Eiaculazione precoce e glande sensibile

Buongiorno, sono A., ho 21 anni, e vi scrivo per esporvi il mio problema:
Alcuni giorni fa ho avuto con la mia compagna un rapporto sessuale (per me la prima volta) conclusosi dopo pochissimo con una eiaculazione precoce intravaginale dopo poche penetrazioni. Aldilà del comprensibile imbarazzo e/o frustrazione per la “misera prestazione” ho ritenuto fosse cosa normale vista la prima esperienza sessuale e si è provato a ripetere l’atto più volte nelle ore seguenti, ma ottenendo sempre lo stesso “misero” e “veloce” risultato, due volte giungendo ad eiaculazione addirittura con semplice principio di fellatio. La cosa comincia a farsi fastidiosa e, sì, imbarazzante, in quanto non riesco a trovarne rimedio, e alla quale adesso si va accostando una componente psicogena non indifferente di ansia da prestazione che si presenta puntualmente tutte le volte che mi trovo in intimità con la mia compagna, e che non mi aiuta affatto a ottenere il risultato voluto, anzi.
Ho cercato dunque in questi giorni qualcosina su internet e credo con un certo margine di sicurezza di rientrare in un fenomeno che ho scoperto essere abbastanza diffuso quale l’ipersensibilità del glande.
Preciso che non ho il pene circonciso, ne ho problemi di fimosi o similia, non avendo nessun tipo di problema a scoprire e ricoprire il glande con il prepuzio. Il problema nello specifico è una ipersensibilità del glande che mi porta a eiaculazione alla minima stimolazione da parte del partner. (da solo non mi capita)
Vi è qualche trattamento che posso fare affinchè possa ridurre questa sensibilità?
Non sono abituato a tenere il glande scoperto se non per la quotidiana igiene intima, ho dunque provato per un paio di volte a tenerlo scoperchiato tutta la notte al fine di “abituarlo” ma al mattino mi sono trovato, oltre ad une leggero gonfiore e arrossamento generale del glande stesso, ad avere un gonfiore sotto il glande, in prossimità della pelle del prepuzio. Li c'era un rigonfiamento piuttosto evidente e sembrava come fosse pieno d'acqua. A quel punto sono riuscito anche se con difficoltà a ricoprirlo e nel giro di qualche ora questa sorta di bolla d’acqua si è riassorbita.
Può essere considerato questo come un fastidio in quanto prima volta che ho fatto ciò, e può questa pratica ad aiutarmi se perdurata in una graduale desensibilizazzione del glande? (se sì, ogni quanto? Ogni notte? Ogni tot ore?)
Posso provare qualche tipo di “allenamento” quale masturbazione a glande scoperto (l’ho sempre praticata a glande coperto), o tecniche quali lo “stop and start”?
Volevo di nuovo sottolineare che in seguito al mio “problema” si va instaurando sempre più una componente psicogena di ansia che ogni volta non mi fa vivere con serenità quello che invece dovrebbe essere semplicemente un momento piacevole, e che spesso è proprio ciò che mi frega non permettendomi di avere un rapporto sessuale soddisfacente con la mia partner. Spero di poter porvi rimedio quanto prima.
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte. Saluti
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

se lei, pochi giorni dopo il primo rapporto sessuale non gratificante, si sente coinvolto da problemi di ansia etc etc, allora dovrebbe sapere che moltissimi maschi in occasione dei primi rapporti sessuali hanno una eiaculazione "esplosiva" "rapidissima" , affrontando i successivi rapporti con calma e serenità, magari in situazioni logistiche e temporali migliori , i tempi eiaculatori possono tendere ad allungarsi tanto da consentire rapporti piacevoli.
La sua descrizione dello scoprimento del glande mi fa pensare che esista una modesta fimosi, altrimenti il gonfiore mattutino non dovrebbe avvenire.
Si faccia vedere da uno specialista
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio il Dr. Pozza per la pronta risposta.

Volevo chiedere, in merito alla situazione sopra descritta, può aiutarmi a raggiungere una progressiva desensibilizzazione del glande lo sforzarmi a tenere lo stesso scoperto? E può questa desensibilizzazione aiutarmi nell'allungamento dei tempi eiaculatori? Se sì, è consigliabile il più possibile o alternato a fasi di "riposo"? Altri metodi? (masturbazione a glande scoperto, ecc.)

Ringrazio
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dopo
Utente
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Come consigliato dal Dott. Pozza ho prenotato una visita specialistica dall'urologo di fiducia, che da un primo consulto preliminare ha ipotizzato la presenza di un frenulo breve.

Ripropongo comunque la mia domanda che esula un poco dal problema del gonfiore, in merito alla situazione sopra descritta, può aiutarmi a raggiungere una progressiva desensibilizzazione del glande lo sforzarmi a tenere lo stesso scoperto? E può questa desensibilizzazione aiutarmi nell'allungamento dei tempi eiaculatori? Se sì, è consigliabile il più possibile o alternato a fasi di "riposo"? Altri metodi? (masturbazione a glande scoperto, ecc.)

Ringrazio
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