Alfa-bloccanti inefficaci nella sclerosi del collo vescicale

Salve a tutti,
Ho 55 anni. In terapia da tre o quattro mesi per sclerosi del collo vescicale, a seguito del fallimento della terapia con Xatral (uroflussometria invariata con flusso medio 5,8 e residuo anche invariato di circa 100/120 ml) lo specialista non ha dubbi: bisogna intervenire con un intervento TUIP (non col laser). E farlo presto, per evitare di sfiancare la vescica.
Tre Domande:

1-sarebbe forse il caso di provare nuovi farmaci prima di andare sotto i ferri? Io, sospeso lo Xatral per provare Urorec, dopo soli 3 giorni a seguito di un mancamento ho preferito tornare alla strada vecchia. Lo specialista comunque già mi aveva anticipato che questi farmaci, l'uno o l'altro, non cambieranno di molto la mia situazione...

2-quale è la percentuale di recidive/inefficacia/problematiche dell'intervento TUIP? Chiarisco che a me dell'eventuale eiaculazione retograda non interesserebbe nulla.

3-è possibile diagnosticare una sclerosi sulla base della sola visita, ecografia (tutto nei limiti) e uroflussometria, o bisognerebbe approfondire con altri esami?

Vi ringrazio, sulla base delle Vostre risposte deciderò il da farsi.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro utente:
1) la silodosina ha un effetto miorilassante maggiore rispetto all'alfuzosina, ma in caso di sclerosi dell'uretra, ci si trova davanti ad un ostruzione legata alla presenza, appunto, di una sclerosi, e non di un ipertono sfinterico.
2) l'intervento di TUIP viene preferito in caso di sclerosi uretrale e prostata di piccole dimensioni (<30 cc) ed è gravata da un 18% di recidiva, la TURP, che è una resezione dell'adenoma prostatico ha una percentuale di recidiva del 7.2 %, entrambe le tecniche sono quindi molto efficace ma danno come effetto collaterale IRREVERSIBILE l'eiaculazione retrograda e quindi la possibilità di concepire naturalmente.
3) la diagnosi dovrebbe essere completata con esame cistoscopico.
Cordialità

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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dopo
Utente
Utente
Dottore la ringrazio, mi dica: 18% di recidiva dopo quanto tempo? Detto cosi sembra un po' tantino...
Se devo stare tra i 18 meno fortunati che dovranno rifare l'intervento vorrei almeno che fossero passati una decina d'anni. Ma possibile che non ci sia proprio una valida alternativa farmacologica?
Nemmeno a provarli tutti, ma proprio tutti gli alfa-bloccanti? Qualche consiglio?
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro utente,
Ci sono altri alfa litigi, più recenti, e più selettivi (ovvero con meno effetti sulla pressione arteriosa), tuttavia un residuo abbondante è già segno di una patologia che sta alterando la struttura e la funzionalità della sua vescica.
Il mio consiglio è quello di parlare apertamente con il suo medico di riferimento, questo perché non ci troviamo davanti ad una patologia oncologica per la quale bisogna intervenire il più presto possibile, bensì davanti ad una patologia benigna che però, se non seguita e curata in tempo, può portare a conseguenze anche molto serie ( calcolosi della vescia, diverticoli, disfunzione detrusoriale, infezioni, ritenzione urinaria arrivando infine all'insufficienza renale).
Cordialità
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Utente
Utente
Salve dottore.
Certo, mi ha detto le stesse parole il mio medico.
Devo fare l'intervento, speriamo che vada tutto liscio.
La ringrazio moltissimo.
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dopo
Utente
Utente
Mi scusi dottore, un'altra domanda:
mi è stato detto che per la stessa problematica, o forse simile, sarebbe possibile anche inserire uno stent tipo "palloncino" che poi andrebbe rimosso dopo alcuni giorni, quindi senza necessità di tagliare. E' vero?

ringrazio
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Non condivido quest'opzione terapeutica.
Cordialità