Mancanza di motivazione , non riesco più a studiare

Salve ,

Sono un ragazzo di 20 anni e se vi scrivo è perchè da un po' di tempo mi sento uno schifo.
Quello che da due anni a questa parte ha fatto cambiare radicalmente la mia vita in qualcosa che va avanti per inerzia e senza senso , (vi sembrerò sciocco) , è il non essere riuscito a passare il test d'ammissione a medicina , per due anni consecutivi .
Ora faccio una facoltà affine (infermieristica) e sebbene nel primo anno abbia avuto successo con esami etc ... dopo la batosta di quest'anno al test d'ingresso ho perso la voglia di studiare ed impegnarmi sia per infermieristica che per il test dell'anno prossimo perchè mi sembra inutile , e mi non mi sento all'altezza .
Passo le giornate ad alzarmi tardi , tanto che devo fare ? Quello che mi fa sentire un fallito è la certezza che anche studiando non riesco a superare il test perchè evidentemente sono ritardato . Altri amici riescono .
Se fossi passato al primo anno a quest'ora
potrei essere al secondo anno in corso .
Invece ho 20 anni e sono fuori .
Benomale l'interesse per le materie di medicina mi permette di dare gli esami di infermieristica .
Ma adesso non ce la faccio più , penso di stare solo perdendo tempo , di non avere il cervello degli altri , e anche studiando con largo anticipo non supererò mai il test .
Non trovo un senso a quello che faccio , perchè è una scelta di ripiego e al contempo non posso non fare niente . I miei mi sostengono anche se dovessi riprovarlo quest'anno ma io mi sento vecchio perchè ho 20 anni e non 18 , sfigato perchè c'è chi tra i miei amici è al secondo anno , illuso perchè giorno e notte penso a come sarebbe felice la mia vita se potessi studiare medicina .
Quando va bene mi alzo alle 11 perchè la cosa che mi fa sentire bene è dormire . Mi sento sempre stanco . Dopo che mi alzo inizio a leggere e dopo 5 minuti che leggo un libro di medicina mi dico : "ma che c***o mi serve , mica studio medicina". Chiudo, torno a letto e dormo. Non faccio più sport perchè non ne vale la pena . Mangiare mi piaceva ora mangio solo perchè devo . Sono nervoso a casa perchè so di essere un fallito e di non aver fatto il mio dovere , che evidentemente era studiare di più per passare il test .
Adesso sono le 2:00 di notte e della mia vita non so che fare . Ho questo problema da risolvere e non ce la faccio . Se anche quest'anno non ce la faccio so già che fare .
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Dr.ssa Simona Landi Psicoterapeuta, Psicologo 24 1
Buon giorno,
Leggendo la tua richiesta avverto la tua tristezza per la situazione che stai vivendo. Sicuramente hai investito molto nella possibilità di frequentare la facoltà di medicina ed è naturale che ci sia delusione. Tuttavia la tua percezione del futuro e delle tue attuali possibilità non ti stanno dando la forza di riprendere e il tuo vissuto di fallimento sta invadendo anche altri aspetti della tua vita togliendosi piacere e vitalità su molte altre cose. E questo può essere un segnale di un malessere che andrebbe compreso meglio. Qui ad esempio non parli di come sia stata la tua vita prima di questo episodio, o dei tuoi rapporti con la famiglia o con gli amici. Mi chiedo anche come nasce questo desiderio di frequentare medicina. Se vuoi puoi dire qualcosa di più per indirizzarti meglio.
Un saluto

Dr.ssa Simona Landi
Psicologa, Psicoterapeuta individuale e familiare di formazione Gestatica
Esperta in disturbi dell'etá evolutiva e del neurosv

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dr.ssa

La passione per medicina è nata da quando ero piccolo . Ricordo che all'età di 8-9 anni ero solito fare domande su quali fenomeni avvenissero dopo la morte , se è possibile sapere in anticipo quando una persona sta per morire . Facevo domande sui termini che sentivo spesso in giro , "Infarto" , "Ictus" .

Col tempo questo interesse è diventato sempre più vivo , sfogavo le curiosità su internet .

Negli ultimi due anni ho visto tante cose durante il tirocinio da infermiere che mi hanno fatto provare invidia verso chi è tirocinante medico (perchè vorrei essere io al loro posto) .

I rapporti coi miei genitori e con i miei amici salvo eventi particolari sono sempre stati ottimali . E tutt'ora lo sono , anche se dopo il fallimento i miei genitori hanno puntualizzato che è deludente non aver passato il test dopo due anni di tentativi .

Il primo anno il punteggio era di 30 punti inferiore alla soglia minima . Evidentemente essendo appena uscito dal liceo non era abbastanza preparato .
L' anno scorso era di soli 5 punti inferiore. Che sfiga .

E magari l'anno prossimo farò peggio o non entrerò di nuovo per pochi punti .

Non riesco più ad aprire i libri per studiare infermieristica perchè mi sembra inutile .
Anche se non sono fuori corso , e sono in regola con gli esami , mi sento veramente due anni indietro rispetto a chi è entrato subito .

Non so veramente più se continuare con infermieristica , continuando a fare tirocinio ed esami per infermieristica e rinunciare per sempre a medicina perchè non sono abbastanza bravo , sfortunato o entrambi.
Non so se riprovare e studiare per il test anzichè studiare per infermieristica senza lasciare .

So solo che non so che fare , non ho un obbiettivo , anche se tanti sono nella mia situazione o ci sono problemi più importanti io non la penso così . Questo è il problema più importante , il tempo se ne va ed io devo ancora iniziare . Sono già due anni indietro .

Faccio finta di essere felice , non ne parlo con i miei perchè vedendomi scontento diventerebbero nervosi o penserebbero ai miei problemi .

Se non riesco a risolvere il problema mi sentirò frustrato per sempre per non essere riuscito ad entrare e laurearmi a medicina .
[#3]
Dr.ssa Simona Landi Psicoterapeuta, Psicologo 24 1
Buon giorno,
quello che mi colpisce della tua lettera é il senso di non essere abbastanza bravo e di non poter condividere la tua delusione con i tuoi genitori, che definiscono il fatto di non aver superato le prove di ingresso "deludente".
Anche se é una tua passione sei molto influenzato dal loro giudizio e dal fatto che altri sono riusciti.
Se questo vissuto non cambia rischi di procedere sempre con un senso di fallimento. Invece é importante che tu possa trovare un senso in quello che fai. Probabilmente un sostegno psicoterapeutico ti aiuterebbe a ritrovare la forza di affrontare questa situazione e riprendere ad avere obiettivi per il tuo futuro.
Ti faccio tanti auguri
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