Idronefrosi donna 44 anni

Salve,

sono una signora di 44 anni di Roma, il mese scorso per vedere se avessi qualche malattia, ho fatto un check up generale al "Policlinico Gemelli". Tramite un ecogrofia all'addome completo è stata riscontrata un idronefrosi al rene destro, per analizzare ancor meglio la situazione ho fatto una tac con il contrasto al rene e purtroppo è stato riscontrato una grave malfunzionalità del rene destro, tramite la visione della tac il mio medico mi ha detto che la scarsa funzionalità è dovuta al ristagno dell'urina nel rene per un ostruzione testa del rene destro che mi genera una grave idronefrosi per accumulo di liquido. A questo punto per avere ancor più certezza il mio medico del Gemelli mi ha fatto fare la scintigrafia ed è emersa una funzionalità del rene destro di appena il 14%.

Il medico mi ha detto che questa idronefrosi probabilmente ce l'ho dalla nascita, visto che durante tutta la mia vita non ho mai avuto dolori particolari o cose simili che potrebbero far pensare a dei calcoli e non avevo mai fatto prima analisi di questo tipo per valutare lo stato dei reni.

Visto che il mio medico mi ha detto che non c'è nessuna cura per migliorare la situazione, e giro la stessa domanda anche a voi, ora la questione più importante che mi ha posto il medico e per il quale vorrei anche un vostro consulto è se: tenermi il rene destro allo stato attuale continuando a far soffrire il rene, oppure, se accingermi addirittura ad una operazione per toglierlo visto che comunque il rene sinistro gode di piena funzionalità.

Il mio medico, visto che per lui non esistono cure per migliorare la situazione, mi ha consigliato di operarmi visto che secondo lui, tenere un rene con questa scarsa funzionalità potrebbe portarmi in futuro ad una infezione interna che possa ripercuotersi anche sugli altri organi.

Chiedo a voi: I) se c'è qualche cura per recuperare un minimo la funzionalità o quantomeno non peggiorarla; II) se mi consigliate di operarmi (tenendo ovviamente conto dei rischi a cui si è soggetti per un operazione di non poco conto come quella ai reni), oppure, se mi consigliate la via di non operarmi (tenendo ovviamente conto di un eventuale rischio in futuro di infezione); III) un ottimo medico con specializzazione in urologia e nefrologia alla quale possa chiedere un consulto.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
cara lettrice,
esprimere giudici affidabili per via telematica non è semplice.
E' chiaro che un rene idronefrotico, con bassa funzionalità, ha la possibilità di andare incontro a peggioramenti, infezioni con ripercussioni negative per l'altro rene e per l'organismo.
E' chiaro che tale situazione andrà peggiorando e, comunque, tale rene andrà eliminato ( ma quando ??) in genere il consiglio e' di farlo quando si sta bene, non quando si sta male per le complicanze.
Al Gemelli potrà trovare dei validi specialisti e consigli in proposito
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta e per la sua tempestività,
a questo punto anche in linea con i suggerimenti del mio medico capisco che l'unica soluzione dovrà essere un operazione. Operazione che vorrei svolgere a Settembre per poter non perdere l'estate, che ne pensa? Il rinvio dell'operazioni di appena qualche mese a quali rischi e con quali probabilità potrebbe portarmi?

E soprattutto vorrei sapere da lei i rischi che incorro nell'operazione, e nel post operazione.

Grazie ancora e buon lavoro