Una displasia monostotica dell'osso temporale sx

Buonasera, sono una donna di 57 anni e sono a richiedere cortesemente un consulto sulla base della risonanza magnetica eseguita a seguito di una tac (senza metodo di contrasto) in cui mi era diagnosticata una displasia monostotica dell'osso temporale sx.
Oggi ho ritirato la risonanza e la prossima settimana avrò la visita specialistica in cui mi diranno quale trattamento intraprendere. Di seguito riporto esito della risonanza effettuata senza e con metodo di contrasto: " diffuso ispessimento della tenda tentoriale sx, del margine anteriore del rivestimento della fossa cranica posteriore e, di maggiore entità ( spessore Mac di 1 cm), al di sopra della Rocca petrosa di sx ove sono apprezzabili anche componenti calcifiche, associato a nota alterazione osteostrutturale, disomogenea ma prevalentemente addensante e con spicule ossee neoformate a livello dell'osso temporale in toto omolateralmente. Tale tessuto di estende ad occupare l'antro mastoide, l' epitimpano, parzialmente il mesotimpano ed alcune collette mastoide a sx. Le altre cellette mastoidee a sx sono occupate da materiale fluido su base disventilativa. L'osso temporale sx risulta aumentato di dimensioni in toto e questo comporta anche un restringimento del condotto uditivo esterno omolaterale. Il tessuto determina lieve compressione sul parechima cerebrale temporo- basale sx in assenza di scena professionale o altre alterazioni Di segnale e giunge a lambire il seno sigmoide sx, più piccolo rispetto al controlaterale, che parrebbe pervio ma con turbolenze di flusso. Tali reperti sono in prima ipotesi riferibili a meningioma en plaque."
Rimango in attesa di un vs gentile riscontro in merito, sul trattamento da poter intraprendere.
Grazie in anticipo.
Cordiali Saluti.
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Dr. Nicola Marengo Neurochirurgo 201 17
Buongiorno,

il percorso consigliato (visita specialistica neurochirurgica) é assolutamente corretto.
Dopo aver preso visione della RM il collega potrá consigliarle precisamente quale atteggiamento terapeutico tenere nei confronti della patologia.
Non é naturalmente escludibile la necessitá di intervento benché sia impossibile fornirle maggiori dettagli senza visionare le immagini radiologiche.

Spero di esserle stato utile,

Dr. Nicola Marengo
nicolamarengo@icloud.com
AOU Cittá della Salute e della Scienza di Torino

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta. In questo periodo ho avuto modo di richiedere alcuni consulti, tutti e tre purtroppo discordanti tra loro. Trattandosi di un meningioma en plaque in cui è interessato tutto l'osso temporale, l'intervento all'osso mi è stato escluso (anche per il fatto che ci sento ancora bene), ma, data la mia età non troppo avanzata, mi è stato consigliato l'asportazione del meningioma (molle x intenderci ), che anche se attualmente non crea pressione al cervello, in un futuro potra' crescere e potrebbe portare dei danni.Non è urgente l'intervento, ma dato che prima o poi dovrò farlo, mi è stato consigliato di farli il prima possibile. La mia domanda e' : andando a toglierlo quale probabilità di recidiva avrò considerando che l'osso patologico non viene esportato? Non è Che andando a stuzzicarlo si vada ad accellerare il suo naturale processo, quindi avrò una recidiva con crescita molto piu veloce? Nel caso tolga il meningioma "molle", anche la crescita tumorale all'interno dell'osso potrebbe rallentare o cessare?
Altri pareri mi dicono di non fare assolutamente nulla al limite qualche ciclo di radoterapia. Ma quale effetto può avere la radioterapia nel tempo?
Sono confusa.
Grazie mille.