Lutto e sensi di colpa

Salve, ho 32 anni e sto attraversando, ormai da più di 3 mesi, una fase depressiva abbastanza forte successiva alla scomparsa del mio cane di 9 anni per un tumore addominale. Uscivo da due anni di forti stress legati a situazioni familiari e a un dottorato di ricerca molto impegnativo. Ho sempre reagito con determinazione e forza a tutto, supportando i miei familiari, finendo il dottorato con i massimi risultati e superando la separazione con la mia ex ragazza (storia durata 6 anni), ma dopo la morte della mia cagnolona sono crollato totalmente. Penso che l'elaborazione di questo lutto sia stata bloccata-complicata da un forte senso di colpa che provo e che è diventato quasi un'ossessione. Mi rimprovero per averlo alimentato per circa 6 mesi con un mangime di bassa qualità, inferiore al solito; dopo questo periodo l'ho lasciato alla mia ex-ragazza (il cane l'avevamo preso insieme) per altri 5 mesi circa. Lei si è accorta del malore e, portata dal veterinario, ha ricevuto la tremenda diagnosi. Poco dopo è morta. I miei pensieri fissi sono rivolti al mangime di bassa qualità e al fatto che non mi sono accorto della malattia in tempo. Non so se siano sensi di colpa reali o irrazionali ma mi stanno precludendo il normale svolgimento delle mie attività: attenzione e concentrazione ridotte, pensieri fissi, disturbi del sonno e ansia. Chiedo se sia necessario contattare uno psicologo o se è ancora troppo presto (rispetto alle prime settimane sono sicuramente migliorato, ma non riesco ancora a reagire e a tornare ai normali ritmi). grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,
la morte di una "persona" cara è un evento difficile da elaborare. Ci si chiede se si è fatto tutto quello che si poteva. E naturalmente, in questo spietato esame, si trova sempre qualcosa che non va. Non parlo qualcosa di "realmente" legato a nostre colpe, ma che nutre i "sensi" di colpa legati alla perdita.

Lei ci chiede se contattare uno psicologo; rispondo affermativamente a causa delle difficoltà che ciò Le crea nel quotidiano.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Aggiungo che perdere un caro si lega sempre a sensi di colpa per non aver fatto abbastanza, sempre.

Ci descrive una situazione di perdita avvenuta in concomitanza ad altri eventi che hanno richiesto impegno, mentale ed emotivo: problemi familiari, questioni lavorative.
Tali situazioni, prese singolarmente sarebbero state affrontate più agevolmente, forse. Sono successe in modo sincronico richiedendo risorse emotive che probabilmente ora scarseggiano.

Si rivolga ad un collega dal vivo, la aiuterà a fare ordine in tutti questi accadimenti che la turbano.

Cari saluti,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Ho sempre reagito con determinazione e forza a tutto>

Gentile Utente,
la scomparsa della sua cagnolona può essere stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo se lei, come mi sembra di capire, di fronte agli avvenimenti stressanti descritti ha tenuto duro, trascurando se stesso e i suoi bisogni, teso a far quadrare tutto e a raggiungere i suoi obiettivi.

Fermo restando che la perdita di un animale domestico al quale si è molto affezionati è pur sempre un lutto da elaborare e come tale richiede un certo lasso di tempo.

Mi chiedo quanto lei abbia elaborato in precedenza la rottura del suo rapporto sentimentale, quanto abbia risolto in effetti problemi/necessità afferenti ai suoi familiari, quanto questo le sia costato in termini di sacrifici verso sé.

Certamente la morte della sua bestiola è una perdita importante, appunto un lutto da elaborare, forse reso più complesso da un certo carico che si trascinava e al quale potrebbe non aver dato peso.

La deflessione del tono dell'umore, i sensi di colpa, fanno parte dei movimenti psichici successivi al lutto, tuttavia data la persistenza e pervasività dei pensieri che la accompagnano che si riverberano sulla sua qualità di vita, non sarebbe da scartare l'opportunità di sentire direttamente un nostro collega.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le tempestive risposte.
Comunque sia, il mio problema non è tanto l'accettare la morte o la malattia (non è il primo lutto della mia vita), ma convivere con questo senso di colpa. Il cane, dopotutto, è come un bambino-figlio: sta con te, prende gli stessi tuoi ritmi, mangia ciò che tu gli proponi. Proprio l'alimentazione degli ultimi tempi in cui io l'ho avuta, mi ha causato questo enorme senso di colpa. Il punto è che non riesco a capire se sia un "senso" di colpa o se possa avere riscontri nella realtà (malattia causata o favorita da un'alimentazione scadente). Inoltre non sono ancora sicuro di voler ricorrere ad uno specialista.
grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Aspetti ancora un po', solitamente il lutto necessità di tempo e deve attraversare svariate fasi.

L'alimentazione può non essere direttamente interessata alla malattia del cane, ma nutre i suoi sensi di colpa.

Spesso quando si attraversano delle perdite, ci si interroga su cosa fosse stata la cosa migliore da fare:
cibo, intervento, chemio e così via....
pensieri ed emozioni che appartengono al "dopo-perdita"

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dr. V. Randone,
secondo lei, quindi, i sensi di colpa che provo sono tipici del "dopo-perdita"? Anche i veterinari che ho consultato mi hanno cercato di spiegare la quasi impossibilità di un nesso alimentazione per 6 mesi-tumore cane, tuttavia sono cmq entrato in una situazione di pensiero fisso e ossessivo, alimentato dalle ricerche compulsive su internet dei primi tempi dopo la morte della cagnona.
grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Si, secondo me si.

Il lutto potrebbe anche avere slatentizzato ansia ed un tono ossessivo delle sue ricerche, solitamente rinforzato da internet