire.

Cosa significa? Cosa devo fare? Sono sempre più scioccato!
[#16]
dopo
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Utente
Visto che il consulto è molto seguito e ci sono degli sviluppi, vi aggiorno anche per avere un Vostro prezioso parere.
Intorno al 20 ottobre visto che parlando non riuscivamo a trovare una soluzione, ci siamo rimessi insieme ma io dopo pochi giorni l'ho rilasciata perché secondo me non era più innamorata di me. Lei mi ha mandato una mail dove mi diceva che mi amava e mi aveva sempre amato ma io niente sono rimasto fermo nella mia decisione.
Dopo 2 settimane sono tornato da lei perché avevo capito che la recitazione non mi interessava più così tanto.
Lei sembrava quasi intenzionata a tornare con me, poi dopo un ennesimo litigio per una cosa futile (un commento di un ragazzo che avevo visto su una sua foto su Facebook) lei ha deciso definitivamente di chiudere e lo ha fatto tramite sms dicendomi che non vedeva attualmente un futuro con me perché la tenevo fuori dalla mia vita ed ogni volta deve entrarci in punta di piedi altrimenti litighiamo.
A chi glielo ha chiesto ha detto che è innamorata ma che le passerà (questo un mese fa).
Ci siamo incontrati per caso due volte, la prima mi ha salutato con un sorriso, la seconda invece mi ha guardato male e mi ha anche bloccato su whatsapp senza apparente motivo.
La scorsa settimana le ho chiesto di vederci ma non vuole perché dice (agli altri non a me) che non mi vuole vedere perché vuole chiudere questa storia.
Ora è passata una settimana in cui non ci sentiamo, ci siamo incrociati per caso qualche giorno fa ma non l'ho nemmeno salutata.
Non so assolutamente come interpretare il suo comportamento e vorrei un Vostro parere.