Paure e protezione verso i figli

Egregio dottore, da circa dieci giorni é nata la mia seconda figlia. Ho assistito al parto come già avevo fatto per la prima e ho provato un'emozione davvero immensa. Ho passato tre giorni a casa con la mia compagna e le mie figlie e sono stati tre giorni meravigliosi ricchi di bellissime emozioni. Da quando ho ripreso il lavoro però sono stato assalito da paure...rifletto spesso sull'incapacità di proteggere la piccolina da tutti i mali del mondo e da tutte le notizie che si sentono in televisione e che riguardano violenze verso i bimbi e questa cosa mi spaventa e mi crea angoscia. Quando mi trovo di fronte a lei, pur nella consapevolezza che lei è indifesa, mi sento più debole di lei per l'incapacità di proteggerla da tutto il mondo negativo che c'e fuori. Ovvio che non si può pensare ad un mondo assolutamente negativo...in realtà so che c'è anche del buono nel mondo...solo che non capisco perché c'è stato un esplosione di paure proprio adesso. Ne ho parlato anche con la mia compagna che mi ha detto che anche lei ha di queste paure ma che le gestisce cercando di allontanare i pensieri negativi. Sapevo che con la nascit dei figli capita di avere delle paure ma pensavo fosse una questione più femminile che maschile...i maschi solitamente sono emotivamente più forti...sbaglio? Attendo un cortese riscontro. Grazie e buona giornata.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente l'incertezza scaturita da un nuovo evento, come quello della nascita, può suscitare reazioni di ansia, ma se queste diventano incontrollabili e angosciose l'ingresso nella psicopatologia è probabile.
da quello che dice sembrerebbe che una dinamica ossessiva si stia impiantando
una consulenza specialistica sarebbe auspicabile.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Da quando ho ripreso il lavoro però sono stato assalito da paure...rifletto spesso sull'incapacità di proteggere la piccolina"

Gentile Utente,
Di concerto con le indicazioni del Collega, sarebbe utile una consulenza psicologica per investigare le emozioni sottostanti ed il suo vissuto di genitorialità.

Consideri che il diventare genitori ed essere responsabili di questa nuova vita, così indifesa e vulnerabile, slatentizza ansia.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
In passato aveva ha già chiesto altri consulti, ha seguito le indicazioni dei Colleghi?

Talvolta il timore di non riuscire a proteggere qualcuno dai "mali del mondo" potrebbe essere il riflesso di una sua difficoltà nella gestione della rabbia e dell'aggressività (la sua), che viene in genere rimossa o repressa.

>>..i maschi solitamente sono emotivamente più forti...sbaglio?<<
non è una questione di genere, ma di benessere psicologico che inevitabilmente incide sull'adattamento.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<i maschi solitamente sono emotivamente più forti...sbaglio?<<

Sì, sbaglia. Sembra che lo siano, perchè per convenzioni sociali essi blindano i loro turbamenti, con l'effetto di sembrare d'acciaio. Eppure per noi che li vediamo in psicoterapia - e dunque "dentro" - è certo che di acciaio non sono, per fortuna. Ebbene sì, sono umani.
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Scegliendo di chiamare nella vita un altro essere, ci si sente responsabili di quello che gli potrà accadere.
Eppure in realtà i genitori sono responsabili non del mondo, bensì di un'unica cosa: di amarlo.
Questo è quanto Voi genitori potete fare, sorreggendoVi l'un l'altra.

Forse queste letture Le daranno qualche spunto ulteriore:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3225-padri-la-legge-c-e-ma-non-basta.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html

Saluti cari.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ringrazio di cuore tutti voi che avete avuto la gentilezza di rispondere al mio quesito...posto che ho dovuto ricercare il significato di "slatentizzare")...forse ho letto male ma mi ha un po' spaventato il leggere che ci possa essere un principio di psicopatologia...sempliemente penso di essere forse un po' troppo apprensivo verso un po' tutto...verso il lavoro e quindi i miei doveri, verso le malattie (quando mi compaiono dei sintomi), verso i "mali del mondo" quando possano venire a incidere sulla mia sfera personale o delle persone a me vicine...sono anche consapevole del fatto che questo è un mio limite e comunque un aspetto da correggere del mio modo di essere...a volte cerco di farlo da solo, forse (come dite voi) dovrò ricorrere ad un consulto.
L'aver preso consapevolaezza di ciò pernso sia già un buon inizio: qui però, e questo era il mio quesito, forse è in gioco un sentore di inadeguatezza (forse non si è mai troppo adeguati) all'importantissimo ruolo che devo svolgere con la mia compagna...ci sto riflettendo molto in questi giorni (e sinceramente mi sento molto sensibilie a questa nuova realtà con la quale mi sto misurando).
Vi ringrazio ancora e mi complimento per l'importante servizio che rendete a tutti noi utenti, pur nella difficoltà della mancanza di un contatto diretto.

Buona serata.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Nessun principio di psicopatologia, da questa postazione non si erogano diagnosi, solo ipotesi ....

Il ruolo da padre è complesso e carico d'ansie, si faccia aiutare.
Un sostegno alla genitorialità andrebbe valutato


Legga questa lettura sulla crescita dei figli maschi.....


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4405-genitori-e-figli-maschi-istruzioni-per-l-uso.html
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<forse è in gioco un sentore di inadeguatezza (forse non si è mai troppo adeguati) all'importantissimo ruolo che devo svolgere con la mia compagna...ci sto riflettendo molto in questi giorni (e sinceramente mi sento molto sensibilie a questa nuova realtà con la quale mi sto misurando).<<

Se non diventa ansia, è un'importante fase di crescita dell'adulto, quella che un autore chiama "generatività" (Erikson).