Sodio basso

Volevo chiedere un vostro parere sul caso di mia madre, 88-enne, alla quale, circa 10 giorni fa, e’ stato rilevato un basso livello di sodio: 114. I sintomi erano, per diversi giorni, di estrema spossatezza, abbandono delle forze, nausea, etc. Gia’ ad un test precedente, il 10 giugno, era stato rilevato un valore di 125, in occasione di una visita al pronto soccorso (senza conseguente ricovero) a causa di un gonfiore alle gambe con sanguinamento. Sia il medico del PS sia il suo medico non si sono allarmati ed hanno semplicemente consigliato di aumentare il sale nei cibi. Mia madre soffre di ipertensione da anni e per anni ha preso come terapia l’Antacal, che le ha causato gonfiore alle gambe. Aggiungo che lei mantiene da anni una dieta quasi priva di sale, a causa dell’ipertensione. Il nuovo medico le ha cambiato terapia, sostituendo l’Antacal con Zanedip e Olpress. Questo le ha ridotto gradualmente il gonfiore alle gambe. In seguito ad uno sforzo pero’ si e’ presentato l’edema che ci ha costretto alla visita al pronto soccorso. Ora le gambe sono molto migliorate (niente gonfiori e niente sangue) ma, per una qualche ragione, il livello di sodio si e’ abbassato in picchiata. Inoltre, a fine gennaio 2014 ha avuto due episodi di tachi-aritmia, in seguito ai quali le sono stati prescritti il biso-prololo e l’almarytm.

Al risultato del sodio a 114, il suo medico mi ha invitato a portarla all’ospedale per fare delle flebo, allo scopo di riportare il livello alla normalità’. Sennonche’, dopo 10 giorni di ricovero, il livello di sodio, che sembrava salire verso valori normali anche dopo la sospensione delle flebo, e’ lievemente sceso di nuovo e, quello che doveva essere un ricovero veloce, si sta protraendo verso le due settimane. Lei apparentemente ed esternamente sta molto meglio, almeno dal punto di vista dell’umore e della vitalità’. La degenze prolungata, pero’, la sta provando (ad esempio, non riesce ad andare al bagno da sola, mentre prima ci riusciva anche negli ultimi giorni) ed ho il timore che possa tornare a casa in condizioni di mobilità’ peggiori di prima. I medici, inoltre, sono solo contenti di riportare il livello a valori normali (135-145), senza indagare sulle cause che hanno portato all’abbassamento. Dicono che alla prima volta non si indaga oltre, solo se si dovesse ripetere, che trovo davvero strano.

Volevo avere il vostro parere su: c’e’ speranza che mia madre, un volta stabilizzato il sodio, possa riprendere le forze, almeno per muoversi in casa (andare al bagno, etc.) autonomamente? E’ possibile che l’abbassamento del sodio sia dovuto alla dieta? O all’Olpress, o ad entrambi? Sono possibili altre analisi o indagini per capire se il fenomeno puo’ ripresentarsi?

Cordiali saluti
Lucio Demeio
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
La storia clinica che lei ha esposto fa pensare aduna sindrome da inoppropriata secrezione di ADH.
In pratica la secrezione di questo ormone può essere eccessiva per un problema ipofisario, ma data l eta della paziente è possibile che faccia parte di un quadro più ampio che spesso si riscontra in pazienti con problemi polmonari o cerebrali.
Se questo fosse La terapia è molto complessa e difficile da spiegare qui, ma non è certo l'infusione di sodio che risolve il problema, ma semmai l impiego di farmaci come il tolvapta.
La diagnosi si basa sull esecuzione di calcoli sulla concentrazione ematica ed urinaria di sodio ed il calcolo della frazione escrezione le del sodio.
Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Cecchini, La ringrazio per la cortese risposta. Avevo scritto la richiesta di consulto un po' in fretta, quindi vorrei aggiungere due elementi: mia madre soffre di tiroide atrofizzata da molti anni (ma non le so dire se sono 10 o 20), per la quale prende l'Eutirox, ed ha un solo rene funzionante. Francamente non le saprei dire se all'ospedale dov'e' ricoverata le stiano facendo le indagini da lei indicate; proverò' a suggerirlo con la dovuta cautela, senza suscitare reazioni permalose.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Volevo aggiornare le informazioni sul caso di mia madre. Era stata dimessa dal ricovero di cui avevo scritto a meta' luglio (circa) con i valori del sodio normalizzati, ma senza un'indagine sulle cause o una terapia specifica. Dopo soli 12 giorni a casa, ha di nuovo accusato i sintomi di prima - spossatezza, etc. - ed alla mattina del 28 di luglio aveva nuovamente il sodio a 119. Portata al PS, un nuovo prelievo in serata mostrava un ulteriore calo a 113. Al nuovo ricovero (tuttora in atto), hanno fatto indagini più' approfondite, escludendo diverse cause importanti, tra cui la SIADH. Al momento, il livello del sodio e’ normale e tale e’ rimasto da 5-6 giorni senza flebo. La diagnosi, per ora, e’ che non c’e’ nessuna ragione per la quale il sodio debba scendere e che i crolli erano dovuti ad un’ eccessiva assunzione di acqua accompagnata alla scarsità’ di sale nell’alimentazione. Bastera’ riequilibrare la dieta per mantenere il sodio a livelli normali. Ha senso, secondo voi?
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
La storia che lei narra depone appunto per una SIADH .
Se hanno escluso tale sindrome mi può fare avere i risultati della frazione escrezionale del sodio e della sofistica che sicuramente i colleghi hanno eseguito?
Sarei interessato anche alla terapia in atto
Grazie
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Volevo scrivere sodiuria ma come vede il correttore non aiuta. Mi scusi
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