Inappetenza infantile causa trauma

Buongiorno, sono una mamma preoccupata per il mio bambino di 7 anni. Qualche settimana fa mentre pranzavamo ha ingerito un grosso boccone di una crocchetta di pollo che gli ha bloccato lo stomaco.Ci siamo rivolti al pronto soccorso, dove gli è stata riscontrata solo una graffiatura del cavo orale.A seguito a questo evento però, il bambino ha cominciato a rifiutarsi di mangiare,dice di avere paura, piange e il momento del pranzo/cena è per lui (e per noi)una sofferenza.Gli unici cibi che mangia sono ormai gli omogeneizzati e la purea di patate...le rare volte che riusciamo a fargli mettere in bocca qualcosa,lo mastica in continuazione,anche per 5 minuti consecutivi,talvolta senza arrivare ad ingerire e, sempre più spesso,sputando il cibo...ormai è arrivato a masticare anche l'acqua! Abbiamo cercato di convincerlo in tutti i modi che non è successo nulla, ma lui insiste a non mangiare (o mangiare pochissimo)...Gentilemente avete quache consiglio su cosa fare e come affrontare la situazione con il bambino per convincerlo a nutrirsi?
Grazie infinite.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile mamma, in questi casi forzare il bambino a mangiare può essere facilmente controproducente. Potrebbe invece essere utile che sia lui a desiderare il cibo, e SOLO quando ha fame ed è lui a chiederlo. Se ignorerete la cosa c'è una buona probabilità che alla fine si stuferà degli omogeneizzati. Se invece farete pressione, la cosa gli rimarrà ancora più presente nella memoria.

Però le suggerisco di rivolgervi a un neuropsichiatra infantile o a uno psicologo dell'età evolutiva, per consultarvi di persona.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
è probabile che vostro figlio abbia sviluppato un piccolo trauma, e l'alimentazione rappresenta per lui un momento di ansia.

le consiglio di parlarne sia col pediatra che presso un Servizio di Neuropsichiatria Infantile

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
Gentili Dott. Santonocito e Dott.Bulla
Vi ringrazio per la sollecita e cortese risposta.
Cercheremo quindi di non forzarlo a mangiare ed aspetteremo che sia lui a chiedere...
Nel contempo contattaremo uno psicologo come da Voi suggerito.
Vi ringrazio ancora,
Buona giornata
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Prego, assicuratevi che sia di preferenza uno specialista, ovvero una delle due figure che le ho suggerito.

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
io preferirei una Neuropsichiatria Infantile perchè all'interno dell'équipe ci sono già psicologi esperti in questo tipo di problematiche evolutive
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Signora
quello che è capitato a suo figlio è un fenomeno abbastanza frequente nei bambini e può verificarsi a carico di diverse aree.

In queste situazioni si attiva un meccanismo tipo:

1) il bambino si spaventa tanto, a volte anche in conseguenza alla paura manifestata dai genitori nella situazione specifica

2) il bambino rifiuta il cibo o alcuni tipi di cibo

3) i genitori per il periodo immediatamente successivo accettano tutti i comportamenti di protezione che il bambino mette in atto

4) i genitori gli preparano cibi appositi e lo pregano affinchè li mangi

All'interno di questo meccanismo si individuano 2 problemi diversi di cui uno è la paura che il cibo faccia male e l'altro è che il genitore, senza volerlo, trasmette un messaggio tipo "hai ragione ad avere paura del cibo infatti io ti preparo le cose morbide che non ti si fermeranno in gola"; questo comportamento confermando la credenza del piccolo mantiene il problema.

Questo solo per chiarirvi un pò di più sul meccanismo ma non prescinde dalla richiesta di un consulto con gli specialisti che le sono stati segnalati.

Cordialmente

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense