Postumi trauma cranico

Mia figlia(15 anni) in data 01.10.2009 è stata vittima di un incidente in motorino, senza perdita di coscienza ma con amnesia lacunare. Ricoverata in pronto ssoccorso è stata sottoposta a TAC risultata nella norma. E' stata dimessa il giorno seguente, ma 2 giorni dopo ha manifestato difficoltà visive ed uditive. In data 05.10.2009 è stata sottoposta ad un'altra TAC risultata nella norma, ad EEG standard e di sensibilizzazione con il seguente risultato: "Ritmo di fondo a 8 - 10 Hz di media ampiezza, dominante diffuso anteriormente, reagente con presenza di sporatdiche onde puntate, di media ampiezza localizzate nei settori anteriori dei due emisferi, più evidenti all'iperpnea, simmetrico. Non modificazioni alla stimolazione luminosa". Sono risultate nella norma anche la visita oculistica e l'esame audiometrico.
Tornata nuovamente a casa ha manifestato difficoltà m
nell'attenzione, nella concentrazione , irascibilità ed episodi di disinibizione verbale, difficoltà del sonno ed incubi notturni.
In data 17.11.2009 è stata sottoposta a RM encefalo tronco con il seguente risultato: "Non alterazioni di segnale del tronco, del cervelletto e del parachima cerebrale. Non raccolte extrasssiali. Spazi liquorali ventricolari e subaracnoidei nella norma".
Ha continuato a manifestare difficoltà di memoria, stanchezza e dfficoltà di concentrazione al punto di abbandonare la scuola.
Ad inizio dicembre abbiamo pensato di iniziare un percorso psicodiagnostico finalizzato ad approfondire le funzioni cognitive. Dopo un colloquio iniziale è stata valutata attraverso la scala WISC-R. L'esito della valutazione è stato:" ... possiamo affermare che non sussitono problematiche significative dal punto di vista cognitivo. Alcune difficoltà sno state evidenziate nello svolgimento di prove specifiche che coinvolgono concentrazione e veloctà esecutiva. ... si ritiene pertanto opportuno impostare un percorso di potenziamento finalizzato al rafforzamento delle capacità risultate carenti. Si consiglia di lavorare contemporanemante sui vissuti di ansia, incapacità e paura costruiti dopo l'incidente in modo da interrompere l'uso disfunzionale."
Ha iniziato,pertanto, da una settimana la fase di potenziamento e gli incontro con lo psicologo.
Visto il persistere dei sintomi e delle difficoltà ad oltre 2 mesi dall'incidente chiedo gentilmente di sapere se a Vostro avviso è necessario sottoporre mia figlia ad esami più specifici che non mi sono stati proposti.

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Gent.ma Dottoressa Torreggiani,
La ringrazio per la sua celere risposta. In un momento difficile come questo ogni rassicurazione è per noi molto importante, anche perchè la paura che "niente possa tornare come prima" è molto forte.
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Gent.ma Dott.ssa Torregiani,
torno a scriverLe a distanza di tempo. Avrei bisogno di conoscere sancora il suo parere su un fatto accaduto a mia figlia in questo ultimo periodo e sapere se secondo Lei può rientrare tra i sintomi della sindrone post concussiva.
Circa una settimana fa, dopo una "litigata" con le amiche mia figlia ha avuto un momento di assenza, con occhi sbarrati dove ripeteva costantamente la solita frase, leggera sudorazione ed alla fine di questo momento non ricordava cosa le fosse successo. Non sono in grado di riferirle quanto sia durato, ma la cosa certa è che non ha mai perso conoscenza. Passato questo momento la ragazza è tornata "normale" e con le amiche ha trascorso la serata in discoteca.
Mia figlia in questi mesi ha eseguito circa dieci sedute di risbilitazione dele fnzioni cognitive ed un supporto psicologico da dicembre ad oggi con sedute prima settimanali poi bisettimanali che hanno portato ad un effettivo miglioramento delle sue capacità cognitive.
La ringrazio in anticipo
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Gent.ma Dottoressa
La ringrazio per la Sua celere risposta