Stress post traumatico

Gentili Medici,
ho 37 anni,un lavoro che mi piace,un compagno è un bambino meraviglioso di poco più di 1 anno.
Premetto che sin da ragazzina sono sempre stata molto insicura,a scuola prendevo sempre ottimi voti,ma non solo per me,anche per i miei genitori che mi spronavano a fare sempre di più; avevo sempre bisogno di una conferma da parte loro per fare qualsiasi cosa,tuttora chiedo sempre conferma al mio compagno o alle amiche anche se devo comprare un paio di scarpe.Ho sempre messo davanti alle mie esigenze quelle degli altri,anche oggi è così,tanto che quando esco dal lavoro preparo il pranzo sempre prima per il mio bimbo e per il mio compagno e spesso,dovendo preparare cose diverse per me che sono a dieta,non faccio in tempo,così o non mangio o mi arrangio come posso.Detto questo arrivo al dunque,alla mia insicurezza si aggiungono incubi tremendi che sono peggiorati dal giorno dell'alluvione che c'è stato in Sardegna nel novembre 2013. Ero incinta di 5 mesi e mezzo e l'auto sulla quale viaggiavo col mio compagno è stata travolta dall'onda di piena che ci ha trascinato nel fiume,siamo riusciti ad uscire dall'auto,non senza difficoltà, e io mi sono trovata sott'acqua,se acqua si poteva chiamare quella melma,senza riuscire a riemergere,tanto che ho chiesto scusa al mio bambino perché forse non ce l'avremmo fatta,invece poi sono riuscita ad emergere e sono stata afferrata dal mio compagno che mi ha trascinato su un albero su cui siamo rimasti per 4 ore prima che ci salvassero.Sono stata ricoverata per 1 settimana per ipotermia e ho avuto molte infezioni dovute all'acqua che avevo bevuto,oltre ad una recidiva del virus della varicella.Da allora i miei incubi sono peggiorati è da quando è nato mio figlio,con parto molto difficoltoso (a dir la verità è vivo e sano per la bravura dei medici), sogno che al mio bambino accada qualcosa di grave,soprattutto sogno che mi cada in mare e non riesco a prenderlo pur tuffandomi subito.Inoltre ho sempre il terrore che gli accada qualcosa,se siamo in auto la mia mente vaga su ipotetici incidenti stradali in cui accadono cose terribili che è come se mi passassero davanti agli occhi,se ce l'ho in braccio penso:"e se ora cado come faccio a non fargli male?"idem se sto facendo le scale.Se sono in strada col passeggino,sul marciapiede,penso sempre che un auto possa investirci,pensando che se prendono me non fa nulla,ma non il mio bambino.Quando dorme mi sveglio in continuazione a controllarlo e guardo sempre che stia respirando.Il mio compagno capisce tutto questo è mi invita continuamente a parlarne con qualcuno,ma io quando racconto tutto questo sento che mi viene la tachicardia,per cui cerco di evitare di parlarne,anche ora sono agitata,ma sto vivendo nell'ansia perenne. Cosa ne pensate?
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ne penso che sarebbe opportuno che consultasse uno specialista di persona.

I traumi si possono superare, e bene, ma devono essere oggetto di un trattamento specifico.

Si è rivolta a dei professionisti finora?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
Ho percepito anche io qualcosa di autodistruttivo nel Suo scritto.
Il trauma che ha subito durante la gravidanza potrebbe avere attivato una auto distruttivita' sua.
Ci sarebbero da analizzare vari punti, la sua gravidanza in primis e come Lei l'abbia vissuta.
Si tratta di temi ampi che andrebbero analizzati a fondo con un aiuto psicoterapeutico.
Che ne pensa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Grazie per l'immediata risposta.
Finora ho parlato solo con una cara amica,psicologa,ma in modo del tutto informale e amichevole.Lei non si occupa di disturbi post traumatici,ma mi ha consigliato di rivolgermi a personale specializzato.Purtroppo c'è qualcosa che mi frena,mi dà fastidio la sensazione che provo raccontando l'accaduto.
Anche scrivendo a voi,ed è già un grande passo,provo una sensazione di disagio.Ma nella mia testa si fa sempre più largo l'idea di non poter andare avanti così e che prima o poi dovrò rivolgermi a chi di competenza.
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dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa,
la mia gravidanza è stata la cosa più bella che mi sia capitata.E' stata desiderata e cercata per molti mesi,è arrivata quando io e il mio compagno abbiamo smesso di pensarci,in seguito ad altri pensieri dovuti ad un incidente stradale avuto dal mio compagno in seguito al quale una persona ha perso la vita.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> c'è qualcosa che mi frena,mi dà fastidio la sensazione che provo raccontando l'accaduto
>>>

Potrebbe essere questo che le sta impedendo di lasciarselo alle spalle. Non a caso si usa l'espressione "elaborare un trauma".

Superare e risolvere i traumi è una cosa che si fa partendo dalla decisione di tornarci sopra - in modo specifico, non tanto per soffrire inutilmente. È un dolore limitato, un prezzo che deve essere accettato per poter risolvere il disagio più grande.

Ad esempio in terapia strategica esiste un protocollo specifico per l'elaborazione del trauma, che consiste nello scrivere sui fatti in un modo particolare, spiegato dal terapeuta.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
Individuo un nesso temporale che andrebbe indagato fra l'incidente occorso all'amico di suo marito e la Sua gravidanza.
Lei li ha collegati e io vi collego anche l'incidente avuto da Lei durante la gravidanza.
Non sono temi da trattare in questa sede, ma in un ambito piu' riservato.
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dott.Santonocito,
la mia strada si sta indirizzando sempre più verso uno specialista.
Vorrei vivere serena e gioire della mia famiglia senza avere davanti agli occhi immagini (create dalla mia mente) che mi levano la tranquillità e soprattutto vorrei dormire senza sperare che gli incubi si ripetano e senza svegliarmi alle 5 del mattino mettendomi a fare parole crociate per cercare di non dormire più per la paura di fare altri sogni..
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dopo
Utente
Utente
Cara Dottoressa,
la persona che ha perso la vita non era un amico,era un signore sconosciuto che non ha rispettato uno stop e che è andato addosso all'auto del mio compagno,ma comunque anche questo incidente ci ha segnati,sia perché il signore non c'è più,sia per i risvolti giuridici di quanto accaduto.
Comunque,come dicevo al Dott.Santonocito,sono sempre più vicina a rivolgermi ad uno specialista,anche le vostre risposte mi stanno spronando e forse è quello di cui avevo bisogno.