Operare o attendere

buongiorno,questi sono i risultati della biopsia prostatica di mio marito,58 anni cardiopatico portatore di stent coronarico:
agobiopsia mirata al lobo dx prostata:adenocarcinoma acinare presente nel 30% e nel 50 %dei due frustoli esaminati.Grading sec.Gleason 3+2 score 5
abobiopsia è stata fatta conseguente adenoma 30x34mm , capsula indenne,ecostruttura omogenea tranne alla base lobo dx evidenziata zona ipoecogena di 7mm,presenza di calcificazione alla periferia dell'adenoma.il chirurgo contattato ha immediatamente consigliato l'operazione parlando di asportazione dei linfonodi,senza proporci alternative.mio marito nn ha alcon disturbo ed è terrorizzato che le funzioni urinarie possano venire compromesse xkè,anche se il chirurgo lo ha rassicurato,la certezza nn si può avere.Ci ha detto che ripulirà in modo che nn dovrebbe esserci bisogno di terapie...eravamo così in confusione che nn abbiamo chiesto altro.Ci ha detto di una autodonazione di sangue xkè occorre sangue in 1 intervento su 6.Poi ha detto che potrebbe anche attendere la fine dell'estate...Il chirurgo è di chiara fama ,il centro è pubblico e di provata efficienza...siamo noi disorientati procediamo con l'operazione o è meglio attendere dei sintomi? grazie
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Gentile signora, ciò che le ha detto il chirurgo è esatto, infatti la prostatectomia radicale garantisce la completa asportazione delo tumore quando esso è confinato alla ghiandola. Come altenativa ,nei casi in cui i rischi operatori sono elevati, esiste la radioterapia conformazionale ,anche questa metodica ha uno scopo curativo nei casi di tumore confinato alla ghiandola.

Cordiali saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi