Insoddisfazione della vita in generale e incapacità di capire cosa fare da grande

Buongiorno,
sono una ragazza di quasi 21 anni e Vi scrivo perchè a volte ho dei momenti di "tristezza" in quanto cerco di trovare delle risposte sull'andamento della mia vita (lavorativa e non) ma non le trovo.
Dopo essermi diplomata ho deciso di non andare all'università e di iniziare a lavorare.La scelta è stata fatta in base all'impossibilità economica di frequentare una scuola di moda o altre cose sempre in questo settore.Ho lavoricchiato fin da subito,anche se ci sono stati momenti in cui ero disoccupata.Dopo un paio di mesi di disoccupazione sono partita per l'estero come ragazza alla pari (babysitter), sono volata in Inghilterra verso Giugno dell'anno scorso super euforica, ma dopo un paio di settimane mi sono accorta che non era la mia strada, stavo male e volevo tornare a casa.Sono tornata in Italia verso fine agosto, mi sono goduta gli ultimi giorni di estate e poi mi sono rimboccata le maniche per cercare un nuovo lavoro. Dopo vari colloqui e piccoli lavoretti,verso fine novembre, arriva la chiamata da uno studio a mezz'ora da casa con un contratto di 3 anni.Opto per questa scelta e ad oggi tutto fila abbastanza bene.Il problema è che non mi sento molto soddisfatta, cioè sono contenta di avere un lavoro e uno stipendio ma so che questo non è il lavoro della mia vita.Mi chiedo cosa sarebbe successo se fossi andata all'università,anche se avessi fatto una semplice triennale pur sapendo che , molto probabilmente, non avrei dato esami non essendo ciò che mi piaceva.Oppure mi chiedo cosa sarebbe successo se fossi rimasta in Inghilterra pur sapendo di essere stata male.Penso anche al fatto che mi piacerebbe fare un corso di moda, o di trucco per poi farne un futuro lavoro ma sono vincolata dal mio lavoro(essendo libera solo il fine settimana ) e dai soldi perchè purtroppo sono ambienti molto costosi.
Ho amiche che studiano, poche che lavorano, e che fanno un qualcosa che a loro piace. Io lavoro principalmente per avere una mia stabilità economica ma questo comporta dei sacrifici. Per esempio mi devo mantenere la macchina, ldare una mano in casa per bollette o cose varie, pagare spese tipo il dentista, dottori o visite varie o qualsiasi altro tipo di spesa. Devo cercare comunque di risparmiare in vista dell'estate o comunque per necessità future. Diciamo che le mie amiche non hanno gli stessi "problemi". Se poi mi viene chiesto cosa voglio fare da grande vado in crisi perchè proprio non lo so. Non so dove mi vedo fra 10 anni, so l'ambiente in cui vorrei lavorare ma al momento mi pare tutto fin troppo difficile per il semplice fatto che non ho le possibilità materiali ed economiche. In tutto questo la mia famiglia è venuta a sapere della mia omosessualità e ciò non rende le cose semplici in generale.Ho mille cose per la testa a cui non so dare una risposta, vorrei poter capire, vorrei sapere cosa fare da grande o anche avere un sogno più realizzabile di quelli che già ho.

Vi ringrazio in anticipo per la risposta .
Buona giornata.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Se poi mi viene chiesto cosa voglio fare da grande vado in crisi
>>>

Una delle domande più stupide che si possano fare a un bambino o un ragazzo. Qualcuno ha detto che gli adulti chiedono ai bambini cosa vorranno fare da grandi perché sono a corto di idee.

Rispondi semplicemente: "non lo so" quando te lo chiedono e poi cambia discorso.

La tua situazione non è distante da quella di molti altri ragazzi della tua età, se non per il fatto che ti trovi in una posizione leggermente più privilegiata. Hai un lavoro, immagino abbia imparato un po' d'inglese nel tuo breve periodo lassù.

Ed essendo ancora molto giovane, puoi ancora fare un sacrificio, iscriverti a un corso universitario ed essere studente lavoratrice. È la strada che ho seguito io, iscrivendomi a psicologia a 33 anni. Occorre molta motivazione, ma si può fare.

Dai tuoi precedenti consulti traspare un po' d'ansia nel voler "capire le cose come stanno" o "come dovrebbero essere". Non cedere a tale impulso e abituati a convivere con una certa dose d'incertezza, è una delle cose migliori che oggi possiamo fare.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
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Si, diciamo che tendo a voler "vivere" una situazione definita perchè proprio questa incertezza non mi piace.
Cercherò di seguire il suo consiglio!

Grazie mille!
[#3]
Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro Psicologo, Psicoterapeuta 43 2
Gentile ragazza,
ogni storia è differente, quindi fare il paragone con altri coetanei, anche se può sembrare la cosa più naturale del mondo, è quasi del tutto inutile: il vissuto che si vede da fuori, non per forza corrisponde a quello interiore.
Alle situazioni di vita che porti si potrebbero applicare diverse alternative e soluzioni "pratiche", ma quel che è emerge è che non sono queste soluzioni ad esser richieste, ma un'emergenza più profonda.
Hai fatto e fai diverse cose nella tua vita, riporti diverse esperienze da cui emerge sempre la stessa cosa: un'insoddisfazione di quel che c'è e l'esigenza di voler fare "oltre", ma non sapere cosa/dove/perché. Un'eterna lotta, un dimenarsi perché quella non è la soluzione giusta. Un'ansia di assumere il controllo e tenere le redini della tua vita, ma contemporaneamente non sapere dove dirigerla.
Sarebbe utile interrogarsi sulla provenienza di questi bisogni, per capire un pochino come gestirli

Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro - Psicologo Psicoterapeuta
www.gabrieledimaio.com