Un intervento vantaggioso rispetto alla cheratoplastica perforante perchè l'endotelio rimane

Buongiorno, vorrei chiedere una cosa a proposito della cheratoplastica lamellare nei cheratoconi: so che è un intervento vantaggioso rispetto alla cheratoplastica perforante perchè l'endotelio rimane quello del ricevente, e così il rischio di rigetto è quasi assente e si auspica quell'intervento possa durare per tutta la vita.
L'unica pecca che avrebbe è che essendoci due "pezzi" che devono compattarsi tra di loro ci possono essere problemi di interfaccia come ad esempio una non perfetta trasprenza per la formazione di neotessuto o alla doppia diffrazione che la luce subisce nel passare tra due corpi non omogenei.
Ho anche letto però che le moderne tecniche di dissezione e di slamellamento possono consentire un recupero visivo paragonabile, sia in termini di quantità che di qualità, a quello di una cheratoplastica perforante, e problemi di questo tipo si sono molto ridotti statisticamente.
Io vorrei chiedere se è davvero così, e se adesso anche con la cheratoplastica lamellare può essere possibile ottenere una qualità visiva ottimale, come se ci fosse un "pezzo" unico, e che quindi il fatto che in realtà non è così non sia influente in tal senso.
Ringrazio molto per la disponibilità.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
caro signore
la cheratoplastica lamellare è la nipote giovane della cheratoplastica perforante, soprattutto se eseguita con laser a femtonsecondi...
a presto
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