Dolore sterno eruttazioni in paziente portatore di icd

Salve.
Scrivo per mio padre 64 anni. Già iperteso, nel 2008 ebbe infarto del miocardio trattato poi con posizionamento di due stent coronarici. A novembre scorso ha avuto due episodi di tachicardia ventricolare sostenuta, in seguito ai quali è stato sottoposto a impianto di ICD. Prende diversi farmaci per pressione, cardioaspirina, gastroprotettore, riduttori del colesterolo, beta bloccante, antiaritmici. Parecchi farmaci. Ha anche una leggera dilatazione dell'aorta. Da un mese ha continui dolori al petto in zona sterno con eruttazioni e sensazione di pesantezza di stomaco. È stato in PS ma hanno detto che non dipende dal cuore (hanno eseguito analisi enzimi,ecg e rx per verificare posizionamento del defibrillatore).
Quali accertamenti dovrebbe eseguire? Domani farà rx per sospetta ernia iatale, ma io non sono convinta. Lui che è sempre stato un tipo risoluto e forte, lo vedo parecchio parecchio giu in questi giorni, come depresso. Grazie
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Dr. Alfonso Alfieri Cardiologo, Cardiologo interventista 38
Se non è anemico deve eseguire un test provocativo per vedere se i fastidi sono legati ad una coronaropatia, ossia una prova da sforzo od un ecostress.
Ovviamente si rivolga ad un cardiologo di fiducia, non in PS. Non è quello il luogo adatto.
Il prelievo per gli enzimi cardiaci può essere negativo anche in presenza di problemi coronarici.
I test provocativi nei coronaropatici devono essere fatti con regolarità.

La saluto e a presto,

Dr. Alfonso  Alfieri
Cardiologo Interventista

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Utente
Utente
Grazie dottore.
Non so se può essere importante ma a novembre durante il ricovero eseguirono anche coronarografia e risulto' tutto ok. È seguito da un cardiologo ovviamente, ma oltre a ecg e a verifica del funzionamento del defibrillatore non ha ritenuto necessario procedere.
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Utente
Utente
Ci ha anche detto che nel suo caso una prova da sforzo è controindicata a causa della grave aritmia... è il caso di sentire un altro parere?
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Dr. Alfonso Alfieri Cardiologo, Cardiologo interventista 38
Un pregresso evento aritmico non è una controindicazione assoluta all'esecuzione di un test provocativo. Diverso è se suo padre ha una cardiopatia dilatativa post-ischemica con bassa FE.
La cardiopatia ischemica (dovuta all'aterosclerosi coronarica) è una malattia evolutiva, quindi mi risulta strano che alla coronarografia eseguita a novembre non ci sia nulla. Se ha avuto un infarto nel passato, di sicuro c'è almeno un vaso malato (e trattato!). Se ci sono anche lesioni sugli altri due vasi vanno tenute sotto controllo con i test provocativi e con la clinica riferita dal paziente.
Ovviamente bisogna capire se il dolore che riferisce è un dolore coronarico tipico oppure no.
Per questo le consiglio di affidarsi decisamente ad uno specialista di fiducia.
Detto ciò, i fastidi che lamenta potrebbero anche essere di natura gastrica. Per cui io approfondirei anche in questo senso con una gastroscopia, che dà informazioni maggiori rispetto alla semplice Rx.
La saluto cordialmente e a presto.
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dopo
Utente
Utente
I vasi trattati con stent furono 2 nel 2008. A novembre questo era il risultato della coronarog. "l'esame ha evidenziato buon risultato a distanza di precedenti ptca su iva e cx." continua lettera di dimissioni: l'ecocardiogramma ha evidenziato asinergia dell'apice e della parete laterale del ventricolo sinistro e conservata funzione contrattile residu. lieve dilatazione della radice aortica.
Al controllo dal cardiologo c'è scritto:
Eoc: toni netti pause libere
Ecg: EAS
Ecoscopia: ventricolo sx ipertrofico e normocinetico. FE 55%. Ectasia aortica 4.2 cm con IAo minima. Ottimo compenso.

Mio padre sta proprio giu,ha parecchio fastidio e dolore. Il cardiologo ritiene di non dover procedere oltre.
Stamattina esito dell rx tratto digerente superiore:
Apprezzabile lieve impronta ab estrinseco in corrispondenza del letto esofageo aortico. Minuscola ernia da scivolamento dello hiatus diaframmatico con modesti reflussi gastro-esofagei.

Non so che dire, la ringrazio tanto per il suo parere, io sono sconcertata sembra che nessuno qui prenda sul serio questa sintomatologia che lo ha buttato anche parecchio giù di morale.
Subito dopo l'episodio di TV avevo anche contattato il San Raffaele per provare con una terapia ablativa o comunque stando ora le cose così per affidarci ad un centro più avanzato,ma mio padre non ne vuole sapere di andare fino a Milano. Se i medici non ritengono necessario fare questa prova nemmeno possiamo essere noi a pretenderla.




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