Coliche renali

Otto giorni fà sono corso in PS per una colica renale a sx. L'ho subito riconosciuta in quanto circa quattro anni prima mi era già successo a dx. Solo che in quell'occasione mi dimisero dicendomi che il calcolo era già in vescica e che bevendo l'opportuna acqua con molta probabilità lo avrei espulso nel giro di 24h al massimo. Così avvenne e da subito mi sentii meglio. Questa volta invece dal giorno del colicone forte con dolori e vomito ecc.ecc. ho giornalmente una colica che si non è come la prima ma che comunque mi piega in due tanto da dover prendere Toradol per potermi riprendere. Inizia gradualmente con dolorino al fianco sx prima leggermente da dietro per poi aumentare e posizionarsi sul fianco mezza spanna sotto le costole. Tengo fin che riesco ma poi cedo. A me hanno detto semplicemente che c'èra della sabbiolina e che una volta dimesso sarebbe anche potuto capitare che io tornassi in PS. Riporto esito Eco reno-vescicale: ( reni in sede, di dimensioni nei limiti, con regolare spessore del mantello cortico-midollare. A sn si osservano alcuni spot iperecogeni di verosimile natura prelitiasica, alcune formazioni d'aspetto cistico in sede parapielica e lieve dilatazione delle cavità calico-pieliche in quadro di idronefrosi di I grado. Vescica pressochè depleta al momento dell'esame, non valutabile. Non versamento in sede perirenale bilaterale nè in scavo pelvico). Dimenticavo: sono un uomo di 49 anni.
A questo punto le mie domande sono:
_ Dov'è la sabbietta? E' possibile capire qualcosa in più di questa eco?
_E' normale continuare ad avere regolarmente coliche e quanto durerà eventualmente questa situazione?
_Negli accertamenti della precedente colica a dx risultò che avevo un calcolo di 6mm anche a sx, che fine ha fatto?
_ La semplice terapia con Litofil è sufficiente in questo momento?
_Per quanto tempo posso andare avanti a prendere una fiala al giorno di Toradol?

Ringraziando anticipatamente porgo distinti saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Le rispondo in sintesi. Le coliche incalzanti sono l'espressione di un passaggio di uno o più calcoli attraverso l'uretere. Con tutta probabilità si tratta di quel calcolo di 6 mm che non si è più visto all'ultima ecografia, verosimilmente proprio perchè in uretere (inesplorabile con l'ecografia per quasi tutto il suo decorso!).
Ovviamente non è prevedibile la durata della Sua sintomatologia ed il tipo di risoluzione.

Sappiamo che i calcoli sino a 5 -6 mm di dimensioni hanno elevate probabilità di essere "partoriti" spontaneamente, anche se vi sono ampie eccezioni in merito. Se ciò avviene al prezzo di sofferenze accettabili, i pazienti preferiscono non farsi "toccare" ed effettuare semmai una terapia lito-espulsiva per aiutare il transito.
Se le coliche diventano frequenti e intollerabili, non resta che recarsi nuovamente in ospedale: Un urologo scrupoloso dovrebbe a questo punto localizzare il calcolo (con la TAC spirale) e proporLe un ricovero per un trattamento endoscopico d'urgenza. Cordiali saluti.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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dopo
Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
Dr. Conti la ringrazio per la risposta. In questi giorni ho appunto cercato di resistere alla tentazione di tornare in ospedale sperando che la situazione si risolvesse in maniera autonoma. Terrò conto delle sue parole.

Saluti e Grazie
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Aggiungo che se dovesse comparire febbre, non sarebbe più assolutamente il caso di.... resistere alla tentazione di tornare in ospedale , poichè sarebbe con ogni probabilità il segno di una complicazione infettiva della colica, cosa che richiede un trattamento immediato. Ancora cordialità!
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dopo
Attivo dal 2010 al 2019
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Appunto....febbre. Ieri ho dimenticato di parlarne. In occasione di queste coliche ho sempre rilevato una temperatura variabile fra 37 e 37.5 esterna. Ieri sera dopo una giornata di dolore leggermente meno intenso ma regolare per tutto il tempo, sono andato a dormire con 38 di febbre sempre esterna. In effetti questo mi ha allarmato. Questa mattina và meglio, la temperatura è al momento nella norma, ma mi sono ripromesso che al primo accenno di dolore corro.

Grazie dottore.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Non rimandi ancora, poichè rischia una sepsi a partenza dalle vie urinarie. Cordiali saluti ancora
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dopo
Attivo dal 2010 al 2019
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Oggi andato in PS nonostante tutto sommato stessi abbastanza bene. Rifatta nuova valutazione. Le riporto un pò di dati. ECO: Reni in sede di dimensioni e spessore cortico-midollare regolarisenza segni di macrolitiasi. A sx presenza di alcune formazioni cistiche in sede parapielica, con lieve ectasia delle cavità-pieliche(idronefrosi di I°). Non segni di idronefrosi a destra. Vescica normodistesa a contenuto liquido omogeneo. Prostata esaminata per via sovrapubica, con diametro traverso di 47mm e adenoma mediano di 22mm. Assenza di falde liquide in sede perineale bilaterale e nello scavo pelvico.
Riporto solo valori fuori toll. dell'esame del sangue:
_glob. rossi 4,16 <4.40
_emoglobina 12.5 <14,0
_concentrazione corpusc.35,7> 35,4
_volume piastrinico 5,5 < 7,4
_gpt (alt) 9 < 10
_Esame urine emoglbina 0,50 ----assente---
Terapia consigliata
_Ciproxin 500mg
_Tachipirina 1000 al bisogno se dolore lieve-moderato e/o febbre
_Deltacortene 25mg
_Omnic 0,4
_Toradol se dolore severo
Impegnativa per TAC addome completo senza mdc e visita urologica successiva a Tac.
Questo è quanto. Oggi non ho avuto nessun problema anzi, mi sembra di stare abbastanza bene però....

Saluti e grazie
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Bene, mi pare un buon programma. Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2019
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Il suo benestare mi tranquillizza mooolto!
Un sincero grazie per l'interessamento dedicatomi. Farò sapere.

Saluti
[#9]
dopo
Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
Oggi ritirato esito TAC ADDOME COMP.SENZA CONTRASTO
" L'esame è stato eseguito in condizioni basali.
Al terzo superiore del rene sn si osserva una piccola formazione litiasica di 3mm.
Omolateralmente si osserva idronefrosi di primo-secondo grado per la presenza al terzo medio dell'uretere(11mm.), all'incrocio con vasi iliaci anteriormente ad S1, di una formazione litisica di 6mm.
Al III medio del rene dx si osserva una piccola formazione nodulare (17mm) con margini netti e densità parzialmente negativa meritevole di completamento diagnostico mediante RMN.
Con i limiti della metodica non si osservano grossolane alterazioni a carico degli organi parenchimatosi dell'addome.
Non si osservano linfonodi patologicamente ingranditi in ambito addominale.
Non si osservano versamenti liberi in addome."

Che fare?
un saluto
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Il calcolo responsabile della colica appare ben fermo all'incrocio dell'uretere con i vasi iliaci (uno dei punti critici per la discesa delle pietre, dove è possibile che il calcolo resti intrappolato per un periodo indefinito).
Data la lunghezza della storia, la febbre, le coliche ecc, se fosse un mio paziente, Le proporrei il trattamento endoscopico del calcolo, mediante frammentazione laser dello stesso, che si ottiene penetrando nell'uretere con uno strumento apposito (ureterorenoscopio), che percorre le vie urinarie all'indietro partendo dal meato uretrale esterno.
E' un atto che richiede un breve ricovero ed una anestesia.

Se rimanda ancora, è verosimile che la dilatazione del rene (idronefrosi) aumenti e che il rene ne soffra, inoltre una infezione urinaria in questo momento, con le urine del rene dx che non si scaricano bene, potrebbe essere di difficile trattamento e quindi pericolosa.
In alcuni casi l'uretere è impercorribile ad un primo tentativo endoscopico: in tal caso si posiziona un sondino interno tra rene e vescica (doppio J), che permette lo scarico delle urine, la cessazione dei sintomi e.. la preparazione per un secondo e risolutivo tentativo dopo 1 mese.

Il calcolo di 3 mm nel rene è più complicato da rimuovere, ma essendo molto piccolo non c'è necessità di trattamento. Cordiali saluti!
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dopo
Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
Sarei interessato a questo punto a vederla di persona per una visita e per questo ho già individuato i recapiti delle sedi in cui lei esercita,tutte abbastanza accessibili. Vorrei solo chiederle due cose:
è relativamente urgente? Ed eventualmente dove opererebbe?

Grazie e cordiali saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Per ogni dettaglio lavorativo può contattarmi direttamente. Riguardo l'urgenza, la risposta è che è una situazione relativamente urgente, ossia non da risolvere domani, ma nel giro di qualche settimana in modo da prevenire complicazioni. Cordiali saluti