Bambino e concentrazione

Salve,
sono la mamma di un bambino di 3 anni( compiuti a fine dicembre).Essendo che io non lavoro lui non ha mai frequentato l'asilo ma ha giocato comunque con i bambini dei vicini o al parco fuori, è un bambino molto socievole(per strada saluta tutti con la mano) e se lo porto al parco si mette subito a giocare con altri bambini. Vuole sempre correre( e infatti quando vede altri bambini gli invita a correre con lui).
La mia preoccupazione è che quando provo magari ha insegnarli qualcosa lui non ha la voglia o pazienza a sedersi e imparare. Anche i numeri gli ha imparati giocando per casa,io gli dicevo ad alta voce e lui ripeteva. Se ci mettiamo a fare qualche disegno o colorare non sta seduto per piu' di 10 min o se provo a insegnarli qualche filastrocca non ha voglia di ripetere per tante volte,magari la diciamo insieme una volta e basta. All'asilo ci sono andata una volta per chiedere di iscriverlo e per vedere se gli sarebbe piaciuto. Ma lui ha guardato un po' in giro ha notato che i bambini stavano disegnando e voleva uscire,sono sicura che se vedeva i bambini correre non avrebbe voluto piu' andare via.

La mia domanda è se mi devo o no preoccupare o cercare di farli fare attività che richiedono concentrazione o lasciarlo fare i giochi che vole lui,che praticamente sono correre quando è fuori e dentro casa gioca con le machine o se viene qualche bambino dei vicini corrono insieme per casa.

Vi Ringrazio
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

la concentrazione dei bambini di quell'età è breve.
Certamente viene stimolata dall'imitazione verso i compagni.
In questo senso una "sezione" della scuola materna. che vede la compresenza di bambini da 3 a 6 anni, è uno stimolo per i più piccoli.
E certamente farebbe bene anche al Suo bambino, come segnalano le ricerche sull'argomento.

Passando ora a Lei, la mamma,
mi chiedo come mai abbia l'esigenza di insegnargli i numeri o altro, quando si sa che poi lo faranno le insegnanti.
E' preoccupata per la riuscita scolastica del figlio?

Tenga conto che all'età di tre anni quello che conta sono le esperienze: motorie, sensoriali, ...; i numeri invece sono astratti, non dicono nulla ai bambini se non accompagnati dalla concreta esperienza; cosa che l'insegnante sa fare perchè è preparata a questo.
Talvolta anticipare questa fase ha come conseguenza quella di creare nel bambino disgusto e rifiuto per l'apprendimento.

Cordiali saluti.






Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve,
la ringrazio moltissimo per la sua risposta. In effetti ad essere sincera la penso proprio come lei a detto che "all'età di tre anni quello che conta sono le esperienze: motorie, sensoriali, ..." solo che ultimamente sento alcune mamme che portano i bambini oltre all'asilo in specifici corsi per imparare numeri,lettere...(il che lo trovo eccessivo),poi anche i miei suoceri fanno a volte paragone con l'altro loro nipote (1 anno piu' piccolo di mio figlio) dicendo che sa dire filastrocche e invece io non mi impegno come si deve perché mio figlio non le sa.
Io vedendo che a lui piace molto di piu' giocare e correre non l'ho mai forzato o insistito in tale cosa.Solo che sentendo gli altri sto mettendo a dubbio se faccio bene o no,ed è proprio per questo che volevo un confronto professionale.

La Ringrazio moltissimo
Cordiali Saluti
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66

Lei è nel giusto.

Si èotrebbe dire che "il gioco è ... una cosa seria". E' proprio attraverso esso che avviene l'apprendimento nei primi anni.
Non si preoccupi,
la scuola materna avrà poi la propria funzione nel rendere meggiormente formali gli apprendimenti.

Saluti cordiali.