Il tampone uretrale

Egregi Dottori,

23 giorni fa mi è stata diagnosticata dall'urologo un'infezione da clamidia (a detta del professionista "si tratta chiaramente di clamidia per via del colore delle perdite"). Mi ha risparmiato il tampone uretrale e mi ha prescritto una cura, della durata di un mese, con i seguenti antibiotici:

- Minocin 100mg capsule rigide, da prendere ogni giorno;
- Azitromicina 500mg compresse rivestite, da prendere lunedì, mercoledì e venerdì;

Sto seguendo in modo rigido la prescrizione e in effetti i sintomi che presentavo (lievi perdite di "pus" e lieve dolore all'uretra, se spremuta) sono spariti nel giro di 2 settimane.

Oggi, a 23 giorni dall'inizio del trattamento ho avuto un rapporto non protetto e non completo (non sono venuto) con una partner diversa.

Considerando che i sintomi sono del tutto spariti da una settimana abbondante e che ho iniziato la cura praticamente appena questi ultimi si erano presentati.. Quanto è probabile o improbabile che l'abbia contagiata?

Ringraziandovi infinitamente, vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,e' singolare porre una diagnosi di infezione da clamidia senza eseguire un tampone uretrale ma sarebbe ancora piu' singolare rispondere al suo quesito.Non resta che attendere il termine della terapia,far trascorrere una settimana dallo stesso,e,finalmente,eseguire il tampone uretrale.La enentuale infezione puo' essere trasmessa anche dal liquido preseminale.Cordialita'.

Dr. Pierluigi Izzo
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