Fistola anale: la tomba del chirurgo, ma soprattutto del paziente!

A breve dovrò rioperarmi per una maledetta fistola anale.
Sembra essere di tipo intersfinterico, ma in corso del primo intervento, a detta del chirurgo che mi operò era sottomucosa.

Ora le mie domande sono le seguenti:

1) avendo questa maledetta, delle fasi di infiammazione e altre di riposo, nel caso verrò operato durante il periodo in cui la fistola è quiescente (credo si dica così), non è tale momento poco indicato, al fine di intercettare esattamente il tramite fistoloso e quindi compromettere l'esito dell'operazione?

2) mi sento un po' confuso in quanto alcuni medici mi hanno detto che si tratta di una ragade fistolizzata, altri di una fistola, altri ancora di più fistole, insomma confusione più totale, comunque per escludere ragadi ho eseguito visita con proctoscopio manuale e mi hanno detto che non ci sono ragadi. Va bene il proctoscopio manuale per vedere eventuali ragadi?

3)Ho eseguito rmn senza contrasto ed ecografia transanale, in cui la diagnosi è differente da un'altra ecoendoanale fatta in precedenza. La rmn senza contrasto è valida per studiare queste patologie?

4)solo per sapere, ma è sempre la fistola o potrebbe essere un'altra patologia, che dopo che si è aperta, lascia una specie di ulcerazione tipo una feritina di 3/4millimetri sulla pelle che pizzica e prude per 2o 3 giorni? Da essa mi esce prima del liquido giallino e poi sangue vivo per i primi minuti,poi solo goccioline gialle che trovo sugli slip.Potrebbe essere una fase ciclica di guarigione? O è proprio la fistola che fa così?
O potrebbe essere un'altra patologia, magari dermatologica?
Premetto che è passato un anno dal precedente intervento e tali sintomi li ho avuti sin dalla prima settimana successiva al primo intervento, quindi non si tratta di recidiva, ma di errata terapia.chirurgica

5) se durante il primo intervento mi hanno fatto fistulotomia solo a livello della mucosa, e ho patito il post operatorio come un cane, cosa proverò ora che mi taglieranno anche parte della muscolatura?Non oso immaginare...

6)tagliando una parte di sfintre interno, non si può avere una fuoriuscita delle emorroidi, per chi come me ha gia una lieve congestione emorroidaria?

7)ma un intervento demolitivo, non sarebbe da evitare al fine di preservare la continenza? Tagliando dentro al canale anale non si formano ragadi?

8) dopo il primo intervento, le uniche medicazioni che facevo erano bagni caldi in acqua ed euclorina. In cosa consistono le medicazioni successive a una fistulectomia intersfintrica? bastano i bidet o si deve dilatare l'ano, e medicare l'interno (operazione eseguibile solo dal medico?).

9)E' possibile che quando la fistola sta caricando pus all'interno del suo percorso, ho difficoltà anche ad esplellere i gas, mentre quando finalmente si buca all'esterno, riesco ad evacuare l'area con più facilità?

Chiedo scusa per tutte queste mie domande, ma la fistola anale è davvero una brutta rogna, provata sulla mia pelle!
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Con i suoi comprensibili dubbi si potrebbe scrivere un trattato di colonproctologia.
Seriamente,la recidiva e'purtroppo possibile.
Le rinnovo il consiglio di affidarsi allo specialista che ha scelto che prenderà 'le decisioni giuste.Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Favara,
fortunatamente per me, ho ancora il senso dell'umorismo che mi aiuta a leggere risposte come questa.

Comunque di recidiva non si può parlare, se a soli 6 giorni di distanza dal primo intervento, la fistola presentava nuovamente gli stessi sintomi: arrossamento, tumefazione, brividi, dolore e spurgava pus e sangue.
Piuttosto diciamo che non è stata trattata correttamente e nel modo giusto, altrimenti oggi non stavo così...

Distinti saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Quale tecnica era stata utilizzata?alcune prevedono i sintomi che riferisce in un decorso regolare.
[#4]
dopo
Utente
Utente
era stata usata la fistulotomia (messa a piatto) del tragitto fistoloso, con currettage e inserimento di tampone che ho tenuto in loco per 48 ore.

Il medico che mi operò la prima volta disse che era una fistola sottomucosa.


Ora siccome a breve dovrei rioperarmi (la prima volta mi son operato 11 mesi fa), in fase di quiescenza si può operare tale patologia? Oppure al fine di individuarla meglio è preferibile operarla durante la fase attiva?



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Dr. Vincenzo Bianco Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 32
Ha eseguito l'ecografia endoanale con sonda rotante a 360°?La RM è stata effettuata con bobina idonea?

Vincenzo Bianco

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dopo
Utente
Utente
ecografia eseguita con sonda rotante tridimensionale.

Rm, eseguita senza mezzo di contrasto, mi hanno praticamente messo dentro all'apparecchiatura, mettendomi sopra al bacino una specie di griglia che avvolgeva il bacino stesso.
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Dr. Vincenzo Bianco Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 32
cosa riportano i referti?
[#8]
dopo
Utente
Utente
RMsenza contrasto:
in sede intersfinterica ad ore 2 , presenza di un minuto tramite fistoloso a fondo cieco che presenta contenuto fluido ed estensione cranio-caudale di mm 9.4 di cui non è visibile un chiaro sbocco distale.

Sullo stesso piano di scansione in sede intersfinterica ad ore 6, presenza di un tramite fistoloso a contenuto subfibrotico come da esiti di pregresso tramite, che si porta superficialmente a livello della piega interglutea in corrispondenza dell'obiettività clinica.


Eco 3d (sempre senza contrasto):
esame eseguito con sonda bkprofocus e acquisizione volumetrica 3d

sfintere anale interno disomogeneoe con ridotto spessore, non evidenti lesioni da compressione e/o dislocazione come da processo espansivo. In un piano di scansione intermedio del canale anale in sede intersfinterica dalle ore 2 alle ore 6, presenza di area ipoecogena, che appare raccordarsi con sottile tramite localizzato alle ore 6 in sede intersfinterica che presenta sbocco distale corrispondente.

2 precedeti eco 3 d, eseguite a gennaio 2014 (a 2 mesi dall intervento) e a settembre 2013 (precedente l'intervento), parlavano di una sola fistola intersfinterica a ore6 in posizione di sims.

Comunque la mia domanda era, per operare bene queste patologie non è meglio eseguire l'intervento durante la fase attiva di modo da intercettare bene il tragitto/i?
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Dr. Vincenzo Bianco Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 32
Se per attiva intende la fase ascessuale,la risposta e' no.
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dopo
Utente
Utente
mi scusi dottore, però durante la fase ascessulae, in cui spurga, l'orifizio esterno è aperto e il tragito facilmente reperibile date le secrezioni che fuoriescono.

mentre quando è in fase di quiescenza, il tragitto, tende a cicatrizzare in più punti, pertanto durante l'imprecciamento con lo specillo, qualora non si usasse la dovuta gentilezza, si rischiano di creare falsi tramiti, e quindi lasciare parte del tragitto fistoloso in sede, pregiudicando la riuscita dell'intervento.

parlo per esperienza vissuta, dal momento che il primo intervento, venne eseguito proprio quando la fistola non era infiammata.
Infatti la eco 3 d, precedente l'intervento parlava di fistola intersfinterica, mentre il dottore che mi operò disse era sottomucosa....qualcosa proprio non quadra!
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Dr. Vincenzo Bianco Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 32
Appunto,qualcosa non quadra.Non si addentri nella classificazione delle fistole ed in altri argomenti specialistici,scelga un proctologo di cui si fida e discuta con lui la risoluzione delle sue problematiche
Auguri