Ischemia dopo infarto

Salve, mio padre (65 anni)nel giugno 2009 ha avuto infarto miocardio esteso, con istallazione di n.2 by pass.La settimana scorsa ha avuto un'ischemia, tutt'ora è ricoverato in ospedale.I medici dicono che dopo la tac e la rmn si evince la rottura di un vaso, c'è presenza di ischemia ACUTA, e devono fare altra rmn per verificare se queste che sembrano essere delle occlusioni di natura vascolare siano tali o se siano di natura maligna...non ci stò capendo più niente e vi chiedo:
- si potrebbe fare un'intervento?
- è rischioso?
-cosa significa ischemia acuta? (tra l'altro in un quadro di arteschelorosi in atto...)?
- che domande devo fare ai medici perchè sono molto restii a dare info, e la cosa mi preoccupa ancora di più..?
-conoscete dei centri in campania di alto livello dove possano guarirlo??
Grazie
[#1]
Cardiochirurgo attivo dal 2009 al 2013
Cardiochirurgo
Se lei per ischemia (termine generico, che indica ridotto apporto di sangue ad un organo) intende ischemia cerebrale, allora le posso dire che un'ischemia cerebrale può essere di gravità variabile, da lieve a molto grave, e può dipendere sia da un ridotto apporto di sangue per una trombosi arteriosa (ictus ischemico) o da rottura di un vaso arterioso (ictus emorragico). Questo ovviamente nell'ipotesi che il paziente abbia avuto un ictus cerebrale.
L'ictus ischemico cerebrale non richiede terapia chirurgica ma solo farmacologica. Quello emorragico può richiedere un intervento neurochirurgico.
Ovviamente l'aterosclerosi è un fattore predisponente.
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