Dolore e scarsa mobilità dita dopo palmare e distaccamento particellare

Buon giorno da 3 giorni mi è stato rimosso il palmare dopo il diagnosticato distacco particellare al 5° dito.
Nella caduta lamentai un forte dolore al 3 dito, ma dalla radiografia non usci nulla.
L'ultima falange presentava un ematoma e rigonfiamento ad anello, con dolore presente spingendo il dito verso il lato desto della mano(mano destra).
Dopo l'ultimo controllo il referto cita:

"Alla rimozione del gesso modica residua tumefazione alla IFP 3 e 5 dito mano destra su esiti trauma distorsivo con verosimile interessamento della placca volare. ripetere Rx."

Non ho ripetuto altri raggi il medico mi ha indicato:

antidolorifici
10 laserterapia antalogica dito 3 e 5.
cerottatura 4 e 5 per 2 settimane

A 3 giorni tutte le dita presentano scarsa mobilità.
Il 5 è comunque non particolarmente dolorante. e non troppo gonfio.
Il 3 è invece gonfio nell'ultima falange, tumefatto, rigido e molto doloroso.
E' normale? che fisioterapia dovrei seguire? è possibile che non sia stato diagnosticato qualcosa al dito 3 che invece c'era(es:lussazione, ecc)?

Grazie per la disponibilità.
[#1]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

l'unico dato veramente importante è quello relativo a una eventuale lassità residua delle articolazioni interessate dal trauma distorsivo.

Se non esistono lassità o sono minime, può iniziare tranquillamente la kinesi-terapia, sia attiva che passiva.

Non ci sono esercizi specifici: è sufficiente la flesso-estensione.

Certo, tutto è possibile: dipende dalla accuratezza con cui è stato visitato prima di bloccare le dita.

Una buona valutazione, però, può essere fatta anche adesso.

Buon pomeriggio.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Grazie dott. Leccese volevo porre due domande:

Come faccio a sapere se il tendine presenta una lassità residua? dato che non mi hanno prescritto altre visite?

Quello che mi preoccupa dopo un po' di giorni non è tanto il 5° dito, dato che lo tengo sempre steccato ma lo sento abbastanza mobile.
è l'ultima falange del medio che risulta molto bloccata..con un dolore presente nella parte interna del dito.
Anche se mi aiuto con l'altra mano a flettere leggermente la falange, risulta bloccata. Ho quella sensazione dai "incalcata" pallavolistica.
Cosa può essere?
[#3]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non si tratta del tendine, ma delle articolazioni (cioè dei legamenti che rendono più stabile ciascuna articolazione).

Non è certo lei ma lo specialista che deve fare questo tipo di valutazione.

Impossibile dare una risposta alla sua ultima domanda senza averla visitata: un dolore residuo dopo un trauma può dipendere da molte cose.

Buona giornata.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Buon giorno,

Ieri ho effettuato nuove radiografie. Il risultato è stato sempre il solito, a livello osseo il 3° dito e in particolare l'ultima falange non presentano problemi.
Nonostante tutti il dito continua a essere immobile.

Nn so se sono chiaro. Le altre due dita della mano(quella microfratturata e quella solamente ingessata) non riescono a stringere il pugno, ma lo ritengo normale.. so che ci vuole del tempo perchè i muscoli e tutto il resto permettano il corretto movimento dell'articolazione. Ma nonostante ciò le dita premendole con laltra mano si piegano quasi normalmente..con un leggero dolore residuo.. ma tutto normale.

Invece l'ultima falange del medio è totalmente bloccata.. anche senza sentire dolore l'ultima falange si ferma piegata a massimo 30°-40°
Devo spingere molto forte con l'altra mano, e nonostante questo, si presenta solo una fitta dolorosa, ma il dito non si piega di un solo millimetro in piu!

Non mi sembra normale, eppure non compare niente a livello osseo!
Che cos'altro potrei fare? Tutti mi parlano solo di muovere il dito o magari schiacciare una pallina.. ma nessuno sembra capire che non ho veramente margini di mobilità.
[#5]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non si vede nulla a livello scheletrico perchè il suo problema è a livello dei tessuti molli (capsula articolare e legamenti), che si sono irrigiditi.

L'unica strada è pertanto la kinesi-terapia, per sbloccare tale rigidità, che potrebbe diventare non più risolvibile se fa passare troppo tempo.

Buona serata.
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Salve dott. Leccese, la ringrazio per tutti i consigli. Volevo porgere un ulteriore questione.
Ho cominciato una fioterapia.. composta da kinesiterapia, vasche e laser. Il dito è molto migliorato.. ancora molto dolorante ma l'ultima falange del 3° è passata da un contrazione di 30 gradi a 80 gradi circa.
Tutti i risultati sono ottimi ma anche il fisioterapista si è reso con che il dito fa degli scricchiolii. Potrebbe essere un danno al collaterale?
Il fisioterapista mi ha detto di si..
C'è un modo oltre l'ecografia per stabilirlo?
e soprattutto, se lo scoprissi danneggiato cosa dovrei fare?
Grazie!
[#7]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Le consiglio, per ora, di non farsi troppe domande, ma di continuare con la terapia fino al ristabilimento di una completa mobilità attiva e passiva del dito.

I rumori che lei sente potrebbero anche non avere alcun significato: l'unica cosa da escudere (ritengo che le visite specialistiche a cui lei si è sottoposto lo abbiano fatto) è la lassità articolare.

Solo in quel caso si potrebbe parlare di un intervento chirurgico.

Buona serata.