Essere se stessi

Salve, mi rivolgo per parere ad un mio problema.
Recentemente provo una sorta di insoddisfazione generalizzata in tutti gli ambiti, da quello scolastico (sono al terzo anno di giurisprudenza) mentre altre mie coetanee con lauree triennali sono prossime alla laurea, a quello personale e privato. È come se gli altri andassero avanti, con nuovi percorsi, nuove esperienze, novità di ogni tipo, e io rimanessi ferma. Gli altri raggiungono obiettivi, hanno nuovi stimoli, nuovi progetti e cambiamenti anche significativi, mentre io rimango la stessa di sempre (anche se un minimo sono cambiata anche io, da liceo a università, a vivere da sola con altre coinquiline e a lavorare nei weekend).
Non ho un ragazzo, non l'ho mai avuto, mi sono frequentata con qualcuno per qualche mese, ma niente di serio e importante per me, e per il resto niente rimango la stessa ragazza del liceo, quella responsabile, con la testa sulle spalle, a cui chiedi consiglio, la classica "brava ragazza" (non che ci sia nulla di male) ma comunque una ragazza "brava e buona", che non ti incuriosisce o che vuoi rivedere e che non "colpisce". E a questo contribuisce il lato estetico, viso tondo, carnagione chiara, bionda, occhi azzurri (un angioletto). Io credo di dare un'immagine "sbagliata" di me, della ragazza buona e brava, prevedibile, da cui non puoi aspettarti altro; questo me lo dimostra il fatto che interesso solo a bravi ragazzi, buoni ma un po' "sfigati". Questo però non rispecchia totalmente me stessa, non sono solo brava e affidabile c'è altro, c'è la persona sicura di quello che è, quella che non si arrende al primo ostacolo, quella simpatica e spensierata, ma anche quella che ha bisogno di essere rassicurata e,perché no, anche amata. C'è tanto altro e non se ne accorge nessuno; o meglio solo quelli che a me non piacciono.
Come posso fare per far trasparire che non sono solo la ragazza seria e buona? Che sono una donna prima di tutto? Anche esteriormente cosa dovrei cambiare e/o migliorare per essere "vista" da persone che potrebbero piacermi ma che con questo modo di essere e vestirmi neanche mi vedono? Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
l’insoddisfazione si trasmette, così come l’insicurezza
Essere se stessi, è frutto di un cammino lungo e faticoso, che parte da lontano ma che porta davvero lontano.

Della sua femminilità e scelte inconsce, così come del suo ritardo della vita amorosa, dovrebbe discuterne con un mio collega de visu.

Le allego una lettura che dovrebbe piacerle


https://www.valeriarandone.it/psicologia/essere-se-stessi/

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Grazie appena posso leggerò la lettura, volevi dirle che comunque ho già parlato con una sua collega un anno fa, perché tendevo sempre a sottovalutarmi, mi paragonavo troppo spesso agli altri e ero/sono un po' troppo severa con me stessa. La dottoressa mi ha aiutata a capire le mie scelte, e ha prendermi cura di me per prima e lasciare gli altri e il loro pensiero "distanti da me". Grazie a lei ho scoperto la forza e la tenacia che ho e per questo non mi accontento! Penso di avere una buona stima di me ma questa vacilla quando mi chiedono di uscire persone che non mi attirano, persone introverse, troppo serie, bravi ragazzi, innocui, e quello che penso in quei momenti è che se mi chiedono di uscire quel tipo di ragazzi questo implica che io do quell'immagine di me ma che non corrisponde alla realtà.
Per la dottoressa il mio non essermi legata sentimentalmente era solo un fatto di non aver trovato la persona giusta, quella per cui ne vale la pena e non c'era da preoccuparsi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
“Penso di avere una buona stima di me ma questa vacilla quando mi chiedono di uscire persone che non mi attirano, persone introverse, troppo serie, bravi ragazzi, innocui, e quello che penso in quei momenti è che se mi chiedono di uscire quel tipo di ragazzi questo implica che io do quell'immagine di me ma che non corrisponde alla realtà. “

Non comprendo la correlazione tra i bravi ragazzi che la invitano ad uscire e la sua autostima.
Credo che ci sia dell’altro che andrebbe analizzato con cura.



“Per la dottoressa il mio non essermi legata sentimentalmente era solo un fatto di non aver trovato la persona giusta, quella per cui ne vale la pena e non c'era da preoccuparsi.”


Anche qui, mi sento di dissentire, pur non conoscendola.
Lei ha 21 anni, ed è possibile che ci siano dei meccanismi di difesa o dell’altro che le impedisca di amare ed essere amata.